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Di: Jezabel (Firmato) - Data: 09/09/2010 02:02 - A: Briciole (Estate 1982)

nessuno è stato mai in grado di farmi stare così male in così poche righe. La vita, però, è proprio così: sei costretto, talvolta, a ingoiare un boccone amaro come cicuta e a chiederti se proprio quel boccone non debba essere l'ultimo. Allora sembra dolce più del miele. Eppure ciò che ci rende liberi è la partecipazione, è la possibilità e non l'eventualità, quindi la speranza. E' per questo che ci sono momenti in cui crediamo davvero che esista un lieto fine.

 

grazie.

Jez 

Di: vale (Firmato) - Data: 07/05/2007 23:46 - A: Briciole (Estate 1982)

Ora, chiedo umilmente perdono per averci messo un secolo ad arrivare, ma fammi dire a mia parziale discolpa che ogni tanto non riesco a trattenermi e torno qui a soffrire leggendo questa meraviglia. Non credo di ricordare un’altra cosa che ho letto recentemente che mi abbia fatto stare così male e mi abbia dato al contempo una sensazione di assoluta perfezione. Sei una scrittrice meravigliosa, lasciamelo ripetere. Hai un modo di scrivere che lascia le cicatrici, sui personaggi che descrivi e su chi ti legge. Questo terzo capitolo è una sorta di redenzione. Non importa se finisce in maniera così straziante, perché è così che deve finire, con la redenzione di Sirius, appunto. Sirius che nel dolore è finalmente cresciuto ed ha imparato ad amare. Ha imparato a svelare l’illusione nascosta dietro agli occhi di miele di Remus, e soprattutto ha imparato ad anteporre Severus a sé. A questo punto non posso fare a meno di immaginare un altro tipo di redenzione quando, in un modo o nell’altro, Sirius e Severus finalmente si rincontreranno. Ho un disperato bisogno di crederci, perché il dolore di questi personaggi è così reale che mi fa rivoltare nel letto prima di dormire, come un’ingiustizia insopportabile da tollerare. Continuerò a soffrire con i tuoi personaggi, ma sono davvero felice di farlo. Grazie. Un bacio grande.

Risposta dell’autore:

Ma di cosa devi farti perdonare?^^
Con un commento del genere? Ballo per la contentezza, davvero.
Sono la prima a dover chiedere scusa per la lentezza bradipa con cui rispondo alle recensioni!
Ma come si può rispondere a queste recensioni senza balbettare od arrossire come un uke???? XDDDD
Giuro che mi lasci senza parole, ma che mi hai regalato un bellissimo commento di cui posso gongolare ogni volta che mi sento a terra. XD
Essere riuscita a suscitare queste sensazioni è il premio migliore.
Perchè io li vedo i miei personaggi. Vedo ogni movimento che fanno, ogni gesto. Sento ogni minima inflessione della voce. Sono i gesti, quelli più piccoli a mostrare i sentimenti, secondo me. Per esempio, la stretta convulsa di una mano a pugno, la mascella che si sbianca, la curva delle sopracciglia o il tremore del pomo d'Adamo. Ci sono gesti che spiegano quello che uno sente e prova. Io descrivo quelli perché a quelli è legata ogni sensazione. Sono veramente contenta che in questo modo riesco a trasmettere quello che voglio scrivere.
Lo vedi che con i complimenti svalvolo?
Mai risposta è stata più inadeguata.XD
Grazie per continuare a leggermi. Grazie sul serio!^^
Un bacio anche a te.

Di: Grace (Firmato) - Data: 30/01/2007 21:19 - A: Briciole (Estate 1982)

Paradossalmente, nonostante le premesse e i "danni" da usura già fatti da "La scommessa" e "Prigionieri", quest'ultima parte della trilogia è stata quella che mi ha devastata di meno. Pensa pure che sia una pazza, ma quegli ultimi pensieri deliranti di Sirius hanno il sapore, seppure mascherato, di un cenno di speranza.
Mi inchino profondamente di fronte al ritratto che fai di questo odio che diventa amore e viceversa: una rappresentazione incredibilmente intensa, che in più di un'occasione mi ha spinto fuori dagli occhi una lacrima, ma tu non dirlo a nessuno, eh? ;-)
Così come è stata straziante la rappresentazione della fame di Sirius, dell'abiezione a cui è disposto a scendere pur di avere un pezzo di pane. Massacrante e terribile, in pieno Boll-style.
Ho paura che per i soggetti a rischio come me, le tue storie vadano assunte sotto rigoroso controllo medico. Sai com'è, noi altri cuori di panna andiamo in overdose molto facilmente...

Mille complimenti, come sempre. E un inchino.


