wow... questo DEVE essere successo davvero, perchè è talmente plausibile da essere imbarazzante.
Mi sono sentita nei pensieri e nelle dita di Harry, ogni riflessione è talmente tangibile e realistica che è stato come viverla in prima persona. E questo Draco, sconfitto, prosciugato da un potere oscuro più grande di lui è davvero toccante.
Incantevole e dolorosa, davvero splendida. GRAZIE a te per averla tradotta così magistralmente.
Dio...è assolutamente meravigliosa! Wow, è stata elettrizzante, struggente e passionale! L'ho adorata! Però è davvero ma davvero un crimine non fargli un sequel...e pure angosciante direi! Sarebbe un perfetto prologo per una long! XD vabbè dovremo accontentarci! Grazie della traduzione!
Ma come fa questa donna a descrivere così bene le emozioni? Sono assolutamente stupefatta dalla "perfezione straziante", come la definisci tu. E' veramente una meraviglia assoluta. E io non sono brava come voi a trovare le parole giuste.
Lyrael
Risposta dell’autore: Non ti preoccupare, non c'è bisogno di mettere insieme chissà quali paroloni. A volte, come in questo caso, basta l'emozione che traspare dal commento a trasmettere tutto ciò che un lettore vuol dire. Grazie infinite per aver commentato, amo molto questa storia difficile e sono felice che sia piaciuta anche a te! Alla prossima!
Una fic del genere è difficile da digerire. C'è ossessione, dolore, paura, bisogno, tristezza... un cocktail di emozioni che lasciano il segno. Ma è anche così bella, così ben scritta - e ben tradotta :) In effetti questo episodio potrebbe benissimo essere infilato tra le pagine del sesto libro senza problemi. Aww, non pensiamoci, che altrimenti mi viene la tentazione di stamparla e infilarcela davvero, tra le pagine. Poi sarebbe difficile spiegarlo, dato che ogni tanto i miei libri spariscono misteriosamente.
Harry è determinato e sì, ossessionato, ed è credibilissimo. Iniziare la fic leggendo di lui che ripensa allo "sguardo" che si scambiano Ron e Hermione mi ha fatto venire in mente anche un altro aggettivo: ferito. Perchè i suoi amici non sono disposti a dargli sostegno su ciò che lui crede, che lui sente. Credo che se loro avessero accettato anche solo la possibilità che Harry avesse visto giusto, per lui questa convinzione sarebbe potuta diventare meno ossessiva. E Calanthe è bravissima a ritrarre questa sorta di muta disperazione, questa necessità che spinge Harry a cercare quella maledetta prova. E lo sappiamo che i Grifondoro tendono ad essere terribilmente testardi ;) Ciò che mi ha fatto tenerezza, però, è l'Harry durante e dopo questo incontro con Draco. A cominciare dal momento in cui riflette su quanto il Serpeverde sia cambiato e su come, nonostante tutto, l'avergli lanciato contro il Sectusempra potrà risultargli utile contro Voldemort. ("Potrebbe venire a mio favore sulla lunga distanza, dando l’impressione che riuscirei davvero a servirmi della Magia Oscura, in caso di necessità. Non c’è nessun bisogno che Riddle sappia che mi odio per averlo fatto, no?") Questo piccolo paragrafo mi ha investito con una tenerezza disarmante. L'Harry che cerca di pensare in modalità da combattimento, cerca di concentrarsi sulla guerra e di rassicurarsi, ma non può fare a meno di escludere il senso di colpa. "È uno scudo umano, e la sua unica utilità sarà quella di bloccare un fastidioso Avada Kedavra indirizzato a qualcuno più in alto nella catena alimentare." E anche questa verità così cruda non lascia spazio ad altre rassicurazioni. Il momento in cui Harry esamina Daco svenuto è così intimo da mettere i brividi. A cominciare dal fatto che, nonostante sappia che il Serpeverde sia incosciente, Harry voglia chiudergli gli occhi e quindi proteggersi, in qualche modo, nonostante sia lui ad essere nella posizione di forza in quel momento. E ancora, quant'è tenero - di quella tenerezza che ti fa spuntare un sorriso prima che tu te ne renda conto - quando, in preda all'agitazione, comincia a fare mille collegamenti mentali, a pensare a questo e a quell'altro? È così umano. Non è un automa; è un fascio di emozioni e debolezze. Così incerto e assorbito e preoccupato che non puoi fare a meno di amarlo; per lo meno, io, in questa fic, l'ho amato sul serio questo Harry ;_; "Non mi permetterebbe mai liberamente di avvicinarmi, che è il motivo per cui sono