Complimenti è spettacolare, così dolce e bella, si mi rendo conto di avere un vocabolario limitato ma non so esprimermi, comuqnue è davvero splendida e mi piace da impazzire!!
Risposta dell’autore: Tranquilla, ti sei espressa benissimo :) Ti ringrazio, mi stai viziando con tutti questi commenti.
Io rimango sempre senza fiato, e dire che becco le tue storie nei momenti più impensati. Non ho il tempo, purtroppo, di fare quello che vorrei, ossia mettermi a leggere tutte le tue storie, dalla prima all'ultima. Così mi accontento di leggerle spiluccando poco alla volta. Sai già quanto adori il tuo stile, non ci sono parole per descriverlo, è semplicemente stupendo. Tutte le tue storie sono piccole opere d'arte che splendono, e che si distinguono per l'amore e la passione che traboccano da ogni singolo carattere.
C'è qualcosa di palpabile in quello che scrivi. Forse quello che ti dirò adesso ti sembrerà un pò strano, eppure penso che la parola trasmetta quello che si prova, si può dire quasi che abbia una sua vita, e tu riesci non solo a farmi entrare nei cuori di Harry e Draco, ma riesci anche a stringermi il cuore, farmi sorridere davanti allo schermo e dire "Whao..."
Hai un dono. E questa storia è un esempio lampante di quello che ti dicevo prima. Trasuda emozione. Come fa a non piacerti una storia del genere?
E poi, come sono vivi Harry e Draco.
Harry nel suo spirito Grifondoro all'ennesima potenza, nobile nel cuore eppure cresciuto, cambiato dalla Guerra, fino al punto da capire che Draco rifiuterebbe il suo aiuto, eppur sapendolo ci sta male perchè vorrebbe poterlo aiutare con tutto se stesso. E vuole veramente capire come mai Draco torni da lui, e insieme non vuole spezzare il fragile equilibrio che si è creato. Lui ancora non lo sa, ma per me questo è il preludio dell'amore... di un amore profondo e sincero, che si nutre in silenzio nel proprio cuore e che pian piano diventa indistruttibile, perchè nasce dalla cnoscenza e dal tempo.
E Draco... Draco che in questa storia ci viene descritto da Harry, ma è cosi Lui. C'è tutto quello che io amo in Draco e che ha fatto si che mi entrasse nell'anima. Che avrà di speciale questo ragazzo per ammaliarci tutte? La risposta ce l'abbiamo sotto gli occhi. fin dla primo momento ho saputo ad istinto che c'era molto di più in Draco di quello che si leggeva. E nonostante sia solo un personaggio di carta, è incredibile constatare quanto sia profondo e reale Draco. Beh, io amo Draco e non c'è una motivazione razionale per questo, come quando ti innamori di una persona, che sai benissimo che non è perfetta, ma a quel qualcosa che ti fa perdere la testa. però, se dovessi dare una giustificazione, citerei le tue parole, per spiegare chi è Draco.
E sai, credo che se Harry ritornasse ad Hogwarts ci tornerebbe anche Draco. Insieme riuscirebbero ad affrontare anche quella sfida. il bacio che si scambiano è una reciproca promessa, secondo me...
Scrivi troppo bene Ny, mi lasci sempre qualcosa dentro che si aggrappa al mio cuore. Per cui, ti meriti un Grazie, per questa ennesima perla. Un abbraccio Slayer
Risposta dell’autore:
^///////////////////////////////////^ Sono davvero senza parole, tesoro, sul serio! No, non trovo strano quello che dici della scrittura, anche per me la parola scritta serve, o dovrebbe servire, per esprimere ciò che si prova o ciò che i personaggi sentono, per trasmettere emozioni e sensazioni, quindi il tuo per me è un complimento immenso. Un complimento impagabile, forse il più bello che chi scrive, anche solo per hobby, possa ricevere.
E su tutto il resto hai proprio ragione. Quello di Harry è amore, anche se lui non se ne è ancora reso conto (ma scommetto che Draco lo sa...). Quanto a Draco, è proprio perchè ha difetti, limiti, paure, imperfezioni che questo personaggio è così umano e che noi lo amiamo tanto, ma sentirti dire che per spiegarlo useresti le mie parole (specie quelle di questo racconto a cui tengo particolarmente) è una cosa che fa dire a me "Wow!!!" e che mi fa impazzire dalla contentezza (perdonami se sembra immodestia, ti assicuro che è il contrario, ho molte insicurezze, ma il modo in cui hai compreso e questo complimento fantastico fanno bene al mio ego, non ha senso negarlo ^^). In realtà ti giuro che davvero non so se Draco tornerebbe a Hogwarts se Harry lo accompagnasse. Forse sì, forse no, ma sono convinta che tu abbia comunque ragione: se ci tornassero insieme riuscirebbero a superare qualunque difficoltà e anche nella vita, a prescindere da Hogwarts, insieme abbatteranno ogni ostacolo, perchè quel bacio è davvero una promessa e un nuovo inizio.
