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Di: TwinStar (Firmato) - Data: 20/11/2006 11:27 - A: Riflesso
La mia fic di compleanno! ^.^ Che imperdonabile errore non recensirla subito! Mea culpa, gli impegni, le drabble... Perdono!!!! T_T Innanzitutto, che dire? Quanti commenti! Sono molto felice che tu li abbia ricevuti, te li meriti tutti!!! ^.^ Anche se dalla mia proverbiale incontentabilità mi piacerebbe che tu ricevessi qualche commento da chi non ti conosce e ha fatto una bellissima scoperta, non da chi giàti sape e sa che leggendoti, qualsiasi coppia tu affronti, leggerà qualcosa di sublime. Che è un discorso che nemmeno mi trova d'accordo ma lo sai, ne abbiamo parlato ieri (solo che ho usato espressioni decisamente più infelici, nella mia testa suonavano meno fraintendibili! XDDDD) E' chiedere troppo? Ma torniamo alla fic, ca sinnò me tuocc'n i nierv. Trovo molto ironica la frase di Whitman, molto struggente. Per questo ho tanto pressato affinchè ci fosse questa come citazione nella storia (e ora si svelano gli altarini! XD). Questo Sirius così disperatamente legato a ciò che era e al riflesso del suo corpo attuale scarno e debilitato, che trova in Remus la sua solo certezza, che è insieme a Remus ma pensa a tutto quanto il resto, e questa frase che dice l'esatto contrario. E mi viene da pensare al perchè di una tale contrapposizione. Forse Sirius VORREBBE non pensare ad altri che a lui. E' un suo desiderio quello di non farlo. Oppure è quello che faceva in passato. Magari in passato quando tutto si fermava era davvero come in questa frase. C'era solo lui con Remus, e il resto era niente. Credo non lo sapremo mai, non ce lo dici. Forse a Sirius ormai nemmeno interessa quello che era. Ne è attratto, ne è invidioso se vogliamo, ma non gli interessa. Probabilmente perchè ricordare fa troppo male, ma al tempo stesso è così avvezzo ad Azkaban e ai suoi meccanismi che quando è con la persona che ama si fissa sulle cose dolorose. Sul puccio... Mi dispiace dirti che non ce l'hai fatta Ale. Se il tuo scopo era fare una fic puccia hai toppato su tutta la linea. Questa fic non è puccia. Per fortuna! XDDDDD E' di una dolcezza struggente su cui io stavolta, notoria rompina, non ho proprio niente da sindacare. E' di una tenerezza reale, è commovente (stavolta non ho pianto! XDDD Mi sono sforzata e non ho pianto!!! XD Però l'occhio lucido ce l'ho avuto in un punto, maledetto genio! XDDD). Ed eccoci al MA dell'ottava lettura! XDDDD Non ti preoccupare, niente di allarmante, non è una critica contro l'assenza di dolcezza dell'altra fic (anche perchè non ho nessuna fic con Piton da impugnare come contrapposizione, non potrei! XDDD)! E'che in un certo senso questa fic proprio nella sua dolcezza fa male (non come Briciole, quella è ancora uno scoglio duro da digerire. Fortuna che già l'ho recensita, mi sono tolta un dente! XD) per il periodo temporale in cui hai scelto di ambientarla. Il dopo Azkaban. Fa male questa dolcezza e questo amore "sprecati", usati al servizio di un modo per non impazzire, o morire. Fa male questo, e fa male che Sirius se proprio dobbiamo metterci a sindacare, questo nuovo Remus nemmeno lo ami. Non dico che non lo ama e non lo amerà mai. Può darsi che in un futuro potrebbe imparare ad apprezzarlo e amarlo tanto quanto quello giovane, ma per il momento no. Anche l'amore per Remus è un riflesso di quello che era in gioventù. Vero, semplice e sincero ma comunque passato. Sirius cerca i riflessi (oddio che argutezza, ripetere riflesso rende questa mia