ridotto a fare questo, cercando di imbrogliare me stesso con il pensiero che volevo solo vedere le sue cicatrici, quando tutto ciò che desideravo fare in realtà era toccarlo." A questo punto devo confessare che ero talmente assorbita dalla lettura, e straziata per Harry, che potendo l'avrei coccolato, e magari pure rassicurato. Cosa che è totalmente al di fuori del mio normale schema di comportamento, non sono una persona a cui viene l'istinto di coccolare gli altri, ma la scrittura di Calanthe è così ricca e coinvolgente! >w< E Draco. Anche lui ferito, esposto, eppure continua con questa sua determinata disperazione. Deve fare quello che deve, e vuole farlo da solo. Il suo dialogo con Piton l'ho trovato perfetto, davvero. Questo tira-e-molla tra i due, e Piton che non va per il sottile: è pronto ad usare la Legilimanzia anche sul suo studente preferito pur di capire (perchè, nonostante i suoi modi brushi, ci tiene? voglio pensarla così. Beh, in fondo Severus è un tenerone! :)). E quando Draco non gli rivela nemmeno che è stato Harry a sorprenderlo per i corridoi? Una parte di me (quella più accanitamente slasher) vuole dare un preciso significato alla cosa, l'altra (più tristemente razionale, sigh) vuole pensare che il Serpeverde cominci a voler essere autosufficiente anche in questo. Niente più ripicche da bambini, c'è qualcosa di più importante in ballo. O magari anche una combinazione delle due cose :3 Poi... quando Draco rimane solo, ed Harry è nascosto dal mantello. Non so come interpretare questa parte, ma mi limito ad assaporarla, perchè è dannatamente intensa ed eccitante. Sono tutti e due lì, eppure non interagiscono. Però, che frustrazione! ;_;
Una cosa che mi è piaciuta moltissimo? Le piccole battute disseminate qua e là. Come quella di dirne quattro a Lupin per l'inutilità della Mappa del Malandrino, o sul complesso dell'eroe. Mi hanno fatto inaspettatamente ridere e sono state delle boccate d'aria, in mezzo a tanto angst.
Dopo questa valanga di parole, l'unica cosa che riesco ancora a dire, per cercare di concludere, è: bella, bella, bella.
ps: verso l'inizio della fic c'è un "per mettermi" a cui manca lo spazio tra le due parole ;)
Risposta dell’autore: (Non provo neanche più scusarmi per i tempi di risposta da era geologica. Ma adoro i commenti, davvero. È solo stato un periodaccio)
La prima cosa innazitutto: io ADORO i commenti lunghi e dettagliati. Anche se la storia non è mia, mi permettono sempre di discutere fino allo sfinimento di argomenti e dettagli che chiaramente mi hanno colpito, altrimenti non avrei chiesto di poter tradurre la storia in questione. Intanto grazie di cuore per le tue parole, sei stata carinissima e di questo non posso che esserti davvero grata. Veniamo ai nostri due ragazzi. Credo che tu abbia proprio colto nel segno. Harry è davvero mostruosamente "Harry" in questa storia. Incerto, determinato, sofferente, autoironico, solo. Nel rapporto con Draco Malfoy è davvero per conto suo, nessuno dei suoi amici ha mai avuto un ruolo attivo, perchè a dispetto di tutto JKR li ha chiusi in un'interazione a due che, diciamocelo, forse avrebbe meritato di meglio di qualche scambio appena accennato nel settimo libro. Per carità, non mi aspettavo chissà quale risvolto slash, ma sono convinta che la sequenza nella Stanza delle Necessità meritasse di meglio del nulla che l'ha seguita. Ma sto divagando... ;-) Così come sono perfettamente d'accordo su Draco: Harry è l'unico protagonista cosciente di questa storia, il POV è suo, eppure Draco è il vero nodo focale di tutto il racconto. E Calanthe ha tratteggiato entrambi con una nitidezza ed una lucidità davvero fuori dal comune. Point anche su Severus: anch'io come te sono convinta che in fondo abbia solo cercato di proteggere Draco dal peggio del peggio. Ti ringrazio davvero infinitamente per il commento splendido che mi hai lasciato: un abbraccio!
Buuaaaah!!! Il non-con non mi ha dato affatto fastidio, le descrizioni lunghe le adoro, mi è piaciuto tutto, Calanthe è sempre una dea, MA per reggere una mazzata di angst come questa ho bisogno di un finale più happy!
Rassicurami tu, è vero che sei convinta che con quella testardaggine Grifondoro Harry riuscirà a riscattare questo povero Draco consumato in modo tanto straziante? Ho bisogno di sentirtelo ripetere anch'io...