Risposta dell’autore:

Sono profondamente costernata di non aver risposto prima ai commenti. A volte mi riesce ancora più difficile che scrivere, anche se so che è una cosa antipatica. Quando apro la finestra dei commenti e vedo tutti quei numeroni di recensioni senza risposte mi prende un male. Oggi mi sono decisa. Basta. Rispondo a tutti.

Dopo questo preambolo d'obbligo passiamo ai ringraziamenti.
Dio, quanto è difficile riuscire a trovare le parole per dirti quanto mi fa piacere il tuo commento.
A maggior ragione perchè so che i miei lavori non sono proprio una passeggiata di salute. XD
E fai bene a vederci la speranza.
Deve esserci, io ce la metto sempre, anche se non sembra. ^^
La speranza è un sentimento talmente tenace che sopravvive anche nelle situazioni più nere. Io la vedo così. Nonostante quello che scrivo, sono un inguaribile ottimista. ^^
Grazie Grace, e ancora di più...

Di: TwinStar (Firmato) - Data: 05/10/2006 15:37 - A: Briciole (Estate 1982)

Ah, reduce da una pacifica notte passata a tossirmi via anche le tonsille (al punto che Walburga, terrorizzata, nemmeno s’è azzardata a chiamarmi per chiedermi se oggi volevo andare a scuola! XD Il che vuol dire tanto) eccomi qui a commentare, desta e vispa (più o meno) questa storia assolutamente devastante dal punto di vista mentale.

Si proverà a farlo al meglio, ma come al solito non garantisco. Se non viene un commento lungo lungo dei miei te la prendi o ringrazierai il cielo di non dover patire troppo? XD

Innanzitutto, ehi, non ti pare di aver dato il merito di quel titolo solo a Ny? Che favoritismo… Cioè, santo cielo… Voglio dire, d’accordo, lei ha detto briciole, che poi è diventato il titolo ufficiale, ma sono stata io a tirar fuori genialmente i sandwich per mezz’ora, voglio la mia parte di merito, i sandwich fanno le briciole! XDD Ma guarda te, mi potrei offendere e far terminare qui la recensione (e tutti piangerebbero) ma sono in vena di far del male, per cui… Continuiamo a “sbriciolar” perle di saggezza.

Le canzoni.

Ecco, confesso che questa volta la scelta delle canzoni mi ha abbastanza confusa. Non perché non capivo il senso o perché le avessi messe a inizio fic, ci mancherebbe, vabbè che non capisco le canzoni e il loro significato, ma capirò un rimando a una fic e il senso generale di incompletezza e mancanza di comunicazione accompagnata da una manifesta, masochistica, volontà di chiudere quella distanza in un certo modo (molto belle tra l’altro e azzeccatissime come sempre! ^_- Vorrei conoscerle io canzoni con testi così adatti alle mie fic, purtroppo io e i testi non andiamo a braccetto. Ma se me li trovi tu posso metterli! XDD)! XD E’ che stavolta ho fatto immensamente fatica a trovarci Sirius in quelle canzoni e amando tanto il personaggio come sai la cosa non può lasciarmi indifferente! ^^ Ma mi spiego meglio, non voglio che tu pensi che la mia sia veramente una critica alla tua scelta (no, non lo è, sarei scema a pensarlo! ^^). Ecco, dunque, in Margherite non so perché vedevo giusto che tutte le canzoni ci si riferisse a Remus e solo a lui. Che si catturasse un pensiero solo suo, perché Fenrir era solo un’ombra, era non tanto un’entità fisica, una persona (chiamiamola persona….), quanto una paura, un’idea spaventosa e in quanto tale il nostro interesse (inteso come messaggio, o come testo? Come dice Sally? XDDDD) doveva necessariamente, per non impazzire totalmente davanti a tutta quella violenza, fissarsi su Remus e sul cuore giallo della margherita. Ecco, qui non me la sento di fare sto stesso ragionamento con Sirius. Sirius non è Fenrir, non è un’idea. E’ l’ombra di se stesso, d’accordo, ma è una persona con una sua dignità e un suo spessore (nella fan fic, non nella mia idea delle cose, ma mi spiegherò poi). Ho pensato che si potessero riferire a entrambi, per cui ho passato dei minuti buoni a leggerle per vedere se si potessero adattare anche per Sirius. Io ci ho visto qualcosa di forzato se unito a Sirius. Cioè, ci ho visto Sirius, non mi fraintendere, ma SEMPRE attraverso gli occhi di Sevvie. Naturalmente dal tuo punto di vista come autrice è sacro e giusto che Piton sia il filtro attraverso cui si vede tutto e che quindi anche le canzoni devono rispettare questa visione delle cose (Severus osserva il declino del suo uomo), queste sono solo le considerazioni di una siriana esasperante. E’ che me l’ha chiesto mio marito di dire questo punto, si sente messo da parte! XD

Sulla storia, che dire?

