Come sempre non è facile esprimerti quel che mi lascia dentro un tuo racconto.
Posso solo provarci.
Intanto la pioggia: riesco a sentirla cadere, riesco a percepire quando è solo pioggia che batte sul tetto del bunker e quando, invece, cade anche nel cuore di Severus, come un lieve pianto che preme per uscire, e forse per lavar via tutto.
Il dolore, quelle colpe che davvero lui voleva cancellare, il rimpianto, i ricordi, una vita intera.
Percepisco perfettamente anche quest'immobilità tremenda, rassegnata che lo imprigiona.
Tutti i suoi sentimenti sono perfettamente palpabili, proprio come i colori (il grigio a dominare su tutto) i rumori, le immagini.
E doloroso sentire Severus fare le sue considerazioni sui mostri, che dovrebbero essere solo quelli sotto i letti, di cui si ha paura da bambini.
Fa male al mio cuore, sotto sotto teneroso, per l'implicito ragionamento sottostante: lui vorrebbe tanto poter credere di non entrare nel novero dei mostri, di non essere uno di loro.
Vien voglia di dirgli che ha ragione. Con tutti i suoi errori non è un mostro, è solo un uomo, troppo stanco e troppo solo che ha saputo sempre amare, nonostante tutto e ancora sa farlo.
Bellissimo il pezzo sullo specchio in frantumi che fa brillare questo Harry ancora imprigionato nei suoi pregiudizi, almeno fino a che arrivano quei suoi brevi ma intensissimi pensieri nel finale.
Splendida la battuta sui punti levati a Grifondoro, così fragile detta in un simile contesto, talmente incongrua, ma tanto da Severus.
Evidentemente non è rimasto di lui solo l'altro che lo fissa dallo specchio.
Nel complesso, come sempre sei davvero lirica in quello che scrivi e io ne rimango ogni volta incantata, anche ad una seconda lettura.

Ny


Risposta dell’autore: I tuoi commenti mi lasciano sempre con un senso di calore nel petto, non so descrivere bene questa sensazione…ma è bello sapere che c’è qualcuno che riesce a raggiungere un tale livello di empatia con la storia e che riesce ad esprimerlo con le parole.Sono affezionata a questa storia perché è la prima su HP (come dicevo), ma anche perché è arrivata dopo un periodo di vuoto (nel campo della scrittura). Poi, il finale del “Principe Mezzosangue” mi ha travolto, mi ha conquistato, mi ha straziato e allora…ecco…sono tornata alle fanfiction.Il mio Severus e il tuo Severus mi danno l’impressione di essere perfettamente “compatibili”…è un uomo dotato di grande forza, un uomo rigoroso, capace di grandi sacrifici, ma allo stesso tempo è un uomo malato, spento, un uomo che ha dovuto sacrificare se stesso, capace anche di incredibile fragilità. È un uomo che si sveglia la notte e ha paura di avere ancora quindici anni. È un uomo che cerca l’assoluzione ma è cosciente che questa non arriverà mai, qualunque sforzo faccia.È un uomo capace di amore, a modo suo, che non riesce a trovare le parole per spiegare, per farsi amare, ma allo stesso tempo è il primo a non voler spiegare, a non voler chiarire.Chissà se mamma Rowling, almeno nel finale, gli concederà almeno questo attimo di onestà con se stesso.Io lo spero, a prescindere dalla sua sorte (incrociamo le dita). Harry, poi, è un altro discorso…è talmente appigliato alle sue certezze che nemmeno per un attimo le mette in dubbio. È lui, più di Severus, ad essere schematico, integerrimo. Quando vede le sue sicurezze andare in mille pezzi, rimane abbacinato, senza forze, inerme.Ora tu sai bene che io sono una fan di questi due come coppia ^_^ ma credo che, anche a prescindere da ciò, per Harry perdere Severus (l’uomo su cui ha concentrato il suo odio, il colpevole perfetto), sia atroce.  Grazie per esserci, Nykyo, anche se le parole (come spesso succede in questi casi), non rendono a sufficienza! Un bacio.

Straordinaria...davvero bella...di chi sono le parole finali??? Quelle in corsivo??? Tue? No, xk per me è poesia^^

Risposta dell’autore:

Grazie cara...il mio primo commento! Che emozione! ^__^ Si, le parole finali (quelle in corsivo che rappresentano il punto di vista di Harry) sono scritte da me! Grazie ancora!!!!!