*T'Jill with puppy eyes and trembly lips*
Risposta dell’autore: CERTO che riuscirà a redimerlo. Harry è testardo, è cazzuto, è forte ed è stufo di vedere vittime innocenti, sacrificate come bestie su un altare. CERTO che rimetterà insieme i pezzi di questo Draco tanto sofferente da far male al cuore. CERTO che gli renderà speranza, felicità, luce negli occhi. Cazzo, è di Harry Potter che stiamo parlando. Lui e Draco, ormai lo sappiamo, non vedranno mai la parola 'fine'. ;-) Ti abbraccio tesoro, e grazie per il commento!
Sono d'accordo con l'autrice; forse arrivo tardi per leggere e commentare questa delicato racconto, ma confermo che è terribilmente verosimile ... Draco non è cattivo e neppure un assassino; io l'ho sempre sostenuto!
Risposta dell’autore: Oh, non è mai tardi, credimi. I commenti fanno piacere sempre! Sono d'accordo con te: la storia è molto verosimile ed incredibilmente dura, pur conservando una sorta di dolcezza malinconica fra le righe. Grazie mille del commento e alla prossima!
Mmmhhh, tu mi avevi avvisata e io avevo ammesso ieri - e mi era bastato leggere mezzo racconto - che non sarei riuscita a scrivere facilmente una recensione sensata. Ho dovuto prima metabolizzare. Ora forse ce la faccio, anche se dubito che verrà fuori comunque una cosa lucida quanto vorrei.
Ma prima di qualunque altra cosa: Di all'autrice da parte mia che è un dannato genio!
Ora... giuro che mi verrebbe da citare una frase su due (mi ritrovo con una pagina di notepad piena di frasi che ho amato follemente e non so nemmeno sceglierne alcune soltanto come preferite), ma ci rinuncio. Provo piuttosto a dire cosa più mi ha colpito.
In via generale, la prima cosa è la splendida minuziosità dei particolari, descitti per quel che sono al punto che potevo vedere ogni cosa e dettaglio, ma nello stesso tempo espressi in modo a volte perfino poetico. In questo anche tu che hai tradotto sei stata splendida e impeccabile (ma sei sempre così, non è una novità). Perfino alcune sensazioni si fanno solide in modo struggente, come ad esempio quando Harry fa quel fantastico e geniale paragone con l'alluminio tra i denti o una pila carica sulla lingua. Il Marchio Nero, il suo aspetto, il suo avvelenare e condannare Draco, l'effetto che fa a Harry quando lo tocca... da brividi e da applauso.
Poi c'è Harry. Per buona metà e oltre del racconto mio sono innamorata di lui e della sua caparbietà sofferente ma ancora e sempre umana. Non è che voglio fare come sempre quella che fa i distinguo, è solo per farti capire il livello di intensità emozionale che ho toccato leggendo, quindi lo ribadisco: mi sono innamorata di questo Harry, IO, di Harry Potter. So che capisci cosa intendo.
Il Sectusempra. Sì, sono felice di aver deciso di non leggere più nulla su questo pairing mentre ne scrivevo io, onde non farmi influenzare. Volevo scrivere qualcosa di solo mio (anche se ora, in confronto a questo mi pare davvero ben poca cosa) e se avessi letto questo racconto non so se ce l'avrei fatta. Abbiamo scelto all'opposto io e la splendida autrice di questo gioiellino, riguardo alla cicatrice di Draco, e il mio Draco avrebbe avuto la sua cicatrice anche se avessi letto prima questa storia, ma chissà che ne sarebbe comunque venuto fuori. Il terrore di Harry riguardo alla cicatrice è qualcosa di talmente umano e straziante che gli ho perdonato all'istante quel momento di scempiagine nei bagni. Anzi mi sono ricordata che, a dire il vero, gliel'avo perdonato già nel leggere il libro. Ricordo che ero rimasta senza fiato, non solo e non tanto perchè amo Draco, ma perchè, più o meno simpatico che possa statmi Harry, ormai lo conosco un pò e so che non è persona che possa uscire indenne da simili esperienze. Così, prima che arrivasse Piton (dandomi un ottima ragione in più per amarlo ;D), rammento di aver pensato che se a Draco fosse accaduto l'irreparabile Harry non se lo sarebbe mai perdonato e io non avrei perdonato JKR per avergli fatto qualcosa di così crudele (forse più crudele di qualunque altra, perchè, questa volta Harry non avrebbe potuto dar la colpa al destino o al solito Piton, come fa di solito per sopravvivere). Ora, leggerne così è... oh, non so definirlo se non terribile e stupendo.