Ancora una volta non posso che ringraziarti di tutto, con il cuore in mano e ti assicuro che anche questo commento mi resterà dentro molto molto a lungo e che mi ha davvero riscaldata (e in questi giorni, tra l'altro, ne avevo particolarmente bisogno). Ti abbraccio anche io e ti mando un bacio di quelli grossi.
...uffa, non devo più leggere i commenti degli altri prima di scrivere il mio, perchè questo sito è così meravigliosamente, dannatamente affollato di gente che sa DAVVERO scrivere bene che mi sento quasi inadeguata... E questo racconto ne è uno splendido esempio. Caspiterina, una prosa splendida, scorrevole, morbida, sembra un tessuto che scorra fra le dita e sulla pelle.. perchè te le senti addosso le sensazioni che da. Bellissimo, davvero speciale questa sorta di titubanza nell'esprimere una situazione, nel non specificare tutto subito, ma nello scoprire leggendo di cosa si tratta....di un sorriso che ci fa sentire vivi... Mi hai ragalato un'emozione, un attimo di gioia che è mio per sempre ora. Grazie.
Risposta dell’autore:
Ti assicuro che non sei stata affatto inadeguata, ma nemmeno un pochino :)))) I tuoi complimenti sono bellissimi ^//////////////^ , hai reso perfettamente l'idea di ciò che intendevi esprimere, e non sai quanto sono fa felice sentire che ti ho dato la gioia di quel piccolo momento di emozione ^___^ E' un complimento davvero stupendo! Ti ringrazio tantissimo, di tutto cuore :)
Allora non so perchè, ma questa storia mi era scappata (emh.. :D)
L'ho letta ieri sera, e ho dovuto far passare la notte per trovare parole decenti per commentarla! Ho trovato dolce e commovente tutta la disgressione di Harry su Draco, così realistica. Era come guardare Draco da dentro la sua testa, come se fossero davvero pensieri reali, e non frutto di una mente esterna. Per esempio, il modo in cui Harry paragona Remus a Draco, il modo in cui Harry osserva e descrive i suoi gesti, il modo in cui si deve trattenere dall'esternare il suo rammarico, per evitare di ferire il suo orgoglio... Tutto così perfetto!
I pensieri di Harry crescono fino a portarci a quella bellissima frase, che è anche il titolo della storia, ma a quel punto ero già persa, e mi si è formato un nodo in gola. tropppo bella ed emozionante. Bravissima!
Risposta dell’autore:
Sai ch mi è piaciuto tantissimo questo tuo commento? Perchè si nota che è sentito e l'emozione che hai provato è evidente in ogni parola. E questo è un premio grandissimo per me. Sul serio. E' un commento che mi resterà caro e te ne ringrazio di tutto cuore, e con altrettanta emozione. Un bacio e a presto ^^
Ci voleva il mio coraggio a leggere questa storia proprio oggi. Avevo appena finito un racconto di fantascienza di uno dei miei scrittori preferiti, meravigliosamente bello, ma che mi ha lasciato addosso una tristezza davvero schiacciante, di quelle che ti portano a chiederti come può una cosa così bella fare così male. Così sono andata a leggiucchiare qualche fanfiction per tirarmi un po' su di morale, solo che purtroppo dopo aver letto una storia di qualità così alta tendevo a storcere il naso un po' a tutto quello che leggevo. Così mi sono detta che almeno sul tuo account questo rischio non l'avrei corso. E così è stato.
Sai, a volte mi soffermo così tanto a lodare quello che scrivi che non mi concentro abbastanza sul lodare come lo scrivi. Io non lo so come fai, e non so nemmeno come spiegarti cosa penso, cosa provo davanti al tuo modo di scrivere. Ma farò lo stesso un tentativo. Immagina che, questa storia, invece che a computer tu l'abbia scritta a mano. Immagina che una storia normale, una di quelle scritte bene, appaia come un tratto nero e sottile, limpido e pulito, su un foglio liscio e immacolato. Ecco, questo è quello che provo davanti ad una storia scritta bene. Quello che provo davanti a una tua storia, quello che ho provato davanti a questa storia, è la sensazione di leggere un tratto il cui inchiostro è tanto denso da affondare nel foglio, e allo stesso tempo sembrare quasi in rilievo. È ricco e corposo, e lievemente inclinato a destra. Non è semplicemente nero, ma è di quel nero che sfuma in viola, in blu, in rosso, a seconda di come si muove il foglio. E il foglio, il foglio non è bianco e liscio, tutt'altro. Il foglio è color avorio, con delle lievi sfumature seppia nelle pieghe. Perché ha tante piccole pieghe, sparse qua e là per tutta la lunghezza, ed è ruvido al tatto, come quelle vecchie carte da lettera di quando ancora le lettere si scrivevano a mano. Mentre leggevo la tua storia, come per magia, davanti agli occhi non avevo più uno schermo freddo e un carattere preimpostato impersonale. Davanti agli occhi avevo quel foglio, così vivo e così vissuto che in certi momenti dovevo tornare a rileggere qualche riga perché ero talmente intenta a godermi quel tratto meraviglioso che mi perdevo qualche piccola sfumatura nel significato. Sia chiaro che non ho blaterato a vanvera sul tuo stile per mezzora perché questa storia è priva di significato. Semmai è il contrario. È un connubio così perfetto di stile e significato che non potevo proprio esimermi dal lodarli entrambi.