recensione davvero geniale) del giovane Remus per salvare se stesso. Si è salvato ad Azkaban ricordando tutto ciò che di negativo c'era in lui e ama ancora il giovane Remus a discapito di quello che si trova di fronte. E se non è amore questo, cacchio!!! Sirius lo adoro letteralmente. Mi piace molto. E' sperduto. Totalmente. Com'è normale che sia. In poche righe hai descritto sapientemente una vita intera trascorsa ad Azkaban. Cinque. Righe. La prossima volta che fai l'umile ti prendo a bastonate virtuali sulla capoccia! XDDDD Ho le tue foto, ci faccio i riti Woodoo! XDDDD Bada! Perchè se veramente pensi che queste cose che scrivi non siano piccoli gioielli e ti butti giù, non è proprio concepibile! XDDD E meno male che eri in crisi artistica, se non lo eri che mi tiravi fuori, la divina commedia? XDDDD Sirius che continua a perdersi nel passato. Ma non nel se stesso passato che era. Non perchè non gli freghi quello che era da giovane, ma perchè è così doloroso il pensiero di aver perso 14 anni di vita (con remus o 14 anni di vita e basta? A saperlo... Forse entrambe) che lo stesso pensarci lo fa impazzire. Per questo il suo riflesso nello specchio è stato un colpo così grosso. Perchè non ha potuto fare a meno di pensare "io non ero così" (me lo dice il fatto che si premuri di dirci "l'unica cosa rimasta intatta era la piega amara delle labbra". Scusa, cito a memoria, se non è esatta chiedo scusa! ^_^ Segno che dietro c'è tutto un discorso alla "Mio dio, cosa sono diventato?") In Remus invece trova se stesso. Il giovane se stesso. Perchè Remus prova per lui lo stesso sentimento che provava da giovane, non è cambiato niente, e in questo non si sente un estraneo. E viene il dubbio che in questo Sirius così disincantato (beh, dopo 12 anni di Azkaban e due da ricercato forgerebbero chiunque) e amareggiato "usi" questo sentimento e questa persona che gli sta di fronte, per salvarsi almeno un po'. Non dico che non lo ami, significherebbe che non ho letto questa fic. Lo ama eccome, Solo che sento che Sirius sta "sporcando" anche se in minima parte questo sentimento puro che usava provare al servizio della propria salvezza personale. Ma l'intelligent..... eeeeehm, Remus, non è uno sciocco!!!!!! Questo ragionamento mi darebbe fastidio se di fronte a Sirius avessimo chiunque altro che ignora questi procedimenti mentali, in cui "l'usare" sarebbe meschino. Remus non è un cretino, sa perfettamente quello che si agita nella testolina di Sirius. E mi viene da pensare se quel sorriso dolce senza il quale Sirius morirebbe, l'abbraccio e l'offrire il collo (in un chiaro gesto di sottomissione, anche senza mettere in mezzo il discovery channel! XD) non siano manovre ragionate. Ma mi stupirebbe il contrario. Non sarebbe Remus, altrimenti. Lui macina, riflette sempre. La differenza dal tuo solito Remus è che il suo calcolo è fatto in nome di Sirius e della sua salvezza. Perchè secondo me è chiaro che Remus sa di essere l'unico appiglio di Sirius. Come potrebbe non capirlo, guardando in quegli occhi disperati? Perchè me li immagino proprio quegli occhi grigibearsi di lui come se davvero ne dipendesse della vita. E Remus lo ama, anche così. Altrimenti non ci sarebbe tornato a letto. D'accordo il voler piacere a tutti a tutti i costi ma sarebbe riuscito a rigirarla in modo tale da restare semplici amici e non mi pare un samaritano che lo fa per carità cristiana. E' amore, è egoismo e possesso. Un po' gli fa piacere e ci marcia di avere questo potere su Sirius (non sarebbe il tuo Remus, altrimenti, è