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Commenti per Prima o poi.
Di: aria (Firmato) - Data: 02/07/2010 15:40 - A: nessuno
Oddio, io non so come fai (si chiama talento, porco c****!), ma leggere questo pezzo è stato devastante: mi ha straziato dentro. Mi hai donato istanti di emozione pura, tanto che mi sono sentita soffocare. E adesso ho gli occhi velati di quelle lacrime amare, che preferisci inghiottire a vuoto, piuttosto che lasciarle scorrere liberatorie, perchè significherebbe riconoscere che quel dolore, che cerchi con troppa forza di soffocare, c’è, schifosamente tangibile, e sarebbe come ammettere la sconfitta. Sconfitta sofferta, acre, ma con un retrogusto quasi dolce: è un nuovo inizio, puoi riprendere il cammino per sentieri che prima pensavi inaccessibili. Ho visto in questa storia una sorta di inno alla vita. Perché in fondo noi tutti vorremmo pensare che non sia mai troppo tardi. E trovare la forza di ricominciare a combattere, nonostante tutto. Scusa i miei vaneggiamenti scritti di getto, ma sappi che è semplicemente STUPENDA. Un abbraccio(sono io che ne ho bisogno! ;//^//; sniff ).
Risposta dell’autore: Ti ringrazio tantissimo, Aria, un commento così lascia poco da dire a chi risponde, hai detto tutto tu. Diciamo che questo per me è un inno alla forza della vita, sì, e anche della speranza ed è un elogio del coraggio e del senso del dovere di Severus, ma è anche un modo di dire che le persone care ti sostengono anche quando non ci sono più, basta volerlo. Però non farmi sentire in colpa per averti fatta soffrire. Te ne mando io tantissimi di abbracci per consolarti. E un baciotto. Nykyo PS: Scordavo! Guarda che gioiello mi hanno disegnato per questo racconto! http://reira-21.livejournal.com/30228.html
Di: Riot-Angel (Firmato) - Data: 20/07/2009 17:32 - A: nessuno
stupenda!!!
Risposta dell’autore: Ti ringrazio ^_______________________^
Di: appletree (Firmato) - Data: 30/04/2008 15:29 - A: nessuno
Prima o poi... commenterò tutte le tu Fic! ^_^ (Pian piano ci stò arrivando) Non sò cosa ho adorato di più di questa storia! Mi è piaciuta molto la descrizione di Londra e di Spinner's end viste da Severus, poi il fatto che Sirius non potesse starsene buono buono a casa, senza fare qualcosa per scuotere il suo amato 'nemico'... In pratica nella mia mente si è svolta più o meno così: Sirius arriva tutto tronfio con l'aria schifata e le mani in tasca, a rimarcare il territorio attorno al suo amato Snivellus, perchè Severus è 'Propriety of SB' e non può immaginarsi a scuola senza di lui. Quel bacio non è altro che la rimarcazione di quanto Severus sia suo, e che nessuno, figuriamoci poi un padre Babbano del cavolo, può decidere cosa fare della sua vita! Ho sorriso quando Sirius ha imitato con astio la voce della madre, perchè la trovo una cosa molto da lui, IC con il Sirius originale. Ho pianto alla fine, su quell'ultimo prima o poi... Sei tremenda mi fai sempre commuovere! smackkk
Risposta dell’autore: Mannaggia al notificatore dei commenti che non mi funziona più! Perdonami, ma a causa di questo disguido ho visto il tuo commento solo adesso. Te ne ringrazio tantissimo, anche e soprattutto perchè hai compreso a meraviglia lo spirito del racconto e di quei due, e questo è un piacere immenso per me, specie per un racconto come questo al quale per vari motivi sono estremamente affezionata. E' verissimo, Sirius corre a marcare il territorio, a riprendersi ciò che è suo e quello che è più buffo è che Sirius in questa storia si accorge che Severus è suo, che lo vuole per sè, solo nel momento in cui si sente dire che non rivedrà mai più Snivellus, il suo amato nemico, come l'hai chiamato tu (*__________*). Quanto a Walburga e al suo rapporto con il figlio, sono felicissima se trovi canon quell'accenno perchè il carattere del mio personale Sirius è decisamente molto segnato dal rapporto con la madre. La fine è dolorosa, lo so, ma è pur sempre un "prima o poi" e Sirius è comunque ancora lì per Severus, anche se in veste di fantasma, dunque direi che quel domani nel quale si ritroveranno ci sarà ;) Il tuo commento è così carino che spero davvero che, "prima o poi", ne riceverò altri ^^ Un bacione anche a te e ancora grazie. Ny
Di: Feather (Firmato) - Data: 21/10/2007 16:15 - A: nessuno
Non sò davvero che dire... ho ancora le lacrime agli occhi. Nonostante mi abbiano interrotta due volte durante la lettura (con gravi conseguenze fisiche per loro!) questa fanfic è riuscita a farmi piangere cosa che, credici, è davvero difficile! è meravigliosamente bella, sai, e tu sei bravissima, anche altre delle tue mi sono piacuite molto!!! tantissimi auguri, continua così!!! Kisses Feather
Risposta dell’autore: Ti ringrazio davvero tanto. Non che volessi farvi intristire scrivendola, ma è bello sapere che ti ha emozionato così tanto. Grazie per le tue belle parole e per i complimenti :) Un bacio anche a te. Nykyo
Di: Belial (Firmato) - Data: 12/02/2007 14:54 - A: nessuno