Abbiamo parlato un po' di questa storia, prima che la leggessi, anche se non mi avevi svelato nulla sulla trama. Più che altro mi avevi raccontato che gran parte dei commentatori aveva avuto una visione della storia differente dalla tua. È passato un po' di tempo, quindi non ricordo nel particolare quali fossero le due visioni, se non che la tua era un po' più positiva. Ora che ho letto la storia capisco meglio come diversi lettori possano avere diverse visioni. Probabilmente la mia sarà anche un po' strampalata, perché si sa che per me Draco è sempre un po' un mistero. Lo amo tanto anche per questo. Con Draco non ho mai avuto, e penso non avrò mai, l'empatia che ho con Harry. Draco devo sforzarmi di capirlo, devo osservarlo attentamente, interpretarlo, andare anche un po' ad intuito. Ed è proprio quello che ho fatto anche con questa storia, quindi mi dovrai perdonare se poi la mia visione ti suonerà la più assurda di tutte. Il dramma è che per quanto Draco sia il protagonista indiscusso di questa storia, per tutto il tempo è filtrato attraverso gli occhi di Harry, quindi per me è inevitabile avere la tanto rinomata visione Potter-centrica della storia e di Draco stesso.
Per me questo Draco è commovente. Commovente come un quadro di Caravaggio, commovente come un'alba sul mare, commovente come quelle vecchie canzoni che ti fanno sempre venire le lacrime agli occhi. Amo ogni più piccola briciola di fierezza e orgoglio che è riuscito a conservare. Ma più di ogni altra cosa, amo il fatto che sia riuscito in qualche modo a non scordare se stesso. *l'angolo di Lori commossa* A Lori piace pensare che Draco non ha scordato chi è e da dove viene, anche se non ha più la casa di famiglia o la sua eredità. A Lori piace pensare che ha ancora i suoi vestiti e li indossa, per quanto possano essere lisi e consunti, non per ostentare una ricchezza che non ha più, o per aggrapparsi a un ricordo nostalgico, ma perché quei vestiti sono suoi. Sono suoi e lo rappresentano, gli piacciono, forse anche li ama. E visto che non glieli hanno portati via continua a indossarli con tutta la fierezza che possiede. A Lori piace pensare che Draco si senta vecchio per via delle scelte che ha fatto, perché forse non aveva mai creduto di poter avere tutto quel coraggio e quella forza d'animo, e anche se non si è pentito, le conseguenze di quelle scelte hanno devastato la sua vita. Perché in fondo il suo non è tanto un passaggio da giovane a vecchio, quanto un passaggio da bambino ad adulto. Per questo si sente troppo vecchio per tornare a studiare. Un po' come quando Frodo e compagni tornano alla Contea e scoprono che la guerra non solo ha cambiato il loro mondo, ma ha cambiato loro, profondamente, tanto che adesso cose che prima erano importanti sembrano del tutto futili. Tranne quelle che erano importanti davvero. A Lori piace pensare che Draco sorrida perché è con Harry. Sorrida di un segreto che conosce solo lui, sorrida semplicemente perché lo può fare. Sorrida per non arrendersi alla sconfitta che in parte è stata la sua vita, sorrida proprio della parte che invece è la sua vittoria. Essere vivo, non aver perso la dignità di sé, magari aver contribuito a proteggere alcune delle persone che amava. A Lori piace pensare che Draco continui a vedere Harry proprio per ricordare queste cose a se stesso, perché Harry gli fa ricordare perché ha fatto certe scelte. E se è per questo che, in una certa misura, lo odia, è sempre per questo che in parte lo ama. A Lori piace pensare che quando Draco domanda ad Harry di Ginny, gli stia chiedendo una sorta di permesso. E siccome l'intuitività di Harry in questo campo non è che sia proprio il massimo, l'assenza di risposta è più che sufficiente a rispondere alla domanda. A Lori piace pensare che Harry e Draco si amino già, anche se ancora forse nessuno dei due lo sa. Questo solo perché è una stupida romanticona con il cuore di panna e quando li guarda passeggiare in silenzio parte dritta per la tangente. *fine dell'angolo di Lori commossa*