troppo vivo per aver costruito un Remus differente dal tuo solito 8) ) E chi lo dice che non è questa la vera essenza dell'amore? In conclusione (la pianto di tediarti), una storia dolce e amara insieme nella sua struggente realtà (non sembrano quelle frasi preconfezionate? Sta recensione è sempre più geniale!!! XD). Bellissima, meravigliosa e quant'altro, Una delle più belle Sirius/Remus mai lette in vita mia, e mi struggo del fatto che non sei una Wolfstar (ma meglio, se no a 10 recensori non ci saresti arrivata fossi nata come Wolfstar! XD), ma ti adoro così e ti tengo come sei, con la tua fissa per le Malevolence, col tuo talento irritante (XD beh, lo è, noi donnine invidiose prima o poi te lo dovevamo dire! ^_-) unito a una straordineria umiltè (Arighe, sei sempre nei nostri cuori), alla tua capacità di poter davvero scrivere qualsiasi cosa e di metterci tutto il cuore che hai. Che è tanto. Poi se naturalmente vuoi scrivere WolfStar più spesso mica dico "Che schifo non farlo" eh? XDDDD E' un regalo di compleanno bellissimo, ti ringrazio davvero. ^.^ Mary (devotamente tua ora più che mai) PS: Ho una domanda che m'ha ossessionata per tutta la storia. Chi è il passivo?! XDDDDDD
Risposta dell’autore: XDDDDDDD Tu hai il genio di cominciare le tue recensioni in modo da farmi sbellicare dalle risate! Ma come diamine fai???? Ti amo anche per questo, lo sai. E ti perdono. Tu perdonerai il mio ritardissimo nel rispondere? Avanti, cominciamo e che i quattro fondatori di Hogwarts me la mandino buona!
Sirius è avezzo ad Azkaban. Ora divago. Una delle frasi che più mi colpì in La redenzione di Shawshank (da cui hanno tratto il bellissimo Le ali della libertà) di S. King è quella detta dal narratore della storia, Red, dopo svariati anni (trenta, quaranta? Non ricordo, maledetta me.!) di prigione, è che era ormai costituzionalizzato. Shawshank era divenuta la sua casa, il suo mondo. Nulla, oltre quei muri era importante. L'uomo si adatta ad ogni situazione. Dopo quarant'anni di galera, il mondo fuori è andato avanti senza di te. Tu vivi indissolubilmente nel passato, perchè la prigionia non ha tempo. Nulla scandisce le ore che passano se non quello che accade in questo piccolo, falso mondo in miniatura. Azkaban è addirittura peggio. Per non morire, sopravvivi. Sopravvivi come meglio puoi. Per Sirius è stata, come per Andy, la certezza di essere innocente. E come per Andy la musica e la speranza, per Sirius la vendetta e il ricordo di Remus. Il ricordo sottile e profondo di Remus (altrimenti i dissennatori ne avrebbero fatto polpette), ma permeante. Il ricordo nascosto dalla vendetta bruciante. Dopo Azkaban, è Remus che torna importante come prima, più di prima. Ed è per questo che tutto quello che ricorda e vuole ricordare è lui. Nient'altro. Non lo ama? Sicuramente non come prima. Ma prima che torni ad amare Remus deve amare se stesso. E solo Remus può aiutarlo. Lo sappiamo tutti, no?
Sirius è proprio spaventato. Per la prima volta dopo quattordici anni deve ricominciare a vivere la sua vita. Non più i suoi pensieri e la sua sopravvivenza. Ma proprio vivere, agire, muoversi, in un mondo che come ho detto è andato avanti senza di lui. Nella sua mente è rimasto il ragazzo di allora. Nulla ha potuto farlo crescere. Nessuna esperienza di vita a dettargli il passare del tempo. Un mondo, al di fuori della prigione, che nulla varrebbe per lui, se non Remus. (Certo Harry, certo la vendetta, ma son cose effimere a cui si aggrappa in maniera infantile, cioè nell'unico modo che ricorda.)