Riordiniamo le idee. E’ una storia che personalmente mi fa male leggere, lo ammetto. Il motivo credo sia chiaro. Sirius e Azkaban nella stessa fic non mi creano particolari problemi in generale. Il motivo è semplice: la gente raramente si rende conto dell’orrore e della disperazione che . Pensa a una prigione normale, descrive una prigione normale, ma Azkaban non lo è per niente. Proprio non lo è. Ma questa… Questa storia E’ Azkaban. Ogni parola traspira disperazione e incapacità di vedere quella speranza, al punto che viene spontaneo chiedersi se l’autrice stessa non abbia vissuto una simile esperienza. Normale che scriverla ti abbia debilitata. Come Azkaban, questa fic risucchia le forze, deprime, langue e fa soffrire. A volte sembra di sentirlo addosso l’umido di quell’ambiente (o sarà il pigiama smoccolato? : P)

Spaventa leggerla.

E non si capisce se Severus non intraveda speranza per gli effetti di Azkaban o perché effettivamente anche fuori è così davvero (sappiamo che non è un simpaticone ottimista di suo). Severus, il punto focale della vicenda. Severus dovrebbe essere la persona lucida che analizza i fatti, e in effetti i suoi pensieri sono limpidi, chiari, ma normale non lo è per niente. Abbiamo un Severus che sa perfettamente che vedere Sirius distruggerà queste sue certezze, questo suo odio, sa che non troverà il Sirius che “ha tradito”, il Sirius che “ha amato”, col suo sorriso e la sua faccia tosta (e non è una persona che gode della miseria altrui quando l’altra persona è incapace totalmente di difendersi. Cioè, magari ne gode, ma la soddisfazione dov’è? Potrà esserne soddisfatto davvero? No.) eppure ci va lo stesso, convincendosi che sia per mandare al diavolo il suo passato. Non è così ingenuo, Severus, ma non si sa spiegare questi moti istintivi dell’animo e allora cerca giustificazioni. Anche l’amore per Severus è una cosa cerebrale.

Tremendamente pitonico. ^^

Severus, che somiglia tanto a Harry (e qui potete anche picchiarmi, è vero! XDDDD), unito allo sfregiato nel dolore, nella perdita di un genitore caro (a dispetto dell’incapacità di comunicare. E peso che forse è anche verso il padre che Severus vorrebbe, o a avrebbe voluto, chiudere la distanza che li separava), nella solitudine (e nell’andare a vivere con una zia arcigna). L’abbiamo visto nel quinto libro, almeno io ho visto (ma non sono una fan di Piton posso benissimo aver visto male! ^^), una specie di avvicinamento per un istante tra Piton e Harry, quando vede che Harry ha vissuto una vita come la sua, quando con la Legilimanzia lo vede salire su un albero inseguito dal cane della zia e gli chiede qualcosa in proposito. Magari dura un istante, magari accantona subito il pensiero rincantucciandolo a fondo vicino alle cose che gli assopirebbero l’odio che lo tiene vivo, però c’è stata, e tu l’hai ricreata in questa fic, con quel pezzo struggente sul padre. Uniti anche nell’orgoglio che hanno a non farsi gettare addosso pietà dal prossimo (compresa la persona che si ama), Piton e Harry ma la smetto con le similitudini tra i due o mi si sconocchia! XD

Piccola nota su Remus, dipinto in una riga, massimo due, ma magistralmente. Remus e il suo sorriso sornione, la sua volontà di riuscire, di primeggiare, di imporsi forse più che gli altri malandrini su Severus. Perché per gli altri Snivellus è un gioco, Remus ha imparato che è un nemico pericoloso. E’ una nullità ma comunque una presenza forte nell’animo e nel cuore di Sirius. Remus, che sa come ottenere quello che vuole, ma come Severus è un tipo cerebrale, quindi l’inesplicabile non è che non l ometta in conto. Non lo concepisce troppo, Per remus lui ha trionfato, non capisce che c’è una forza tra Sirius e Severus che va ben oltre l’intelligibile.

E non lo capirà mai, probabilmente.

Ma non ci interessa perché Remus, col suo sorriso sornione e trionfatore, è stato accantonato in poche righe.

Bene….

Noterai che a Sirius ci sono arrivata per ultima ma è doloroso mettere nero su bianco quello che ho provato leggendo di questo Sirius.

Non è che Sirius non sia più quello che era prima.

Sirius non è più e basta.

Plauso d’onore innanzitutto su questo verso in particolare (ma tutta la poesia è SPLENDIDA. Solo che non so analizzare le poesie e ho paura di dire vaccatone! XD):

Luna bianca non sei mai stanca.
La mia mente arranca e arranca.

Che dice tanto e non dice niente.