La guerra. E' la terza protagonista di questo racconto. Serpeggia, posa il suo tocco ovunque e uccide: forse Draco in futuro (Dio quando Harry riflette sul fatto che Draco è già destinato a far da carne da macello, prima m'è preso un magone assurdo e poi una rabbia pazzesca. E' vero, Harry ha ragione, ma cavolo, non ci sto!), di sicuro uccide molte speranze, il calore, anche la possibilità di amare. Ogni considerazione di Harry al riguardo e i bisogni umanissimi che ne conseguono sono dolorosi ed espressi benissimo. E poi c'è quel confronto con "nemico" di sempre, quello scoprire che forse tanto nemico non è e che anche il nemico vero, il Mangiamorte, ha un volto, sangue, carne, sofferenze. Posso solo dire: magistrale!
Severus. E certo... vorrai mica che io taccia al riguardo? ;) E' appena abbozzato, ma caratterizzato benissimo e quando Harry si domanda cosa può essere accaduto per deteriorare (questo è il racconto del deterioramento... mannaggia) tanto il rapporto tra lui e Draco... m'è venuto un nodo alla gola, dato che conosco la risposta e il mondo di sofferenze per entrambi che si trascina dietro. E' un ottimo Severus. Neutrale, non si comprende propriamente da che parte sta, ma credo che chi l'ha scritto avesse delle idee ben precise al riguardo. Compare appena ma ha un qualcosa di più di un semplice comprimario, si legge del ragionamento dietro.
Draco. Se al principio di questa storia, amavo comunque più Harry, c'è stato un momento in cui ho dato il cuore a Draco. Potrei dire: Povero Draco come è ridotto. Ed è vero che fa male al cuore vederlo così piagato, nel corpo e nella mente, accorgersi che si sta consumando dal di dentro. Ma è impossibile limitarsi a questo, secondo me. Perchè, alla fine, questo Draco così fragile non è però poi tanto debole, nemmeno nelle lacrime, neppure nell'apparente rassegnazione di quelle parole finali rivolte a Harry. E' un Draco che non smetterà di combattere, finchè avrà un alito di vita e lo si legge chiaro nella sua risposta a Piton sul fatto che si tratta di una cosa solo sua, che vuol portare avanti da solo. Riesce perfino ad essere sensualissimo, nella sua devastata bellezza, di una sensualità che non nasce tanto dal corpo o da un'idea meramente erotica. Stupendo e lancinante. Certo che Harry... insomma... non capisce o non vuol capire? (forse la seconda). Non che da capire ci sia chissà cosa di dolcemente romantico, ma non lo vede che il suo calore è comunque riuscito a passarlo a Draco, che il balsamo di un briciolo di umanità è arrivato a destinazione, nonostante tutto, malgrado le parole di Draco(anche se lui si sente in colpa per quel che ha fatto e credo che a suo modo faccia bene a sentircisi)?
Il finale è perfetto. Non poteva che finire così e concordo: un seguito avrebbe poco senso. Certi picchi d'intensità vanno lasciati unici e irripetibili.
Stupendo racconto, che come dicevi tu, Grace, ti resta dentro con una dolcezza affilata come la lama di un rasoio e momenti di ruvidezza che sono invece teneri come un abbraccio. Ancora complimenti a te che hai saputo tradurla in modo stupendo e al genio che l'ha scritta.
Ny
Risposta dell'autore: Come vedi, anch’io ho avuto bisogno dei miei tempi per metabolizzare il tuo commento strabiliante, ma alla fine ce l’ho fatta, e allora eccomi qui. In rigoroso ordine sparso: Ti ringrazio sopra ogni altra cosa per il livello di coinvolgimento che hai dimostrato nei confronti di questa traduzione: anche se so di non aver scritto io questa storia, mi ha comunque inorgoglita profondamente sapere che hai speso tempo per leggerla, per annotarti i passaggi che ti hanno colpita di più e soprattutto per costruire una recensione così dettagliata, puntuale e piena di passione. So che non è sempre facile e che molto dipende dal tipo di storia (e sono convinta che “Soft” si presti particolarmente), ma, come te, ritengo che un autore che si è messo in gioco, costruendo una storia in cui ha investito tempo, risorse, energie ed emozioni, meriti qualcosa di più di due parole di complimento che, certo, fanno sempre piacere, ma alla fine si perdono nel mucchio delle recensioni tutte uguali. Le tue non corrono MAI questo rischio, e non potrò mai ringraziartene abbastanza, anche se, ci tengo a ripeterlo, in fondo io sono solo la traduttrice di questo piccolo capolavoro. Ma se conosco appena un po’ Calanthe, sono certa che lei sarà d’accordo con me: è una persona che spende molte energie per gestire i commenti alle sue storie e le opinioni dei suoi lettori, quindi sicuramente apprezzerà questa enorme dimostrazione d’affetto e di ammirazione da parte tua.