Ora, lo so che questa è una storia Dracocentrica. Giuro che lo so. Però. Ma quanto è meraviglioso questo Harry? Eh? Eh? Eh? *riparte l'angolo di Lori commossa* Lori sa quanto a Harry deve costare non aiutare Draco. Ce l'ha nei geni, me lo immagino che si deve metaforicamente infilare un pugno in bocca per impedirsi di offrirgli il suo aiuto. Ma non lo fa, perché lo rispetta e lo ammira. E più di ogni altra cosa sa che per Draco la sua dignità in questo momento è una delle cose più importanti che gli siano rimaste. Lori sa che cosa prova Harry quando Draco sorride. Quanto è affascinato e sconcertato e persino emozionato da quel sorriso misterioso. Quanto quel sorriso nuovo ormai abbia soppiantato tutti i ghigni del vecchio Draco e abbia cominciato a contraddistinguerlo. Harry quel sorriso lo aspetta per tutto il tempo, e magari un giorno quando staranno insieme da 50 anni e quel sorriso penserà di saperlo riconoscere e interpretare in tutte le sue sfumature, Draco ogni tanto riuscirà lo stesso a fregarlo sorridendo quando meno se lo aspetta (ok, la pianto di dare i nomi ai loro figli XD) *fine dell'angolo di Lori commossa, o almeno si spera*
Lo so che ho scritto un papiro, ma mi sembra di avere talmente tante cose da dire su questa storia che non riesco nemmeno a razionalizzarle per esprimerle bene. Spero però che da quello che ho scritto tu sia riuscita a capire quanto questa storia mi abbia emozionato, commosso, toccato nel profondo e, perché no, anche fatto sorridere. *Lori si prostra ai tuoi piedi. Commossa.*
Risposta dell’autore:
Ecco, sul serio, questa volta sono rimasta a bocca aperta, senza parole. Mi tremano anche un pò le mani nel digitare. Sono arrossita, mi sono commossa e ho anche sorriso, come Draco, non sai quanto. Lasciando perdere il fatto che di stile ne ha di per sè il tuo commento (no, non lasciamo perdere, diciamolo: Wow! Che commento scritto con stile!), credo che, la prossima volta in cui mi verrà una delle mie mille crisi da mediocrità stilistica, verrò a rileggermi queste tue parole, per far contento il mio ego e rassicurarlo. ^__________________________________________________^ e grazie, meritati o no che siano i tuoi complimenti. Ma è tutto il resto che mi ha stesa. Merlino! Lori, tu parti premettendo come e perchè probabilmente la tua visione di questo Draco (altrochè se è un racconto dracocentrico ^_-) sarà tra tutte la più strampalata e distante dalla mia, e invece... hai capito tutto. Ogni sfumatura, ogni virgola, ogni sentimento. Tutto! Hai letto questo mio racconto, anche riguardo a Harry, proprio come io lo sentivo nel cuore, scrivendolo. Per carità, non dico che le altre interpretazioni non siano lecite, dato che quando si scrive poi si consegna il proprio sogno ai lettori e loro sono liberissimi di viverlo come preferiscono. Però, tesoro, tu hai spiegato questo Draco e questo Harry come io li vedo, esattamente. Non so se sia telepatia, affinità, o cosa, ma mi ha fatto sorridere e tanto. Mi ha fatto piacere. E certo che si amano già, Draco ne è perfino consapevole, è lì con Harry apposta, ma anche Harry lo ama già, e forse è solo per quello che riesce davvero ad impedirsi di offrirgli il proprio aiuto da buon Grifone. Non ho proprio altro da aggiungere, perchè hai detto tutto tu, anche meglio di quanto non avrei potuto spiegarlo io. Ma posso dirti che questa tua recensione mi ha fatta felice in modo inesprimibile, anche perchè riguarda un racconto che, fin da quanto ho iniziato a scriverlo, ho amato come pochi. Ah, come gongolo, sembro proprio una bimba sciocca. Ti adoro e ti ringrazio, prima di tutto per come a volte mi capisci a fondo. Ma davvero grazie di cuore.
*Ny, arrufata dall'emozione, e ancora un po' sconvolta da questa meraviglia di commento*
Meriteresti che ti lasciassi solo questo come commento, ma sono così irrimediabilmente logorroica che sai bene anhe tu che non succederà.
Come sempre hai affondato il dito in una delle mie piaghe nascoste. Leggere di un Draco come questo, che ha perso tutto e che è costretto a proteggere la sua dignità con le unghie e con i denti, fa un male del diavolo. Tanto quanto leggere dell'infanzia ingiusta e crudele di Harry. Sono due facce della stessa sofferenza, in un caso quella di chi aveva tutto e non può che percepire come lacerante ogni perdita. Dall'altro c'è chi non ha mai avuo niente, ma ha sempre avuto sotto gli occhi l'esempio di come sarebbe potuto essee, se solo...
Gli incubi di questo Draco sono così concreti da riuscire a sentirli addosso. Il frddo, il nulla, la solitudine. La stanchezza, il sentirsi vecchio ed esausto, la certezza di essere isolato. La sensazione dell'assenza di uno scopo, il bisogno di individuare un capro espiatorio al quale addossare la colpa. La consapevolezza del fatto che si tratta di un odio inutile e vano. Una scelta comoda, perchè senza razionalizzare non si sopravvive.