Ecco. Ci sei riuscita. Io lo sapevo che ci saresti riuscita. Severus è passato a far parte della sfera dei miei protetti. Ora, non essendo abituata alle Severus/Sirius e non volendo perdermi in banalità troppo banali, faccio alcune considerazioni prima di passare alle promesse e meritate lodi sperticate (ho fatto la rima! okok..basta!) 1) La nebbia. Credo di poter dire senza problemi che la prima parte in cui descrivi solo la nebbia e l'effetto che ha su Londra è una delle più belle descrizioni che mi sono capitate sotto gli occhi. Quello che è successo è che me la sono ritrovata tutt'attorno, la nebbia, ed era esattamente come essere lì, ad osservarla. Ti giuro che sono rimasta veramente imbambolata, sai creare le atmosfere come pochi...non sono più riuscita a staccare gli occhi dalla storia fino alla fine, e anche oltre. Penso che una delle frasi più caratterizzanti sia questa: "Sale strisciante dal letto del Tamigi, si abbarbica alle colonne portanti dei ponti, scala gli argini e ingrigisce ogni cosa." Non è una frase ad effetto, ma riesce a delinare perfettamente come tutto sia avvolto nella nebbia, che si sente, letteralmente, salire verso il cielo e prendere possesso di ogni cosa. "Sembrano fantasmi che fluttuano sul nulla." Questa invece è la frase che riesce a collocare bene nello spazio sia Severus che il resto delle persone. 2) Severus. Ecco, siamo arrivati alla colonna portante del racconto. E' bello, semplicemente. Bello e coinvolgente nella sua incrollabile fragilità. Sembra, è, così disperato e stanco da volersi proteggere, nutrire di ricordi, perchè è troppo doloroso per lui affrontare la realtà...poi, con il malinconico orgoglio che lo accompagna sempre, si riscuote, perchè come dice Sirius, non è un codardo. Mi è piaciuta da morire la connessione fra le piccole guerre da combattere nominate da Sirius nel ricordo e l'affermazione di Severus: "Torno alla mia guerra". Dimostra che davvero, anche nelle situazioni più estreme, non è uno che perde la dignità, almeno nei confronti di se stesso. Mi è piaciuto lo stesso nella parte del ricordo, perchè è diverso eppure sempre uguale. Non c'è ancora, in lui, l'esasperata anima nebbiosa, la malinconia, la consapevolezza dei propri sbagli, ma rimane il carattere scostante, l'orgoglio e il modo di fare puntiglioso e intricato che lo distinguono in ogni tempo. Ciò che più di tutto mi piace in questo Severus è il non rimpiangere mai nulla davvero o del tutto. Ricorda con tristezza il tempo passato, ma non condanna che se stesso per le sue azioni, non si nasconde dietro l'ipocrita frase "mi ci hanno costretto". E proprio perchè è sempre padrone di se stesso, va avanti senza spezzarsi, seppure piegato dagli sbagli e i dolori di una vita. Questo Severus è, a modo suo, un vero eroe. 3)Sirius. Che Severus sia protagonista incontrastato mi pare logico, ma Sirius è comunque una presenza costante e forte all'interno del racconto, ed è caratterizzato in modo davvero affascinante. Prima di tutto non fai niente per non farlo apparire il bastardello che era, ma allo stesso tempo lo doti di quel coraggio e voglia di vivere tanto intensi da essere addirittura sprezzanti nei confronti del resto el mondo, Severus compreso. E' un personaggio splendidamente imperfetto, impossibile da non ammirare, perlomeno. 4) Sono fermamente convinta che con un pò di pazienza potrei fare copia e incolla di tutta la storia, in pratica, e non è che la cosa mi spaventi, tuttavia sono convinta che tu sappia ciò che hai scritto, ed è inutile farti rileggere tutto in un commento, quindi magari mi soffermo solo su due o tre cose particolarmente stupende. "In casa non avevo che la consapevolezza amara che amarmi non bastava ai miei genitori per ricostruire ciò che avevano lasciato infrangere." Penso che al di là della storia, questa sia una frase dal valore universale, e ti assicuro che potrebbe diventare il manifesto del disagio che Severus e molti di noi provano o hanno provato. “Sei un piccolo serpentello velenoso, Snape, ma che tu sia un vigliacco che si arrende alla vita non ci credo”. Bella, bellissima e non dico altro. In ultimo, visto che mi sa che ti ho annoiato abbastanza da durarti per una vita intera: "Ma, in fondo, era venuto fino a Spinner’s End, dalla sua ricca casa signorile di Grimauld Place, in una torrida giornata d’estate; esclusivamente per riprendersi me." Che devo dire di più? C'è dentro tutto il sentimento, credo, con la sua dolcezza e anche le sue asprezze. Allora, dopo questo polpettone interminabile, ciò che devo dirti è semplicemente che dedicherò uno dei prossimi pomeriggi liberi a leggermi quanto più possibile delle tue storie, visto che come avevo previsto sei riuscita a farmi innamorare (in senso platonico) di Severus Piton, cosa che fino ad ora credevo seriamente improbabile. Wow, sono proprio...non so, ma sento che ho l'occhio languido...;D Un abbraccio, a prestissimo!