Ed è certo che Remus lo sa. Il nostro Remus è profondo conoscitore dell'animo umano. E profondo e attentissimo conoscitore di Sirius. Che ama, è chiaro. Che vuole. E' ancora più chiaro. Che ridona, anche a lui, una giovinezza che forse non ha perduto ma che certo ha rimpianto. Nulla da fare. Questo Sirius ha bisogno di Remus per vivere.
Sono così contenta che ti sia piaciuta che ballo una giga scatenata in guepiere e calze a rete! (Lo so, un'immagine altamente rivoltante, ma estrema, che spiega i sentimenti estremi che mi suscita la tua fantastica recensione!) Speriamo di non aver raggiunto un obbiettivo, ma di andare avanti. E di sorprenderti sempre. Baci Alexia (La fic è tua,eh! Puoi farne ciò che vuoi, ne hai ogni diritto! ^_-) Il passivo non c'è, fanno a turno, ma questo l'avevi capito. XD
Di: Grace (Firmato) - Data: 17/11/2006 19:23 - A: Riflesso
Lori mi aveva avvisata. Leggere questa storia mentre litigo con la mia totale assenza di dono della sintesi, cercando di scrivere una cosa che rappresenti ciò che voglio, non è stata un'idea geniale. Vien voglia di buttare via tutto e rinunciare. Mostruosamente evocativa, delicata e potente come una fotografia. Intensa, furiosa, amara, avvolgente. Ma quanto cazzo sei brava tu? Madre natura è profondamente ingiusta. Menzione d'onore all'ultima frase. Poesia.
I miei più sentiti complimenti, pieni di ammirazione e di invidia. E gli auguri più sinceri alla festeggiata.
Risposta dell’autore: Grace, hai deciso di farmi arrossire sul serio? Proprio quando sto decidendo come commentare quel favoloso Draco che hai tradotto ultimamente? Quando non trovo le parole per dirti quanto mi ha divertito quella storia? (tanto ci riuscirò!). Ho letto le tue cose e sono splendide come quelle che traduci. La tua invidia non dovrebbe esistere. Pensa che è proprio da quella drabble doppia che avete scritto tu e Lory che ho cominciato a pensare di scriverne anche io. Grazie e parola meno esauriente non esiste!
Di: vario (Firmato) - Data: 17/11/2006 16:48 - A: Riflesso
Boll...cara Boll...dobbiamo parlare io e te. Mi costringi ad ogni storia a ripetermi...sto diventando ripetitiva e banale...ora basta! Comincia a scrivere qualcosa di brutto in modo tale che io possa cambiare i miei commenti. Altrimente dovrò ripetere all'infinito Bravissima, stupenda storia..ecc, ecc... Uff! Che noia che siete voi autori bravi, sempre lì a scrivere cose apprezzabili. è ora di cambiare registro... Boicotto questa fic. Non scriverò mai che l'affiatamento tra quei due è reso magnificamente dai quei sguardi e dai quei mezzi sorrisi. Non ti dirò mai che a me piace 'sta fic...No, NO E NO!
Risposta dell’autore: XDDDDDDDDDDD Capita anche a me di sentirmi inadeguata di fronte ad una storia che mi è piaciuta tantissimo e di non trovare le parole adatte a commentarla. Tu l'hai fatto benissimo! E poi in questo sito c'è una profusione di autori anche più bravi di me! Grazie. ^_-
Di: Lori (Firmato) - Data: 17/11/2006 10:32 - A: Riflesso
Che maleducata... auguri TwinStar! Questo è quello che succede a commentare a notte fonda...
Risposta dell’autore: XDDDDDDD Rinnovo con te i miei auguri a Mary, grande ispiratrice di storie wolfstaresche!