Ha fatto della dignità e del coraggio le sue armi, questo Draco magnifico e scheggiato; bello come il più amato degli oggetti, segnato e rovinato dall'usura del tempo. Ha bisogno di contatto fisico questo Draco, perchè cazzo, la dignità è l'unico mezzo per andare avanti, ma è pur sempre un essere umano, e l'isolamento emotivo è un veleno sottile e letale. E tutto questo Harry può capirlo. Draco non ha scelto lui per caso.
Prenditi cura di lui, Harry. Non te lo permetterà, ma tu fallo lo stesso. E' troppo orgoglioso per ammetterlo, ma ha un bisogno disperato di un contatto umano.
(Ecco. Ho finito. Il fatto che io abbia passato le ultime righe a parlare con Harry in favore di Draco la dice lunga. Sentiti responsabile. Quella cosa sanguinolenta che hai strizzata fra dita sarebbe il mio cuore, ma non importa, eh...)
Risposta dell’autore:
Sapevo che questo Draco tu l'avresti compreso, amato, voluto proteggere. Lo sapevo, ho scritto pensandoti, lo sai. Pensando intensamente a quel Draco che entrambe amiamo, ma ovviamente non per farti soffrire. Sì, è assolutamente vero: sono due facce dello stesso dolore e per di più Harry che mai al mondo vorrebbe causare quel tipo di dolore a chi ama, di fatto lo causa a Draco. Ma Draco non lo odia (il poco, molto poco che lo odia e inutilemente, come dici tu) per quello che, non volendolo, gli ha levato. No. Lo odia, a volte perchè ci sono momenti in cui vorrebbe davvero arrendersi, per riposare, ma invece guarda Harry e gli viene da sorridere. Di cosa? Forse dell'ironia della vita, di sè, del fatto che alla fine è vivo e vuole continuare a restarlo. Solo Draco sa con esattezza perchè sorride, ma lo fa perchè ha la forza di farlo e, in fondo, non vuole smettere e non smetterà. E' vero, non ha scelto Harry per caso e ti dirò di più, l'ha scelto con coraggio e ha voluto scegliere anche il modo e l'attimo. Ha voluto avere il coraggio della franchezza assoluta. E' questo che fa Draco (e posso dire che questo è uno dei racconti miei che più amo in assoluto, proprio per questo): Draco si mette a rischio e a nudo, con i gesti, con quel mostrare le mani screpolate, con la scelta di affrontare con Harry la salita che porta a Hogwarts, rivelando il sogno e lo fa perchè è diventato un uomo che ha la forza (quante volte lo sto ripetendo, perdonami) di accettarsi e accettare e vuole vivere, non solo sopravvivere in nome del passato. Vuole scrollarsi di dosso tutto ciò che può dei suoi tormenti e affrontare comunque quelli restanti a testa alta. Per questo, anche se l'orgoglio gli impedisce di dirlo, quindi ti assicuro che Draco lascerà che Harry si prenda cura di lui, perchè in effetti lui stesso ha già iniziato a prendersi cura di se stesso e di Harry e Harry lo sente, sente questa incrollabile volontà, sente l'amore e ne è stordito ma lo accetterà, perchè è quello che vuole e quello che lui stesso desidera per sè. Quindi sta tranquilla, inisieme staranno bene, qualunque sogno turbi le loro notti, qualunque dolore debbano metabolizzare. Ce la faranno di sicuro ;)
E non farmi sentire in colpa... ehehe, pensa che io l'ho scritta per te, per farti capire quanto tengo a quel Draco che entrambe amiamo. Spero che il cuore torni apposto e sereno ;) Ti stringo forte, ma in un abbraccio coccoloso.
Prima di tutto mi scuso per l'imperdonabile ritardo con cui commento questo racconto, ma giuro che in questi ultimi giorni me ne sono capitate di tutte e di più: sto recuperando mille mila commenti arretrati.
In secondo luogo, prima della recensione vera e propria, volevo dirti che questa idea di rendere omaggio ad un cd particolarmente amato attraverso una serie di racconti mi piace moltissimo, e già ho preso in considerazione un paio di testi del mio attuale "cult cd" (Minutes to Midnight, l'ultima fatica dei miei straadorati Linkin Park) che mi stanno ispirando in modo particolare ;-)
Passo ora a cercare di commentare questa tua storia, anche se non è semplice. Non è semplice perchè la lettura mi ha intristita così tanto, che faccio davvero fatica a rendere a parole tutto questo sconforto. Questo Draco così dignitoso nel suo degrado mi ha disfatta. E ribadisco, disfatta! E più è fiero e altero, più è orgoglioso nel suo farsi scivolare addosso gli sguardi di riprovazione fingendo di non vederli nemmeno (ma vedendoli eccome...), più mi fa star male. Forse perchè ci vedo anche la fatica immane di tirare avanti in questo modo: sarebbe molto più semplice dimenticare di essere stato un tempo ricco e potente, in modo da non dover più obbligarsi a vivere ad immagine e somiglianza dei tempi andati ma ormai irrimediabilmente perduti.