Sono pensieri confusi ma c’è dentro tutto, anche nella musicalità delle parole che macinano e macinano in un cervello folle, che soffre ma al contempo si distanzia dal dolore provato. Perché se non si ricorda di aver provato vera gioia come si può apprendere totalmente il dolore, come puoi farlo davvero, totalmente tuo? E ci ritroviamo con un Sirius che arriva a donare se stesso per un pezzo di pane schifoso e secco. Ti giuro quella parte mi ha inorridita.

Davvero inorridita, perché come può una persona, un essere umano, condannare un suo simile, anche se colpevole, a un qualcosa di così aberrante fino a negargli la più semplice dignità di persona, fino a fargli bramare la morte come liberazione (liberazione che Severus gli negherà ma non tanto per crudeltà nei confronti di Sirius, quanto verso nei propri). E’ dannatamente reale e dannatamente umano, e la cosa fa male proprio per questo. Ad un certo punto ho distolto lo sguardo dalle righe come se ce l’avessi di fronte, argh! XD Ma era il suo scopo, quindi va benissimo così.

Ma come fai? ^^

Questo Sirius è una cosa (perché chiamarlo persona ormai è improprio) talmente struggente che non può, assolutamente non può, incontrare simpatia perfino nell’animo più nero, devastato e ferito (e desideroso di vendetta), al punto hce persino Severus vacilla, barcolla. E che senso acquista la vendetta se la persona davanti a te non è più quella che ti ha fatto tanto male?

Anzi, se la persona non è più?

Eppure contiuna ad amare questa persona che non è più, e non si comprende se sia semplicemente un ricordo del Sirius che fu o un qualcosa di nuovo e totalmente diverso legato alla fragilità anche fisica di questa persona devastata. Devastata, vuota, ma ancora viva, perché c’è ancora vita sotto quel mucchio di stracci, e c’è un attaccamento alla vita nonostante tutto.

Sirius vuole mangiare, vuole vivere.

Si aggrappa anche alle briciole, per riprendere il titolo.

Ma non mi chiedere di andare oltre, è piuttosto doloroso continuare a parlare di quanto è ben resa questa coraggiosa disperazione, questa lucida follia, questo solido abbattimento.

Concluderò in breve.

Alexia, hai uno stile che incanta, incanta davvero, e i tuoi personaggi per quanto brutti, devastati, distrutti, hanno dentro una luminosità tutta loro. Sono gonfia di pregiudizi su Piton fino al midollo, nei libri non lo sopporto e continuo a non sopportarlo e nulla mi toglierà mai questa idea, ma le tue fic (o quelle di Ny ma io sto recensendo la tua fic fammi fare la lecchina solo con te! XDDDD) sono tra le poche che mi consentono per qualche istante di “tirare un sospiro” da tutto questo. Di accantonare per un attimo quello che provo per il personaggio, di apprezzare un personaggio che è apprezzabile ma che resta comunque Piton. E perché no, per un attimo posso accantonare anche il mio amore per Sirius e Remus e vedere qualcosa di bello e giusto in questa coppia così destinata a stare insieme. Tranne quando ci metti anche Remus in una storia e Sirius lo molla impunemente per Piton, lì ti ammazzerei! XDDD

Il tuo amore per la poesia si intravede in ogni parola che usi, perché come nelle poesie ogni virgola, ogni scelta lessicale, è sapientemente soppesata (e se on lo sappiamo noi che assistiamo con amorevole trepidazione a ogni parto della tua mente, chi dovrebbe saperlo?). C’è dell’amore nei tuoi testi e per i tuoi testi, anche il più turpe, anche quello che più si allontana dalle tue/nostre corde “morali” che è impossibile non cogliere, per cui è impossibile non amare le tue storie (sempre se le si comprende, ovvio! -_- ).

Grazie per questa storia stupenda e per il tuo talento.

Devotamente tua

Mary

 

 



Risposta dell’autore:

Mary,
quando hai ragione non mi resta che prenderne atto!.
Se non fosse stato per il tuo intervento scemo, ma geniale, sul panino, Ny non avrebbe trovato un titolo tanto pregnante, quindi chiedo venia e corro a specificare nelle mie note! XDDDDD
Mi perdonerai mai?

Sulle canzoni potresti aver ragione e non lo metto indubbio.
Figurati che quando ti ho risposto ieri in chat, ero quasi sicuro di aver messo anche un altro pezzo dei Pink Floyd... e con quello, forse, Sirius non si sarebbe così inristito! Lo metto ora, vuoi???? Così facciamo pace?