Risposta dell'autore: Merlino, Belial! Salazar, Silente e pure Gandalf! Mi hai stesa. In senso buono, ovviamente. Non sono capace di dirti quanto mi faccia piacere vedere qualcuno che, come te, decide di provare a leggere anche il mio pairing del cuore. E' una cosa che mi fa felice da matti. Poi, che altro dire dopo una recensione così? Che è una goduria e che se fai così presto o tardi finisce che mi convinco di saper davvero scrivere come si deve. Ogni volta mi stupisco di quanto la nebbia che ho descritto la troviate realistica. Voleva esserlo, naturalmente, e io almeno la vedevo scrivendo, ma accorgersi che sono riuscita a mostrarla anche a chi legge da soddisfazione (poi dovrò mandare a cuccia l'ego XD). Ma qui è anche merito di Vario. Se non era per lei, io mai avrei messo in scena le brume di Londra. Severus... non ci sono complimenti più belli su di lui di quelli che arrivano da chi non lo ama, o non l'ha mai nemmeno considerato. Vuol dire che vive un pò, che esiste davvero, almeno per lo spazio di un breve racconto. Riguardo a quel che dici su di lui, vien voglia di fare la follia di citare brani della recensione. Perchè l'hai capito perfettamente. Incrollabile fragilità, dici. Che definizione perfetta del Severus che ho in mente e che amo. Hai azzeccato su tutto, in realtà. E' vero che non è un codardo, è vero che è dignitoso fino in fondo e che non da mai agli altri le colpe che sente solo sue. E' verissimo che è scostante, puntiglioso, intricato (direi cervellotico e contorto). Sono difetti, questi ultimi, ma lo rendono tanto umano, come hai notato. E' giusta anche la tua intuizione sulle piccole, grandi, guerre quotidiane. Ciascuno di noi, nella realtà, ha le sue. Sirius e Severus poi sono due lottatori nati: sempre contro (anche solo contro se stessi, o l'uno contro l'altro), sempre in guerra. Quella che per il mondo magico è la Guerra con la G maiuscola, per Severus è prima di tutto la sua personale guerra, per i suoi personalissimi motivi, o non la combatterebbe mai (ho idea che anche per Harry, in fondo, sia così. Che dici? ^_-). Sirius... mi rendo conto di averlo reso nebuloso e sfumato, perchè così sentivo che doveva essere (la nebbia e il ricordo lo "filtrano") e che quindi in certi casi è stato percepito come una sorta di fantasma anche quando è "a colori". Eppure, giuro, in pochi racconti tanto quanto in questo io Sirius l'ho sentito presente, vivo, potente, indispensabile e padrone di tenere i fili di tutto tra le dita. In questo racconto, più che mai, per me Sirius è talmente vero e solido da rendere il colore dove manca, da far diventare visibile Severus, laddove non lo è, perchè avvolto nella nebbia o dimenticato perfino dallo sguardo del padre e di un intero quartiere addormentato dalla calura estiva. Ci vuole una presenza forte per rendere presente qualcun altro, no? Perfino nella morte, anche ridotto a spettro, questo Sirius ha potere e solidità sufficienti a rimettere in cammino la ruota. Ha volontà abbastanza da tornare ancora una volta a riaffermare ciò in cui crede e a cui tiene. Se non è comunque vita questa, io non so come definirla. Quindi, sì, il fulcro del racconto è Severus il mio cocco, ma qui c'è da parte mia un'ammirazione immensa per Sirius e la volontà di vederlo altrettanto protagonista. E come dici tu è un bastardello imperfetto, ma io è Severus lo amiamo proprio per questo ;) Quanto alle tante citazioni che fai... posso solo arrossire, ringraziare e concordare con le tue varie considerazioni ^^ Il polpettone è stato tanto gradito che nemmeno puoi immaginarlo, credimi. E se mi dici che hai amato il mio Severus posso solo imitare le esternazioni tipiche della mia carissima Boll e danzare in giro per la stanza una rumba mista al cancan ;D Anche Severus, ora, pur se non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura, ha l'occhio languido e un pò lucido ^_- Spero che quel pomeriggio di cui parli non ti paia speso invano. A questo punto vorrei poterti ringraziare degnamente, ma nemmeno se scrivessi grazie mille volte ti darei l'idea della contentezza che provo... acc... bisognerebbe inventare un sinonimo più pregnante. Anche a te un abbraccio e a prestissimo. Ny
Di: TwinStar (Firmato) - Data: 28/11/2006 12:14 - A: nessuno
Come beta reader è molto difficile non ripetersi quando è il momento di fare una recensione, sembra di dire cose già dette e fondamentalmente inutili, ohibò! XDDD Mi trovo in difficoltà, anche se notoriamente il mio germe della graforrea sempre domina e sempre governa. Abbandoniamoci alle sue turpi voglie e vediamo che ne salta fuori. Prima di tutto, sono rimasta colpita dalle dimensioni “nebbiose” (ho ho ho, che ripresa arguta) della tua storia. Al di là della riflessione iniziale sulla nebbia impalpabile che tutto avvolge e tutto nasconde. Che è spaventosa, però al tempo stesso è come se rassicurasse col suo ovattare i suoni e i colori. Di sicuro la rassicurazione è l’effetto che ha su Severus che nel nascondersi al mondo prova quasi gioia. Più è invisibile, meglio è. Non tanto per vigliaccheria o debolezza (benché sia così irritante che io per prima lo prenderei a pugni in un cortile, ma lo sai già! XD), quanto piuttosto perché quando non lo