Insomma, le nobiltà decadute che continuano imperterrite a vivere nel ricordo di quello che erano state un tempo, fingendo quasi che nulla sia cambiato, mi hanno sempre fatta star molto male. Quel suo continuare ad indossare gli abiti eleganti di sempre, ma ormai lisi e usurati mi ha lacerata: avrei sofferto molto meno di fronte a un Draco in jeans strappati e maglione bucato acquistati da un robivecchi.
E' per tutto questo che, sul finale ho ricominciato a respirare di nuovo, molto meno oppressa e molto meno triste: sarà stata quella risalita furiosa e controvento, sarà stata la confessione di quel sogno (nel quale uccidendo Harry, Draco uccide un po' anche se stesso, e quindi il suo passato), oppure quel chiedere conferma che Harry non tornerà più con Ginny, e che potrebbe anche lasciarsi convincere a tornare a scuola. Ecco, sarà stato tutto questo, oppure no, ma io in questo finale, ho finalmente visto un Draco che non guarda più al passato, ma al futuro. Ad un futuro possibilmente con Harry, anche se non è detto, ma sempre di futuro si parla. Vedo un Draco che è a un passo dal gettare al fuoco quegli orrendi, vecchi abiti eleganti ma lisi e usurati, e che sta per acquistare nuove cose. Grazie per avermi ridato il mio Draco, tesoro. Già ne avevo nostalgia.
Risposta dell’autore:
Ciao Dany ^___^ Non preoccuparti per i ritardi, io pure sono incasinatissima. Mi spiace semmai averti intristito tanto, anche se immagino sia normale, dato che il racconto, almeno all'inizio non è esattamente allegro. E' sempre interessante vedere come chi legge intende ciò che scrivo, magari in modo differente da come lo vedo io. Devo confessare che nella mia idea, anzi nelle idee del mio Draco (ha la sua testolina XD) quell'ostinarsi a indossare ancora i suoi panni di "nobile decaduto", più che un non voler dimenticare di essere stato ricco, potente e considerato, è un tributo. L'ultimo e unico tributo di fedeltà possibile al fatto di essere un Malfoy, al suo sangue, a suo padre che lui comunque ama. Non ha accettato di condividere il "male" insito nel suo cognome, ma è e resta per ogni altra cosa un Malfoy. Un pò è perfino indole. Qui dalle mie parti si dice che chi nasce cerchio non muore quadro. Se per indole in fondo Draco non è mai stato tagliato per essere un Mangiamorte, per altri versi però assomiglia molto a suo padre e possiede difetti (che io adoro) che sempre possiederà. Semmai molti di questi nel frattempo si sono fatti anche pregi (ad esempio il suo orgoglio non è più solo superficiale). Per il resto, a prescindere da cosa indossa, questo Draco è stanco, sì, è ferito, è invecchiato, ma non è poi così ancorato al passato o incapace di pensare ad una nuova vita come può sembrare a causa di quell'ostinazione a rinverdire fasti ormai sbiaditi. Se così non fosse non chiamerebbe Harry lì a Hogsmeade, non se lo tirerebbe dietro per la salita, nel vento. Dici che Draco cerca di convincere Harry a tornare a scuola... forse, ma non sono certo lo faccia per se stesso, anche Harry ha bisogno di venir tirato fuori dalla stasi del dopoguerra, non credi? Draco sembra esserne molto consapevole ;) Nè in fondo insiste per tornare a scuola con lui. E' Harry a proporlo, lui risponde "Non lo so" e ti assicuro: non lo sa davvero, perchè non è poi tanto quello che conta. Ad essere sincera mentre scrivevo pensavo a quanto, anche se il POV è di Harry, questo racconto sia assolutamente Dracocentrico. Draco qui domina (nel senso buono del termine) in tutto. E' lui che sceglie come, dove, quando e con chi rinascere. E' lui che decide di affrontare l'incubo, per sconfiggerlo (mi pare che si possa dire che ci riesce). E' lui che sa con certezza tutto quello che Harry non sa, e cioè: perchè ha scelto di passare dalla parte dell'Ordine, perchè torna a cercare Harry, perchè sorride. Solo Draco ha le risposte ;) Sembra sapere (salvo la piccola esitazione quando chiede di Ginny) perfino cosa prova Harry per lui e di certo Draco non ha dubbi su cosa prova per Harry (e infatti è lui che lo bacia. Il mio Draco tra i due è sempre quello che si sveglia prima sui sentimenti XD). E' quello che ha la forza di sorridere di se stesso, della situazione, della vita. In fondo, ha anche il coraggio di esporsi allo sguardo di Harry. Indossa vestiti di lusso ormai consumati, ma poi non si vergogna di scaldarsi le mani nel modo più comune e umano possibile, che però è anche una spia della sua decadenza. Non se ne vergogna. E' un tipino intricato il mio Draco. Ma la tua interpretazione non è affatto scorretta, il racconto si presta perfettamente a vederlo in quel modo ed ho sempre detto e ribadisco che credo sia giusto che ogni lettore abbia la sua visione di un racconto. Anzi, è una cosa molto bella, perchè se riesci a coinvolgere chi legge al punto da farsi una sua idea, che lo emoziona, beh, puoi dirti davvero soddisfatto. Quanto al finale... togli pure quel "anche se non è detto". Che quelle nuove cose le comprerà con Harry... io non ne ho dubbi ;) Grazie a te per la bellissima recensione (adoro i commenti lunghi e finisco col rispondere con un papiro XDDD), mi ha resa proprio felice :) E non preoccuparti per Draco. Come diceva lui in un altro racconto: I Malfoy cadono sempre in piedi ^_- Un bacione, anzi due.