Di: Nykyo (Firmato) - Data: 17/11/2006 09:58 - A: Riflesso
Mamma quant'è bello questo racconto. Ne sono perdutamente innamorata. Solitamente non vengo mai presa così tanto da un racconto in cui nemmeno c'è il mio beniamino (salvo eccezioni, come i racconti di Mary), ma questa storia è bellissima e non c'è una parola, una singola frase che non mi piaccia da impazzire. Mi piace l'atmosfera è dolce (sì, un tuo racconto dolce ^_- Ma non puccioso, su questo non ci piove) ma amarissima proprio come mi piace leggerti. In tutto ciò i tuoi personaggi restano veri, non solo figurini di carta e inchiostro. Grazie per questo racconto, anche se non sono Mary e non è il mio compleanno. Non entrare più in crisi creativa Ale, continua a scrivere che senza i tuoi racconti il mondo è molto più grigio.
Nykyo
Risposta dell’autore: Ci provo Ny, lo sai! Ci sto provando! A volte mi sembra che le mie storie in cantiere, non siano poi così belle. Penso capiti a tutti (e tu lo sai!). Attendo che le immagini tornino a popolare il mio cervello bacato. Chissà. Per quanto riguarda i tuoi complimenti, sai anche che effetto mi fanno. E sai anche che sono totalmente ricambiati. Baci.
Di: zuccheroAmaro (Firmato) - Data: 17/11/2006 09:47 - A: Riflesso
Mi sposi? No, davvero, sono seria...
Risposta dell’autore: Quel "seria" in corsivo mi fa dubitare un'anticchia (come si dice dalle mie parti). Se non fossi già sposata e con due (ben due!!!) figli, ci farei un pensierino! ^_- Grazie, davvero!
Di: Salome (Firmato) - Data: 17/11/2006 09:40 - A: Riflesso
Santo Cielo! E' così terribilmente emozionante. E' una meravigliosa poesia. Sei sempre bravissima.
Risposta dell’autore: Grazie. Spero di continuare così. (i vostri commenti entusiasti mi lasciano senza parole. ^///^)
Di: Sage (Firmato) - Data: 17/11/2006 09:04 - A: Riflesso
Anche con le storie pucce (ma non troppo....sarò io che vedo un filo di angst ovunque?) te la cavi divinamente. Brava davvero. La fict ha un ritmo tutto suo. Ho adorato la frase "C'è sempre quell'istante terribile,angosciante, appena le maglie del sonno si allentano, in cui ci guardiamo come due estranei, in cui annaspiamo per ritrovarci". Fantastica.
Risposta dell’autore: Non sai quanto vuol dire, per me, un tuo commento, che per questo tipo di fic sei irraggiungibile. Sono contenta di sapere che non è una storia totalmente puccia. Questo mi rende felice. Ma più felice ancora è sapere che ti è piaciuta. Ancora grazie.
Di: dawnraptor (Firmato) - Data: 17/11/2006 08:58 - A: Riflesso
Non è una storia. E' una poesia.
Risposta dell’autore: Grazie. Mi lasci senza parole. ^///^
Di: Lori (Firmato) - Data: 17/11/2006 02:11 - A: Riflesso
*Quanto mi sei mancata* E' una delle storie più belle che hai scritto, se vuoi il mio parere. E sai bene che la concorrenza è spietata ^_^ Non saprei neppure dirti cosa mi sia piaciuto di più. E' un'incastro perfetto di parole e suoni, immagini e significati. Forse, dovendo proprio scegliere con una pistola puntata alla testa, direi proprio il momento del risveglio, quello in cui non si riconoscono, e tutto rimane sospeso per un istante. Bentornata, la tua assenza si è fatta sentire.
Risposta dell’autore: Eh sì, sono (o forse ero, ancora non ho capito!) in piena crisi creativa. Ma scrivere è più forte di me. Ci sono immagini che si formano prepotenti nella mia testa e devo metterle su carta. Per questa è stata l'immagine di un Sirius post Azkaban che si guardava, la prima volta dopo dodici anni, allo specchio. Caspita, ho pensato, cosa si può provare a trovarsi completamente trasformato? Questa è stata la mia risposta. Grazie, davvero grazie, per continuare a leggermi! Speriamo di averne ancora di immagini così...
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