vedono non vanno a rompergli le palle in continuazione. A scuola e adesso pure a casa. Con quel padre che vuole negargli anche il suo unico piacere, lo studio, per farlo andare a lavorare. Bella roba. Che capolavoro di genitore, poi ci si stupisce che diventi un Mangiamorte, è il minimo, sarà stato il primo babbano della lista da far fuori! XD Dicevo, a parte questo, sono i contorni dell’intera storia ad essere confusi. Sia chiaro, non è una critica. E’ la nebbia che ovatta suoni, colori e in qualche misura anche in pensieri anche quando fuori c’è un sole che spacca le pietre. Psicologie, azioni, è tutto così confuso da lasciare perplessi in principio. Non si capisce a volte perché questo fa così o quell’altro agisce cosà, e si ha l’idea che a dispetto della luce pomeridiana d’estate si sia ancora avviluppati dalla nebbia. Severus è l’unico essere delineato nitidamente: proprio come nella nebbia fitta l’unica cosa a vedersi sono le proprie mani, il proprio corpo, e tutto il resto non è che ombra indistinta. E’ l’impressione che mi lascia la storia stupenda che ho letto. Ma è quasi sottinteso dirlo. Per te Severus è naturale, un qualcosa che trascende dallo scriverlo. Tu Severus lo vivi, è più né meno. Al punto che guardo il tuo, guardo quello della Rowling, e penso giusto a un caso di omonimia. Perché ammettiamolo, non brilla per tridimensionalità quello dei libri. Un Severus che è Londra, inutile negarlo. Severus vive grazie alla nebbia (ci ristagna dentro, resta immobile anelando l’immobilità e l’invisibilità che la nebbia gli concede) ma anche viceversa, perché sono due entità così simili che è difficile separarle. Molto più di quanto, e qui Severus potrebbe anche picchiarmi visto che in pratica gli sto dando della puttana? XD, non lo sia Hogwarts. Diciamo che Londra è ciò che è, col suo sporco nascosto dalla nebbia, e Hogwarts, col suo calore, con la gioia che in qualche modo sa infondergli, è il sogno irraggiungibile. Forse troppo bello e tropo puro per lui, al punto che finchè non lo svegliano quasi si convince di non meritare di andare lì. Non si ribella al padre. Mi azzardo a fare il contrapposto Londra-Severus/Hogwarts-Sirius, in qualche modo. Ma anche qui è strano e contrapposto, nebbioso, perché almeno negli atteggiamenti la puttana è Sirius! XD Entrando nei personaggi nello specifico, su Severus che potrei dirti che già non sai o che non ho già introdotto prima? Severus è un concentrato irritante di arroganza e insicurezza, con quel suo modo di sufficienza di affrontare le cose all’esterno, di affrontare i dolori, però alla fin fine il giudizio degli altri (in primis, di suo padre, e di Sirius poi) ha peso nella sua vita, e nemmeno poco, accidenti. Ma è normale, suppongo, per un genitore, avere un peso nelle scelte del proprio figlio… E il padre di Severus non solo non se ne accorge, fatto già di per sé grave, ma ignora eventuali desideri/sogni/speranze di un figlio che ignorato proprio non vuole essere. Nonostante poi si trovi a suo agio nel mezzo della nebbia, nascosto. Un concentrato di contraddizioni assurdamente reale, ma che vogliamo farci? E’ Severus. Personalmente preferisco un tipo chiassoso ma decisamente meno complicato mentalmente come Sirius (strano perché non lo si sarebbe mai detto! XD). Un Sirius questo che decisamente si trova a suo agio non nella nebbia, non nella squallida Spinner’s End, ma in un soleggiato pomeriggio d’estate. Perché Sirius è un concentrato di voglia di essere visibile, di calore che quasi spaventa. Al contempo è più impalpabile, meno definito di Severus, complice la prima persona severica che conferisci alla storia. Perché questo Sirius agisce così? Cosa lo spinge, lo spinge davvero a mettersi a farsi mezza Londra per cercare il suo giocattolino preferito? Non ci sono altri giocattoli a cui rompere le palle a scuola? Certo che ci sono, ma Sirius deve imporsi ovunque, anche nel cuore e nella mente del serpentello velenoso. E ha sempre una parola giusta (e un’azione giusta! XDDDDDD Agisce molto soprattutto, ‘ccidenti! XD), perché sarà un superficialone ma cavolo quanto conosce Severus, quanto sa entrargli dentro (bad pun, bad pun! XDDDDDDD). Non m’è tanto piaciuto, lo ammetto, il pezzo in cui Severus realizza che s’è fatto a piedi mezza londra per riprendersi lui. Probabilmente è l’odio per la coppia che mi fa parlare e se fosse fatto con una Wolfstar non avrei fiatato (forse, non garantisco. Ci ho pensato un po’ prima di scrivere! ^_^), ma io me la sarei risparmiata, è un po’ Harmony e m’ha stonato col Severus di cui ho avuto l’impressione finora, che si mimetizza con la nebbia e senza una certezza reale benché l’impressione sia esattamente quella opposta. Quella è l’unica nota stonata. Ma parlavamo di Sirius. Sirius che è vivo e vitale. Sirius che sa dove andare a colpire. Ecco, qualcuno potrebbe pensare che Sirius l’abbia convinto a cambiare idea, ma la verità è che Severus a dispetto di quanto è autosufficiente e pensi di bastare a se stesso ha bisogno di approvazione e bene o male di essere notato. Suo padre non se lo caga pari, nel bene nel male. Sirius anche se crudelmente gli dà attenzioni. Per Sirius Severus esiste. Al punto che lo va a cercare. In fondo aveva