There is no pain, you are receding
A distant ship smoke on the horizon
You are coming through in waves
Your lips move but I can't hear what you're saying
When I was a child I had a fever
My hands felt just like two balloons
Now I've got that feeling once again
I can't explain, you would not understand
This is not how I am
I have become comfortably numb
Pink Floyd - Comfortably numb

Per Azkaban, no, perfortuna non ho vissuto quella situazione XDDD, ma sono contenta di averla resa così bene, tanto da rendere soddisfatta anche te.
Ma di Azkaban ho parlato nella risposta di Lori, non mi sembra il caso di copiarla paro paro.
Leggila è lì! XDDD

Su Severus hai azzeccato proprio il punto ( e sono d'accordo con Ny, soprattutto dopo la drabble che ti commenterò dovutamente, giuro! XD che un po' di animo pitonico l'hai assorbito! XD), ed anche la similitudine con Harry, che giuro, non era voluta, non a livello cosciente, almeno.
Ma scriverla mi è venuta naturale e quindi questa idea l'avevo radicata in me. (Severus e Harry nella stessa frase? Severus mi insolentirà per ore! XDDDD)
Severus è così.
Lui non può convincersi di amarlo.
Non se lo può permettere.
E quindi doma il suo istinto con il cervello, ma proprio il vedere Sirius così devastato farà saltare ogni ragionamento.
Perchè tutte le sue motivazioni crollano come un castello di carte di fronte alla folgorante scoperta di amarlo al di là di tutto.

Remus è un richiamo alla fic precedente. Importante segnarlo per dar continuità alla trilogia. E poi Remus è diventato come il prezzemolo. Sta bene ovunque. XD
Con la sua trovata in Prigionieri, ha pensato di aver vinto. Ed infondo a lui poco importa come, ma separarli materialmente, ci è riuscito e alla grande (con un po' di aiuto da parte del destino chiamato Row, diciamocelo! XDDD)

Passiamo al tasto dolente...
Se hai letto la risposta a Lori, bene... un po' l'ho spiegato.
Se non l'hai letta, fallo! Non essere pigra! XDDD
La parte di Sirius che si offre come un pezzo di carne per un po' di cibo, ha fatto soffrire anche me, e tanto.
Ma mi sembrava spiegasse, in parte l'orrore che è Azkaban.
Tutto l'orrore, ma anche lo splendore dell'animo umano, che arranca con ogni mezzo per rimanere vivo e vigile.
E poi dovevo metterla.
Era fondamentale per togliere a Severus ogni velleità di fare ulteriormente il pippone! XDDDD
Per il resto, sai che divento timida e poi mi mancano le parole.
Questo tuo commento mi fa venire un groppo in gola, e mi fa gongolare senza parole come una demente!
Quindi chiudo qui.
E non smetterò di ringraziare il caso che ci ha fatte conoscere.
Grazie.
Con tanto, tanto affetto.
Boll.
(che è diventata troppo lirica, lo so! XD)


 

Di: Lori (Firmato) - Data: 02/10/2006 12:54 - A: Briciole (Estate 1982)

Tu sei un genio. Credo di avertelo già detto da qualche parte, ma mi costringi a ripetertelo. Puoi dare la colpa alle cose meravigliose che scrivi.
La descrizione del funerale del padre di Severus è tanto triste quanto squallida... sarà il modo in cui lui si sente fuori posto, e quella sensazione prevale persino sul dolore e la paura della perdita. La presenza della sorella, poi, è un vero tocco da maestra.
E il momento in cui Sirius lo abbraccia... dio, mi veniva da piangere. Struggente e bellissimo, quasi troppo da sopportare.
La filastrocca di Sirius è una delle cose più agghiaccianti che abbia mai sentito. Al di là del fatto che tendo a trovare le filastrocche un po' agghiaccianti di mio. Sai, ho letto qualche storia che descriveva Sirius ad Azkaban, e non so dire perchè, non mi convinceva mai. Non mi sembrava mai abbastanza pazzo, o forse non mi sembrava pazzo nel modo giusto. Il tuo, ovviamente, è perfetto. Lucidamente pazzo.
E non è nulla se messo a confronto con la parte che viene dopo. Tanto triste che toglie il fiato, tanto nauseante da far contorcere lo stomaco... dolorosa e sconvolgente, in ogni sua riga. Cattiva, Boll.
E' che è scritto talmente bene che viene anche difficile commentarlo. Cosa diavolo dovrei aggiungere? Hai scritto tutto tu, e in particolari così crudi e vividi che faccio fatica a trovare le parole.
"Quel misero uomo si stava facendo largo nel suo cuore a spintoni, semplicemente mangiando un pezzo di pane e roastbeef."
Ecco, questa è la frase che preferisco, quella che descrive alla perfezione la presa di coscienza dei sentimenti di Severus. E la rabbia che esplode alla fine, l'unico modo per ricacciare indietro la disperazione, l'unico modo per affrontare quella situazione senza via d'uscita, in qualche modo fa ancora più male di tutto il resto.
L'ultima frase è bellissima. Ti odio, lo sai? Anche se immagino di essere credibile quanto Severus e Sirius quando se lo dicono tra loro. E adesso, fila a scrivere le cose allegre e leggere di cui parlavi. Immediatamente!