Harry e Draco: notevole che fra i due personaggi praticamente non ci sia interazione, vero? Quando è Harry in primo piano, l’altro è privo di conoscenza. Quando è Draco ad essere in gioco, l’altro è nascosto sotto il suo Mantello dell’Invisibilità. Eppure, nonostante la distanza siderale che li separa, quella notte è successo qualcosa di enorme, che si sviluppa e diventa reale nello spazio di quei pochi istanti, fra una camicia stretta al petto e un cuore che martella dolorosamente. Amo particolarmente l’analisi quasi clinica che hai fatto dei due ragazzi: precisa e rigorosa, ma mescolata all’affetto ed alla partecipazione. Ed hai ragione, non c’è nulla di tenero e romantico in questa storia, solo la forza devastante del deterioramento, del danno, dell’ineluttabilità, sui quali però Calanthe sa lanciare un ombra di lievissima, distorta speranza. Quell’ultima frase di Harry, “Dio mi aiuti. Voglio toccarlo ancora.” è la boccata d’ossigeno alla fine di un’apnea lunga quasi diecimila parole. Perché lo sappiamo tutti che quando Harry VUOLE qualcosa, la sua testardaggine di Grifondoro, la sua rabbia, la sua determinazione lo portano ad ottenere sempre ciò che vuole. Questo Harry ha deciso di salvare questo Draco nel momento in cui gli ha visto il Marchio Nero inciso sul braccio, nel momento in cui la pietà (nell’accezione latina del termine) ha stemperato il risentimento, il disprezzo, la rabbia. Il potere che il Signore Oscuro non conosce è davvero l’amore, perché questo Harry ama incondizionatamente, perdonando colpe e difetti e non dimenticando mai che, prima di ogni altra cosa, ogni persona è un essere umano.
Amo anche profondamente, come del resto te, vista l’immagine che ne tracci, il modo in cui Calanthe ha caratterizzato gli effetti della guerra. Il suo avvolgere ed avvelenare ogni cosa, l’indecenza di fare di un diciassettenne (e di tanti altri soldati di prima linea) carne da macello, spendibile perché quella è la sola utilità possibile. E paradossalmente, è proprio questa consapevolezza che permette a Harry di fare il “salto di qualità” e di vedere al di là della maschera del Mangiamorte. Ancora una volta, la reazione di Harry di fronte all’oscenità di una vita di ragazzo già determinata e distrutta in partenza, è proprio l’umanità di volersene prendere cura. Se Harry (e JKR) non se ne dimenticheranno nel settimo libro, il Grifondoro diventerà davvero l’eroe che promette di essere. Possibilmente, come hai detto tu, senza accoppare Draco nel processo…
Sto delirando da anche troppe righe. È il caso che mi dia un contegno, ma due parole ancora vorrei spenderle, per la lucidità impressionante con cui hai assimilato i dettagli di questa storia, pur non riguardando i tuoi personaggi preferiti. Onore al merito.
Grazie di cuore Ny, è stato splendido leggerti qui, così.
tremendamente intensa... triste, ma incredibilmente realistica. si potrebbe fare che questo sia un capitolo "per adulti" del principe... spiegherebbe tante cose. assolutamente perfetta.
Risposta dell’autore: Concordo pienamente. Ma forse stonerebbe all'interno del "Principe" perchè diciamocelo, Calanthe scrive mostruosamente meglio di JK Rowling, ma comunque... Grazie di cuore, davvero, per il commento!
Tutti i contenuti del sito sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons. Qualsiasi utilizzo, compresa la pubblicazione, l'archivio su altri siti, la recensione su siti pubblici eccetera, va concordato con i singoli autori, traduttori o fanartist.
Il sito declina ogni responsabilità sui contenuti delle storie. Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di JK Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Nessuna storia pubblicata ha alcun fine di lucro, né intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright. ATTENZIONE: tutti i personaggi di ogni storia sono MAGGIORENNI, immaginari e non hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi nome e riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale. Lo script di Nocturne Alley è eFiction ed appartiene ai suoi creatori. La traduzione di eFiction è stata realizzata dal team di Immaginifico (e modificata dall'Amministrazione di NA). Gli avatar appartengono a PotterPuff.