già fatto la scelta di voler tornare ad Hogwarts da solo. Sirius ha solo dato la stoccata finale. Una nota a sé per la fine. Sirius è colore, è sole, è vita. Ed è triste per questo alla fine vederlo così trasceso, spirito di nebbia. Questo, più che preferenza personale, mi impedisce di pensare che sia reale quello che vede Severus alla fine. Struggente, ma non reale. Che un Sirius che viene baciato dal sole finisca sul serio a fare da spirito di bruma, la bruma che è Severus e non Sirius, in qualche modo mi urta. Tralasciando preferenze di shipping. Preferisco pensare che sia Severus che lo vede nel suo elemento, e basta. Alla fine di questa recensione che dirti? Che stavo ascoltando Diana Ross e Mariah Carey per non piangere del fatto che STRANAMENTE alla fine mi fai morire Sirius e me lo fai diventare un essere di puro fumo (impossibile non notare la contrapposizione con la Nebbia, con Severus che è a suo agio nella nebbia e Sirius che si fa fantasma di nebbia. Che in passato ha riportato il colore nella sua vita e poi alla fine si presenta nell’assenza di esso), quindi non sono convinta di aver detto cose molto intelligenti! T_T Ma ci abbiam provato comunque, che bbuò? XD Stai chiedendo troppo a una che ha le capacità analitiche di uno scaldabagno! XD
Risposta dell’autore: Aaaaaaaah che belle le tue recensioni di un chilometro, Mary. Mi mettono in difficoltà a risponderti, ma le adoro, così come sono, critiche comprese (alè sta frase ha una punteggiatura che nemmeno una comparsa di costituzione e risposta XDDD). Gongolamenti a parte, vediamo di riconoscere tutti i tuoi meriti e la tua genialità intuitiva. Dunque: Severus lo comprendi talmente bene che alle volte ho il sospetto che tu non lo detesti poi così tanto (se poi mi dici che lo padroneggio, lo vivo, lo rendo tridimensionale mi ci vogliono i cleenex per asciugare la tastiera dalla bava ^_-). Mi sa che lo capisci bene quanto lo capisce Sirius. Non hai detto nulla che non sia piena verità su di lui, compresa la contrapposizione con Hogwarts e il fatto che in fondo aveva già deciso di tornare a scuola, ma ci voleva Sirius a dargli la spallata finale, lo scopo per contrastare suo padre e non sentire troppo il peso di una decisione che gli sembra in parte egoista. Forse è vero che è da prendere a pugni, ma è umano, lo capisco. La nebbia. Anche qui non dici nulla di sbagliato, anzi l'effetto "nebbioso" è voluto e cercato e sto diventando matta dalla gioia che finalmente sia stato notato (così come Ale notò l'altro effetto che intendevo dare usando la nebbia, quello del gioco di passaggi tra colore e assenza di colore, tra grigio e luce). Avevo ragione io a volere che tu mi recensissi questo racconto. Sì, perfino Sirius è vago e nebuloso, attraverso il ricordo di Severus, nella nebbia di Londra. neanche facile riuscire a renderlo tale sai, perchè Sirius è quanto di più ostinatamente solido e materiale possa venirmi in mente. Quindi posso anche comprendere perchè ti infastidisca vederlo diventare bruma alla fine, ma c'è da tenere in conto anche del fatto che Severus resterebbe ferito a morte da qualunque cosa renda Sirius (anche quello del ricordo in pieno sole) più tangibile eppure ormai inafferrabile. Ed è un Severus questo che come non mai non può permettersi di crollare. Poi ognuno è libero di interpretare e nessuno sbaglia facendolo. A me personalmente (a me, non a Severus) piace pensare che forse forse quella bruma non era solo un desiderio del cuore di Snape, ma non ho certezze al riguardo. E' venuto fuori da solo quel finale e così è rimasto, perchè lo sentivo unico possibile e "giusto". Riguardo a quel constatare che Sirius s'è fatto a piedi mezza Londra solo per riprendersi Severus. Beh è vero, lo ha fatto. Ma d'altro canto credo che Severus ne sia assai meno certo di quanto vuol farci credere o sembri a me e te. Se ne trionfasse e lo sentisse come certezza non se lo ribadirebbe :D Se faccia Harmony non so, forse sì, può darsi, ammetto che fa un pò film romantico, ma ce lo vedevo troppo Sirius che faceva sta cosa senza pensare, così solo perchè gli si era acceso un interruttore nella testa a sentir dire che Snivellus andava via da scuola. Seerus poi se la volge in eroica e romantica dimostrazione d'amore e forse lo è, ma prima di tutto è gesto di chi si riprende il suo in modo perfino un pò seccante per me. Manco Severus fosse il suo osso di gomma XDDDD Seccante ma da Sirius secondo il mio parere (e il mio Sirius, mentre il tuo magari non lo farebbe mai, quale che sia la motivazione). A parte questo non posso che ribadirti che non hai detto affatto stupidagini ma anzi sei stata acutissima come tuo solito. Mi perdonerai mai per averti fatto morire di nuovo Sirius? Non l'ho ucciso io, è stata JKR, io fosse per me lo vedrei bene vivo vegeto e intento a divertirsi. Vedrò di non ammazzartelo più, sii pietosa ;) Grazie di tutto, complimenti, annotazioni, critiche. Era una cosa che desiderao molto questa recensione e tu sei stata adorabile nell'accontentarmi con il tuo solito stile e con sincerità. Ti bacerei! Ny
Di: Grace (Firmato) - Data: 31/10/2006 23:36 - A: nessuno
Recensisco per mail, per il bene di tutti. Ho il sospetto che tu dia dipendenza, lo sai?