Risposta dell’autore:

Preambolo per Cleo e Lori (Nykyo e Mary mi conoscono più che bene e credo di non dovermi scusare con loro! Vero? XDD) Volevo scusarmi per la lentezza con cui, ultimamente, sto rispondendo ai vostri commenti.
Ma c'è un motivo ben preciso.
Mi lasciate senza parole.
Le vostre manifestazioni di stima mi inorgogliscono e sono così dettagliate che, praticamente, a me non rimane da dirvi che uno stupidissimo, patetico grazie.
Ma io sono testarda e non amo rispondere a splendide recensioni solo con un grazie e quando lo faccio rimango insoddisfatta.
Quindi mi prendo del tempo e cerco le parole giuste, perchè ve lo meritate, prima di tutto perchè mi leggete costantemente e perchè un'analisi così attenta merita una pari risposta.

llora Lori.
Ach, quanto è difficile risponderti.
Quanto mi è difficile rispondere a dei complimenti.
Paradossalmente mi riesce di più, e con più facilità, rispondere alle critiche.
Spiego serenamente la mia tesi e finisce lì.
Con i complimenti divento timida, pensa tu.
Comunque parliamo di Azkaban.
Me la sono figurata, mattone per mattone: il verde del muschio sul grigio delle pietre sgrossate e macchiate d'umidità; i corridoi stretti, soffocanti, con poche torce ad illuminarlo; il pavimento irregolare, bagnato e le file di celle. E su tutto, le ombre scure dei dissennatori, avvoltoi d'anime.
E allora mi sono chiesta: come ci vivrebbe un'uomo in quel posto?
Come potrebbe sopravvivere e mantenersi sano, integro?
Io ci morirei dopo poco, ma sappiamo che Sirius sopravvive.
E lo fa per ben dodici anni.
Come poter spiegare questo orrore? Come spiegare questa follia?
I pensieri si rompono e non seguono un filo logico, fuggono appena indugiano sul significato di quello che l'ha portato lì.
Beh, è l'orrore. Azkaban è l'orrore.
E l'orrore non si spiega con normali parole.
Da qui l'idea di quella nenia.
Ed è stato faticoso all'inverosimile, come faticoso è stato descrivere l'ombra che è divenuto Sirius appena si risveglia dal limbo.
Non doveva essere presente. Non doveva avere nessun interesse che per bisogni primari.
Un parto.
Una frase ogni tanto, pensata e ripensata. Se Severus mi è uscito fuori fluido (infatti il primo pezzo, col ricordo e il suo aspro dolore li ho buttati giù quasi di getto), per Sirius ho dovuto veramente penare.
E adesso capisci perchè i commenti come il tuo mi fanno fluttuare su una nuvola?
Riuscire in quello che volevo è una cosa talmente soddisfacente da lasciarmi senza parole e da farmi andare in giro con un sorriso idiota in volto.
E mi chiedo se c'è un altro modo per ringraziare.
Un modo che rispecchi veramente quello che il tuo commento mi ha suscitato.
Non lo trovo e quindi grazie. (Lo troverò mai?)

Boll
P.s. Le filastrocche sono per me quanto di più vicino a un sedativo. Un qualcosa che slega la mente e la mette a nanna. Oltretutto, come te, le ho sempre trovate inquietanti. Quindi perfette.
Non prenderò in mano l'angst fino a che non ho smaltito la fatica. O almeno non così angst. Giuro! Ci saranno finali più godibili, spero e situazioni più dolci, una volta tanto. XDDDD

Di: cleo (Firmato) - Data: 30/09/2006 15:38 - A: Briciole (Estate 1982)

Non che lo volessi cronometrare...il tempo che mi ci è voluto a leggere quest'ultima parte della storia, ma per un paio di coincidenze è praticamente capitato: 54 minuti!!! E ho capito che sarebbe stata una fatica arrivare in fondo già dalle citazioni delle canzoni, mi sono detta...evvai, che stavolta la vedo particolarmente dura! E come volevasi dimostrare...

Bisogna che ti dica assolutamente una cosa: io ti odio...il modo in cui descrivi le emozioni è qualcosa che va oltre la mia capacità di comprensione, riesci a toccare le corde più nascoste e le fai vibrare con un'intensità tale da far quasi paura...e per lo stesso identico motivo ti amo follemente.

Anche se ho passato tutta la lettura con le lacrime agli occhi, ogni volta che mi interrompevo per riprendermi, con due-parole-due, ci hai pensato tu a riportarmi al punto di partenza.

Tu, e Severus...e Sirius.