ho un groppo alla gola e un nodo allo stomaco. non sono sicura di aver colto tutti i punti che tocchi con questo racconto, ma so di certo che ci sarà qualcos'altro da dire...non è vero?
Risposta dell’autore:
Ciao Marty ^^ Non so... in verità i punti che desideravo toccare con questo racconto sono tanti. Alcuni sono evidenti, come il fatto che se per Harry combattere contro Voldemort è "naturale", per Draco è un sacrificio immenso, volontario e straziante. La scelta tra tutto ciò che possiede e gli è caro (famiglia, amici, agi, la sua stessa forma mentale) e ciò che è giusto. Volevo che si capisse che perdere tutto non significa per forza impoverirsi anche nell'animo e che quando credi di non possedere più niente, magari la vita ti ha appena messo accanto quello di cui realmente hai bisogno. Volevo anche mostrare che la guerra cambia le cose e le persone, per sempre. Dopo potrà esserci ancora vita e felicità, ma non nell'identico modo in cui era prima (oddio, nella vita è così a prescindere, solo che credo che una guerra amplifichi le cose). Così Harry e Draco forse ci torneranno davvero a scuola, insieme, ma non sarà più come prima, nel male (ora hanno ferite che comunque li rendono diversi dagli studenti che erano, specie Draco), e anche nel bene (perchè non saranno più solo due ragazzini che rivaleggiano detestandosi). Intendevo anche cercare di essere realistica con i sentimenti di entrambi, perchè a torto o a ragione Draco, un Draco che ha perduto tutto con le proprie scelte ma anche a causa della caduta di Voldemort, potrà anche amare Harry Potter, ma non è possibile, secondo me, che mai provi un briciolo di paura all'idea di amarlo, che mai lo detesti (anche se non più per i motivi di un tempo). E poi, semplicemente, volevo mostrare che, a volte, un solo sorriso della persona che amiamo può renderci felici come niente altro e insieme fragili come non mai. Quanto si colga di tutto questo non so dirlo. Ci sono racconti in cui, a mio parere, non si possono spiegare le emozioni per filo e per segno, si perderebbe in impatto e realismo. Quindi se qualcosa non è giunto a chi legge, di sicuro non è colpa del lettore, ma del modo in cui ho scritto. Però mi va bene così, ognuno di voi è anche libero di leggerci ciò che preferisce :) Qualcos'altro da dire (già ho scritto una risposta chilometrica, perdonami) a livello di racconto? Mmmhh... molto altro da dire, se intendiamo che il finale della mia storia è solo un inizio per quei due. Devono costruirsi tutto un futuro, ed è davvero tanto. A livello di un possibile seguito scritto da me, invece, non credo. Quello che davvero mi premeva è tutto in questa one shot. Mi faccio da parte, Harry e Draco sapranno sbrigarsela da soli, sicuramente ;) Grazie del commento e di esserti emozionata, per me è una soddisfazione grandissima.
Bellissima! Questo Draco è... diamine, non trovo un aggettivo, spezzato dalla società, gettato via come spazzatura, si è rialzato, e continua a resistere, dimostrandosi migliore di tutte le persone che lo hanno allontanato con sdegno. È una storia che senti "viva", sia nei pensieri di Harry, sia in quello che puoi vedere attraverso i suoi occhi, e il mistero che è questo nuovo Draco. Ancora non mi va giù l'idea che, dopo una guerra, Draco (e famiglia) si ritrovino senza niente, non lo ritengo giusto e mi stona, ogni volta che leggo una fic, perché in una società che si reputa "civile" non credo sia normale lasciare una persona, seppur colpevole e con errori sulla coscienza, senza nulla. Ma questo non cambia il fatto che questa fic è bellissima. Anzi, proprio la questa "povertà" di Draco da origine a questa storia, e... oh, cavoli, mi incarto da sola. Vabbè, stupenda fic! ^^
Risposta dell’autore:
Ciao Hakka. Grazie dei bellissimi complimenti sul racconto e su Draco. Capisco che non sia facile da ingoiare che lui possa perdere ogni cosa, ma il punto è che, secondo me, il mondo magico disegnato dalla Rowling non è propriamente una società "civile". Come può esserlo una società antiquata e tanto chiusa, in cui è consentito l'orrore di una prigione i cui guardiani ti portano via anche sentimento e speranza, in cui è permessa una mostruosità come il bacio del Dissennatore e nella quale i diversi (vedi Remus, i centauri e altre creature) sono tenuti in disparte, ghettizzati ed è cosa comune anche la schiavitù (gli elfi domestici sono proprio schiavi). Il mondo magico è arcaico, spesso brutale, un pò ipocrita e tanto ingiusto, quindi per questa società, a mio parere, purtroppo la normalità è proprio il trattamento che Draco riceve in questo racconto. Ma, come ha detto Vario, non è poi detto che sia un male. E' un nuovo inizio e Draco mi sembra perfettamente all'altezza di venirne fuori vincitore :) Ancora grazie, sono proprio contenta che ti sia piaciuta.