Risposta dell’autore: ^//^ e grazie per la mail. Davvero un enorme grazie. Sei sempre uno sprone a scrivere e migliorare. Nykyo
Di: Lori (Firmato) - Data: 31/10/2006 19:12 - A: nessuno
Finalmente eccomi qui. Dovessi farti un elenco delle frasi che mi sono rimaste impresse mi ci vorrebbe un chilometro di recensione. Ma alcune sono davvero troppo belle ed incisive per non sottolinearle. Quindi indovina un po'? Ho deciso di scrivere un chilometro di recensione. Spero non ti dispiaccia, se scorro la storia usando le mie frasi preferite come spunto per commentarla...
Sale strisciante dal letto del Tamigi, si abbarbica alle colonne portanti dei ponti, scala gli argini e ingrigisce ogni cosa. Lascia un sentore umido in bocca e nelle narici, come a volerle chiudere con subdola dolcezza. Sa di muschio, di malato, di buio. Però ovatta ogni suono. Cancella il frastuono delle macchine, l’infernale rombo dei motori babbani. Rende silenziosi i passi.
Tutto il tema della nebbia, sarà anche stato ispirato dalla sfida, ma cielo, se lo hai reso tuo. Questo intero passo riesce ad essere puramente evocativo e pieno di significato allo stesso tempo. Così come tutta la parte sul contrasto tra il nero, il grigio e il bianco. Tutta la differenza del mondo, eppure la totale assenza del colore.
Così, potrò starmene qui ancora per un po’. A ricordare e farmi del male.
Suona bene come il finale di una bella canzone. Eppure è seguito da un racconto del passato, ed in qualche modo riesce a sembrare un inizio. Non so, una chiave di volta del racconto, il modo in cui Severus desidera restare fermo, non staccarsi dai ricordi, non staccarsi dal dolore.
Londra è una sgualdrina stanca, ma sa truccarsi per apparire come una chiassosa e sfrenata fanciulla.
Come commentare una frase del genere? Inchinando la testa e sfilandosi il cappello? Non mi viene in mente nulla di più appropriato... E’ impressionante il modo in cui hai inquadrado Spinner’s End nel quadro della Londra reale, facendola sembrare perfettamente amalgamata, come la proverbiale altra faccia della medaglia.
Pensavo che mio padre si vergognasse di me, e anche per questo ho buttato via la mia vita per diventare qualcuno che nemmeno lui potesse ignorare. Se avessi compreso prima che trovava imbarazzante se stesso, forse oggi conterei davvero qualcosa.
C’è gran parte di Severus, in questa frase, ed ormai ti assicuro che faccio molta fatica a ricordare che il passato di Severus è tua invenzione, non della Rowling, in gran parte. Quando ti leggo, per me Severus è tuo. Non c’è nulla di più vero del condizionamento che i genitori hanno sui figli, sulle loro scelte, sul percorso che scelgono di seguire durante la loro vita. Anche quando non vogliono, anche a fin di bene, persino il genitore più assente, è lì nelle tue scelte, in tutto quello che fai. E’ inevitabile. Per questo trovo il passato di Severus molto triste. Pensare che col senno di poi, con la capacità di ragionare spassionata di un adulto, lui stesso sia perfettamente in grado di accorgersi che le sue scelte, in fondo, non sono mai state davvero soltanto sue. Veramente triste, ma non per questo meno realistico. Tutt’altro. E poi, arriva Sirius. E davvero, è fuori posto. Fuori posto a Spinner’s End, fuori posto a Londra, fuori posto nei calcoli del mondo. Troppo irruente e carico per essere di questo mondo, passa con la furia di un uragano e sconvolge per sempre tutto quello che tocca. E anche qui, mi spiace ripetermi, ma quando scrivi di Sirius, per me è solo tuo.
“Sei un piccolo serpentello velenoso, Snape” alitò nel mio orecchio, la bocca troppo vicina al mio viso “Ma che tu sia un vigliacco che si arrende alla vita non ci credo” Poi mi morse le labbra e insinuò nuovamente la lingua tra i miei denti appena socchiusi. Fu un attimo e si scostò, liberandomi le mani e alzandosi. Lo detestai perché senza più il suo tocco ad avvolgere il pulsare violento della mia eccitazione mi sentii nudo.