La morte del padre di Severus...uno strazio per il cuore. Un ragazzo che non riesce a dire al padre quello che prova, che lo ama e la rabbia è l'unica cosa che può far uscire. Solo con Sirius lascia venire fuori quel ragazzo terrorizzato dall'essere ormai solo, quel ragazzo che ha un cuore pieno di sentimenti e che nessuno oltre a Sirius è riuscito a toccare. E per entrambi, Sirius e suo padre, la stessa 'passione rabbiosa che doveva essere amore'.

Severus che va ad Azkaban per dare un taglio anche a quella parte del suo passato che ha condiviso con Sirius, e che si ritrova ad avere il ragazzo, l'uomo, talmente radicato nel suo cuore e nella sua anima da non poter fare a meno...finalmente...di ammettere che lo ama. Perchè nei 'capitoli' precedenti, poteva essere rabbia, desiderio, odio quello che li tiene legati...ma qui è solo amore.

Sirius, ormai perso quasi del tutto prima dell'arrivo di Severus nella sua cella...solo i ricordi...ricordi di un amico dagli occhi gentili che però gli faceva paura...ricordi di un prima e di un dopo. Un prima in cui l'unica costante che non lo abbandona è Severus: occhi neri che erano l'unica cosa che possedeva, prima...il desiderio di stringerlo più forte della ragione, dopo. Come si fa a non amarli insieme, come si fa a non essere lacerati per loro, con loro.

E quel gesto, dopo aver finito il panino stantìo, quella semplice parola 'posso?', per poter aver accesso alla mano di Severus. Hanno scopato due volte, con furia, disperazione, violenza...e adesso, per un semplice e innocuo gesto come quello di raccogliere briciole di pane, Sirius chiede il permesso. Mi è quasi venuto a mancare il respiro a quella frase. Come all'immagine di Sirius che lecca il dito di Severus, un sapore amato...non quello della carne per un uomo affamato...solo il sapore di lui...e forse sì...è davvero il sapore della carne per un uomo affamato, ma non certo di cibo.

L'abbraccio poi...terrificante nella sua splendida bellezza, e ancor più la richiesta di Sirius, quasi inevitabile.

Così, dopo essere scesi a patti con i loro sentimenti, quelli veri, possono fare solo una cosa...usare le parole come hanno sempre fatto...cercando di ferirsi. Perchè l'unico modo che ha Severus per far tornare la scintilla negli occhi di Sirius, per farlo continuare a vivere anche in quell'inferno, è provocarlo, come ha sempre fatto. E l'unico modo che ha Sirius per staccarsi da Severus è far uscire fuori la sua rabbia, come se sapesse che altrimenti il ragazzo non sarebbe riuscito ad andarsene da quella cella, da lui, perchè l'oscurità della cella buia è nulla rispetto al buio che aspetta Severus fuori da essa.

Sanno entrambi cosa sta facendo l'altro mentre si provocano per l'ultima volta, e perchè. Per questo riusciranno ad andare avanti ed affrontare quel buio.

E' la cosa più splendida, intensa, meravigliosa e terribile che tu abbia scritto. Lo sai, ho amato...amo 'Predestinato', e davvero non credevo possibile superare le vette (e non fare la modesta perchè è vero) toccate in quella storia, ma qui sei riuscita mirabilmente a sbriciolare questa mai convinzione.

Quando scriverai qualcosa di divertente vedremo se riesci a far ridere con la stessa bravura con cui fai piangere. Da parte mia, ne sono più che certa.

All'ultimo commento che ho fatto, mi hai risposto dicendo che speravi di non deludermi...potresti farlo solo se smettessi di scrivere.

Ed ora, per finire, due cosette.

La prima riguarda la fic, ma non esattamente la storia in sè. Nel brano della sepoltura del padre di Severus, è solo una mia impressione distorta, o il ragazzo richiama in maniera inquietante un certo Harry Potter? Deve andare a vivere con la zia, la quale per altro ha una faccia ossuta e arcignia; lui invece si ritrova con i mocassini consumati e i pantaloni troppo lunghi. Ho avuto questo deja-vu di Harry che mi ha un pò scombussolata.

La seconda: mai pensato di scrivere per professione???? Perchè mia cara ragazza...qui c'è talento, di quello buono, che va benissimo per le fanfiction (specialmente quelle su Sev e Siri...), ma sarebbe uno spreco non farlo apprezzare anche a chi...disgrazia loro...non è del settore!!!

Io ti comprerei...ogni doppio senso, insinuazione o velata offerta è puramente intenzionale.

P.S. Stavolta è venuto un mega-tema con i fiocchi...ci vorranno anche a te 54 minuti per leggerlo...mi spiace!