A volte scopro delle cose che mi rendono talmente felice che di più non si può: ti piacciono le mie recensioni. L'ho letto sul tuo account, e ho sorriso. Primo perché le tue storie sono sempre molto belle(e sai che i miei complementi non sono fatti all'acqua di rose, ma sono sempre sinceri), e poi mi piaci tu, come persona.
Siccome ti piacciono i miei commenti, non potevo proprio esimermi di fartene uno. Ecco.
Mi piace questo Draco, perché è il mio grande Draco.
Per fortuna Draco ha perso tutto, sono felice e sai perché? Perché ora è davvero superiore, davvero più ricco degli altri, ora può indossare miseria tessuta con l'oro. Mi piace come ha conservato il suo orgoglio rifiutando che Harry gli offra qualcosa, tranne una burrobirra; mi piace perché, anche se si sente quasi un vecchio, il ragazzino che è non è morto, ma nascosto dentro di lui. C'è nel tremolio delle sue iridi quando Harry gli chiede se tornerebbe a scuola se ci fosse anche lui, e poi la sua risposta: non lo so. Ovvio che sono mie interpretazioni. C'è uno svantaggio nel recensire o riflettere su scritti di autori che possono risponderti...potresti dire una cazzata e loro te lo farebbero presente :)
Oh, ma mi piace anche Harry. Mi piace la sua reazione con Ron, mi piace il fatto che voglia capire Draco, mi piace quando gli chiede perché lo fa sentire così. E l'ultima frase è stupenda, Forse è solo il modo in cui mi sorride. Quel sorriso è una vittoria, la degna conclusione di una guerra, per chi ci ha guadagnato e per chi no.
Ah, ovviamente un brava in più va per la scelta dei The Cure. Devo fare i miei complimenti anche a Tina per averla citata in una sua fic, ma mi dimentico sempre. Un punto in più a voi perché amate i Cure.
E un bacio solo a te, perché scrivi.
Vario.
Risposta dell’autore:
Oh, Vario, mi mancavi! Certo che mi piacciono le tue recensioni, sono coraggiose, battagliere e sincere e in passato mi hanno dato spunto per esprimere meglio il mio pensiero o per migliorare. A volte mi hanno perfino ispirata. Come potevo non metterle in quell'elenco dell'account? Hai visto, alla lunga, tratteggiandolo un pò qua e un pò là, attraverso vari racconti, viene fuori che il mio Draco non è poi tanto diverso dal tuo (e per quel che ho capito il tuo è davvero uno splendido Draco). Non solo non ti smentirò, ma l'unica cosa che ti farò presente è che hai azzeccato tutto e hai compreso in un modo che mi lascia il nodo in gola, perchè temevo che alcune cose rimanessero troppo criptiche da intuire. Potrei citare la tua recensione, e poi stamparmela e rileggerla mille volte, sempre stupita e felice. Sì, anche io sono convinta che Draco, perdendo tutto si sia arricchito in umanità, dignità, coraggio e grandezza. Hai ragione anche su quel trimolio. Del resto, "Non lo so" non vuol dire no, non significa aver smesso di lottare e sperare, vuol solo dire avere il fegato di essere sinceri sui propri dubbi e le proprie paure. Sono lietissima che ti piaccia tanto anche Harry. La frase finale, non è merito mio: è la magia dei Cure. E' così disarmante la fine di Plainsong che non potevo non usarla per dire ciò che mi premeva. E' tanto intensa che mi tocca sempre in profondità. I Cure sono il mio gruppo preferito, citarli è sempre una gioia. Sono l'unico gruppo che, in più di vent'anni, io non mi sia mai stancata di ascoltare. La voce di Robert Smith mi mette i brividi e i testi mi fanno impazzire. Avresti dovuto vedermi al loro concerto, una decina di anni fa. Il bacio te lo rigiro, duplicato e farcito con un immenso grazie, per il fatto di esserci e di recensire così. Riguardo al fatto di piacerti come persona, la cosa è reciproca, ormai s'è capito, ma non sai che bella sensazione mi ha dato leggerlo. Accidenti, mi sto commuovendo di nuovo. Questo racconto mi ha portato davvero un'ondata di emozioni fortissime, sia nello scrivere che grazie ai vostri commenti. Prima di delirare ti abbraccio e chiudo.
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