Al di là del fatto che muoio di invidia perché a te le lemon, spezzate o no, sembrano venir giù con i saldi tre per due, ho il vago sospetto che oltre alla capacità standard di scrivere le lemon che ti spettava, tu ti sia presa anche quella che toccava a me, che faccio fatica anche solo a far infilare delle mani sotto una cintola. Ma va bene così, te la cedo volentieri, se poi questo è il risultato. Impagabile come Sirius gli abbia fatto completamente scordare dei suoi pantaloncini ridicoli, e di quanto se ne vergognasse solo qualche minuto prima. Chissà come, ora Severus sente solo la propria pelle, e l’assenza di quella di Sirius.
Ma, in fondo, era venuto fino a Spinner’s End, dalla sua ricca casa signorile di Grimauld Place, in una torrida giornata d’estate; esclusivamente per riprendersi me.
L’ingiustizia (o la giustizia, dipende se guardo da autrice invidiosa o da lettrice affamata) divina è che oltre al dono per le scene erotiche, tu abbia anche questo tocco per scrivere la perfetta frase romantica, senza macchiarla neppure un po’ di melassa. Come un sapore agrodolce, come un suono che sul momento sembra stridere, ma poi quand’è finito ti accorgi che era bello. Quel “esclusivamente per riprendersi me” mi ha fatto venire i brividi.
Che cosa sciocca e incongrua. Ho nostalgia di qualcosa che è fatto di mura e scale, corridoi, aule.
E con tutta la sua razionalità e la sua totale disillusione, Severus forse non si rende conto che alcune scelte, almeno alcune, non erano poi così sbagliate, se le uniche cose che gli mancano, a parte Sirius, sono proprio Hogwarts, e il suo Preside morto. Poi avrà forse sbagliato tutto il resto, e lo avrà pagato per tutta la vita, ma quella scelta, che Sirius lo ha spinto a fare, alla fine sembra essere stata quella giusta. Almeno ai miei occhi.
Vedo Sirius. Lo scorgo camminare per le strade di Londra, ogni volta che io le percorro. Ma solo nella nebbia. Anche lui è fatto di bruma, è poco più che sogno. Se fosse appena più reale forse ne morirei.
Ancora una volta è lui, sia anche solo “uno spettro fatto di nebbia, solitudine e amore”, a dargli il coraggio di andare avanti. Solo nella sua mente e nel suo cuore, ma Sirius è lì, e questo gli basta. E non so se l’illusione fa più male o bene, a Severus e a me che leggo, ma in qualche modo sono grata che ci sia.
Solo un’ultima cosa: per la cronaca, trovo che il titolo sia bellissimo, oltre che perfettamente azzeccato. E ora scusami, ma io e il mio cuore scombussolato abbiamo una storia da mettere tra i preferiti…
Risposta dell’autore: Provo a risponderti senza arrossire e con un briciolo di senso compiuto (cosa non facile perchè la tua recensione mi ha emozionato molto. A me avranno dato il dono per le lemon, ma a te di certo hanno dato quello per i commenti che mandano in solluchero l'autore ^_-). Intanto devo dire che hai citato alcune delle frasi che io per prima preferisco. Fa un bell'effetto sapere che non hanno colpito solo me. Poi hai come sempre compreso ciò che volevo trasmettere. Ad esempio, su Severus, sul suo non volersi distaccare dal passato e dalla sofferenza. Gli rimane altro che possa tenerlo in vita? Credo che purtroppo la risposta sia negativa. Quanto a Spinner's End e a Londra, mi pareva giusto non astrarre le due cose. Nei libri Londra è pur sempre lei, sebbene non venga mai o quasi mai descritta la Londra babbana del centro, quella che tutti conoscono (quella delle vie gremite di turisti che ho citato non a caso e di cui ho uno splendido ricordo), non c'è poi questa separazione così netta. Almeno non dal punto di vista spaziale. E' la magia che fa la differenza. Solo quella. per il resto esiste una "bella" Londra, agghindata a festa, e una Londra triste, grigia e squallida delle periferie in cui anche la nebbia diventa normale e non più elemento di fascino. Riguardo al discorso dei genitori e di come influenzano le nostre scelte, hai già detto tutto tu, molto meglio di quanto farei io. Solo ti ringrazio per il complimento sul "mio" Severus che mi fa saltellare felice. Ci tengo tanto a renderlo credibile e vivo. Se poi me lo dici anche di Sirius... vado in brodo di giuggiole :) Le lemon... mah forse avrò il dono, non lo so, so solo che ancora oggi mentre le scrivo divento viola e mi imbarazzo da morire. Ma proprio tanto. Però almeno attraverso commenti come il tuo mi rassereno sul fatto di essere riuscita a far percepire al lettore ciò che volevo. Sì, Severus sente solo l'assenza della pelle di Sirius, tutto il resto non ha importanza in quel momento per lui. Quanto alle frasi romantiche ^___^. Grazie, ecco non amo il melenso, più bel complimento non potevi farmelo. La scelta di Severus era quella giusta. Lo sa anche lui, in fondo, che Hogwarts è tutto ciò che di pulito e positivo ha avuto dalla vita. Solo che Hogwarts è Silente, è dolore, rimpianto e rimorso e ammettere quanto gli manca lo fa soffrire un pò di più. Dopo c'è solo quello spettro. Ma, in fondo, Sirius è sempre lì con lui e per lui quando serve, al momento giusto. Nelle mie intenzioni, lo confesso, non è nemmeno certo che Severus lo immagini soltanto. Per me Sirius c'è. Per il titolo ringrazia Mary è merito soprattutto suo ^_- Ancora infinitamente grazie (che non vuol dir nulla, ma rende l'idea). Le tue recensioni sono una droga. Nykyo