Risposta dell’autore:

Preambolo per Cleo e Lori (Nykyo e Mary mi conoscono più che bene e credo di non dovermi scusare con loro! Vero? XDD) Volevo scusarmi per la lentezza con cui, ultimamente, sto rispondendo ai vostri commenti.
Ma c'è un motivo ben preciso.
Mi lasciate senza parole.
Le vostre manifestazioni di stima mi inorgogliscono e sono così dettagliate che, praticamente, a me non rimane da dirvi che uno stupidissimo, patetico grazie.
Ma io sono testarda e non amo rispondere a splendide recensioni solo con un grazie e quando lo faccio rimango insoddisfatta.
Quindi mi prendo del tempo e cerco le parole giuste, perchè ve lo meritate, prima di tutto perchè mi leggete costantemente e perchè un'analisi così attenta merita una pari risposta.

Ed ecco.
Ora (credo) di essere pronta. ^^
Carissima Cleo,
prima di tutto le risposte alle tue domande.
Sì, c'è un parallelismo tra Severus ed Harry, ma non voluto, giuro.
La storia si è scritta da sé, e forse, in fondo in fondo, credo che quei due abbiano veramente tanti punti in comune.
E sì, mi sarebbe piaciuto scrivere, ma sono anche una critica spietata delle mie cose. Se scrivo un'originale (e mi è capitato) e la rilego dopo un po' di tempo, non mi convince mai abbastanza. Non mi convincono le trame (troppo banali, mi dico), i personaggi (banali! mi ridico XD) e via dicendo. E poi l'originale ha bisogno di una marea di tempo per scriversi (non avendo un'impianto base come in HP necessita di numerose ricerche.^^) ed io ne "perdo" così tanto, tra figli, marito, casa e lavoro. Ma chissà che prima o poi, qualche originale non la scriva! Pubblicare seriamente? Magari! ^^

Finalmente Severus ha smesso di negare i suoi sentimenti, e per farlo ha dovuto spogliare Sirius di ogni orpello mentale e vederlo con gli occhi del cuore (frase da harmony, ma tant'è! E' concisa e spiega! ^^)
E' bastata una sua frase secca e appassionata per risvegliare Sirius dal limbo in cui era precipitato.
Una briciola di tempo per ribadire la loro appartenenza, ora e sempre.
Per poi doversi di nuovo separare.
E' che quei due, secondo la mia rigorosa visione, vivono veramente di briciole.
E sempre, sempre saranno eternamente affamati. E, aggiungo io, purtroppo.
Ti ringrazio perchè hai fatto un'analisi attentissima del mio racconto e hai capito ciò che volevo dire.
E questo mi fa un piacere incredibile che non puoi immaginare.
E' entusiasmante, sul serio, ricevere commenti così sentiti.
Quindi grazie e diamine! un grazie è così poco...

P.s. La comica arranca... Credo che sia più difficile scrivere questo genere che il mio Angst. Per questo la voglio fare più che bene! ^_-
E ci ho messo ben più di un'ora a rispondere! cinque lunghi giorni! Ach! Mi togliete veramente le parole! (Già ti ho detto che amo le tue lunghe recensioni? Beh, le amo, tranquilla! XD)

Baci.
Boll

Di: zuccheroAmaro (Firmato) - Data: 30/09/2006 14:20 - A: Briciole (Estate 1982)

Ma porco Merlino, io e te dobbiamo scopare. Chiaro? Non intendo lasciarmi sfuggire una preda come te!XD *maniaca*

Bellissima...davvero...adoroadoroadoro!!! 



Risposta dell’autore:

XDDDDDDDDDDDDD

Ehm, devo preoccuparmi? XD Oramai sei una mia affezionata lettrice e per questo ti adoro anch'io! ^_-

Grazie!

Di: vario (Firmato) - Data: 30/09/2006 13:45 - A: Briciole (Estate 1982)

è meravigliosa, come le precedenti d'altronde. Grazie per questa bellezza, Vario.

Risposta dell’autore: Grazie a te di continuare a leggermi.

Di: pibi (Firmato) - Data: 30/09/2006 12:28 - A: Briciole (Estate 1982)

bellissima, così intensa, come tutto quello che scrivi.

però, ti prego, perchè adesso non ci regali qualcosa di un pò più dolce? 



Risposta dell’autore: XD Ne ho bisogno anch'io, dico la verità. Per ora mi sto occupando di una comica. Se non proprio dolce, diciamo almeno non angst! Grazie del tuo apprezzamento.^^

Di: athala (Firmato) - Data: 30/09/2006 11:55 - A: Briciole (Estate 1982)

incerdibile.... scusa ma non riesco a trovare le parole adatte per commentare decentemente....

è....bellissima! Severus....mi sono innamorata! bellissima l'ultima parte, la forza e la ragione che riesce a ritrovare Sirius....

-_- scusa! ricollego il cervello e cercherò di non commentare con mezze frasi....

 la trovo bellissima! ^_^ baci 



Risposta dell’autore: Che posso dire, se non un grazie di cuore? E allora grazie, grazie e ancora grazie. ^^

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