Di: Delfine (Firmato) - Data: 20/10/2006 16:08 - A: nessuno
Emoziona, e come se emoziona! La nebbia è senza dubbio la situazione atmosferica che meglio si adatta al ricordo. Il vento o la pioggia trascinano o lavano via i pensieri, la nebbia invece crea attorno a Severus un nucleo protettivo, dolce e triste, in cui il tempo e il resto del mondo perdono consistenza, mentre il ricordo di Sirius ne acquista. Insomma, secondo me è azzeccatissima la piega che hai dato al racconto. La S/S mania non mi lascerà mai più! ^^
Risposta dell’autore: La nebbbia (grazie a Vario) è un elemento ottimo per riportare a galla memorie e cullare un dolore che Severus non vuol sopire (anche quello per la morte di Sirlente) perchè lui vive di sofferenza alla fine. La S/S mania è una brutta bestia. Subdolamente si fa strada e poi non ti molla più, perchè Severus e Sirius nei libri si odiano tanto che sono perfetti insieme (del serso sono speculari, ma anche identici in tante cose). Mi spiace ma non c'è cura per disintossicarsi da questo pairing ^_- Grazie Delfine e alla prossima S/S. Nykyo
Di: boll11 (Firmato) - Data: 19/10/2006 08:38 - A: nessuno
Cara Ny, che posso dirti che già non ti abbia detto e ridetto? Sono in una fase discendente ed è difficile trovare le parole anche per un commento, figurati per scrivere! La mia pignoleria non mi lascia scampo. O come dico io, o nulla. Questo sfogo personale (che ad un primo sguardo sembra non entrarci nulla!) è per dirti che tu questo problema non l'avrai mai. ^_- Scrivere ti viene naturale e lo fai in modo eccellente. come sempre, qualunque personaggio affronti, figurati per questo Severus, che l'hai inglobato e che lo conosci fin nelle più riposte pieghe cervellotiche. Dopo questo preambolo in cui ti esprimo tutta la mia stima, passiamo alla storia: Grazie alla splendida atmosfera proposta da Vario, hai tirato fuori un racconto magnifico. La descrizione umana della città di Londra: mi hai ricordato in maniera vivida il modo perfetto di scrivere del mio giallista preferito, che mi raccontava la sua città immaginaria come tu hai fatto con Londra: una puttana vestita a festa. Meravigliosamente vivida e palpabile, quindi, con la contrapposizione altrettanto reale di Hogwarts, che è l'anima di Severus, quella che lui crede di aver perso. E' calore e protezione. E' casa. Poi l'atmosfera onirica che ben accoglie la situazione: ricordo e attesa. La nebbia che avvolge Severus e ottunde i sensi, che smorza e rende irreale anche l'atto feroce di un assassinio, non poteva che essere gradita al nostro nero preferito perchè lui ha imparato che sopravvivi se resti nell’ombra, se celi te stesso, se non fai rumore. Questo è uno spaccato di uniforme grigiore: il cielo plumbeo, la nebbia che smorza, il suo umore e il suo amore, l'unico colore vivido in questo quadro fosco e malinconico. Il suo amore che ancora corre in aiuto a risvegliare la voglia di lottare, di sperare. Un Sirius così vitale, sia nel ricordo che nell'ombra. Un Sirius che giunge per ridargli il colore. Non posso dire di più di un racconto che è un sogno, un ricordo. E la malinconia lo pervade. E l'incertezza, sempre. Fino all'ultima parola. Brava Ny. Che il mio morbo non ti colga mai... ^^ Baci. Alexia
Risposta dell’autore: Io spero che tu guarisca presto dal morbo, Ale e che il Nume assista anche te, perchè sei una dannata perfezionista, ma il risultato poi mi fa impazzire. Quanto a tutto il resto, cosa posso dirti se non che hai capito alla perfezione ogni cosa (l'idea che io ti abbia ricordato quel giallista poi mi rende felice più di quanto sappia esprimere. Ballo, saltello, mi dimeno!). Mi sorprende il discorso del colore nel tuo commento perchè devo dire che mentre scrivevo questo racconto avevo un'idea particolare in mente. Quando scrivo tendo a visualizzare tutto e questa volta le immagini nella mia testa erano così: Londra, nebbia, in bianco e nero, come un vecchio film noir; Hogwarts colore, ma uasi un seppia, tutto virato sui toni del giallo e rosso; il ricordo, vivido, tutto colore (proprio come quando in estate tutto si fa nitidissimo); di nuovo Londra in bianco e nero e in tutto questo Sirius come unica cosa a colori, gli occhi le labbra, tutto (molto stile Pleasentville ^_-). Immaginati quindi quanto mi ha lasciata a bocca aperta il tuo commento. Ti adoro per come sai capirmi (oltre che per un milione di altri motivi, compreso il tuo perfezionismo). Grazie, ma contaci dentro tutte le sfumature che proprio non si possono tirar fuori solo con questa parola. Ny
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