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Di: Belial (Firmato) - Data: 04/06/2007 14:11 - A: nessuno
Non so nemmeno cosa potrei pensare. Non so nemmeno se posso riuscirci, per ora. E'...bellissima. Anche se l'aggettivo è inflazionato, è quello che è. Mi dispiace non poter commentare. Domani ho l'interrogazione di matematica e devo sottostare al triste destino. Giuro che domani sera ritornerò a versare lacrime su questo capolavoro, perchè di questo si tratta. Come si fa a non volerti bene? Un abbraccio.
Risposta dell’autore: Ciao Belial ^_^ E' sempre una gioia trovare un tuo commento. Ti ringrazio, quel bellissima è comunque importante e, venendo da te, intuisco cosa possa sottintendere :) Com e si fa a non volerne a te di bene? ;) Incrocio le dita per l'interrogazione. Mi raccomando, stendi il professore (o la professoressa). Un abbraccio forte anche a te. Ny
Di: Sage (Firmato) - Data: 04/06/2007 12:15 - A: nessuno
Caro tesoro,
speravo che, ad una rilettura della tua splendida storia, sarei stata in grado di dire qualcosa di più...per rendere effettivamente la portata delle emozioni che mi ha reso leggendo.
Così non è, rileggendo sono emozionata e commossa come la prima volta (se non di più) e mi trovo nella condizione di ripetere i miei vaneggiamenti...(in realtà sono certa che sarà così anche se la leggessi un milione di volte).
Ma come si può rendere un'emozione, un sentimento?
Vorrei dirti tante cose, eppure so che, come al mio solito, nel tentativo ne tralascerò almeno un migliaio e che quelle che dirò saranno inappropriate e inconcludenti.
Ma ci proverò o morirò nel tentativo. J
Ho stampato la tua storia, ho selezionato la canzone e ho aspettato che le prime note invadessero lo spazio (ti ho detto quanto questo brano sia perfetto per il tuo racconto? ;-D).
E poi ho letto, ho letto la storia, centellinandola, pregando che non finisse mai. Dirti grazie o dirti che la storia è meravigliosa, fantastica o incommensurabile è riduttivo. Anzi, è offensivo.
Offensivo perché non rende né la bellezza del racconto, né la gioia che mi hai dato dedicandomelo.
Dedicandomi un racconto superlativo nonostante ti portasse ad affrontare un pairing inusuale. (Avventura nella quale hai trionfato...;-D e ti dico che tu puoi veramente scrivere qualsiasi cosa!)
Dedicandolo a me.
E qui non basterebbero tonnellate di faccette manda-baci...perché la tua storia, perché Tu, meriteresti ben altro.
E io, come avrai intuito, sono completamente in palla, emozionata e commossa...^^
Non mi considero una grande autrice (ce n'è di strada da fare perché io sia soddisfatta di ciò che scrivo^^) e la considerazione che hai nei miei confronti, il fatto che tu abbia voluto omaggiarmi in tutto (dallo stile alla scelta dei personaggi), mi commuove profondamente.
Vorrei solo farti capire che i tuoi sentimenti mi hanno raggiunta. Come posso esprimere il senso di completezza e al tempo stesso lo spasimare che mi ha dato la lettura? Come?
Posso solo dirti che è perfetta. Perfetta. Ogni parola, ogni bisbiglio, pensiero e azione...persino il respiro che fuoriesce frammentato come minuscoli granelli di polvere.
Tutto completo, perfettamente incastonato.
Il modo in cui hai caratterizzato Severus e Harry...il modo in cui lo hai fatto, in cui li hai resi vivi e credibili...è pregno d'amore e di cura.
Adoro il tuo Harry, l'Harry incrinato come le tazze di porcellana sbeccata in cucina, il suo non essere più integro, non essere più "completamente" puro... (e chi lo è, in realtà? Il mondo non riesce proprio a capire che è solo un ragazzo?! Che ha dovuto vedere le persone che amava morire una dopo l'altra?) "Come fanno a non rendersi conto, tutti quanti, che è fatto di carne, sangue, lacrime e, Merlino lo assista, non ce la fa.Cerca di venirne fuori, davvero vorrebbe salvarli tutti, si sforza ogni giorno, ci prova.Ma a volte ha talmente paura che non riesce nemmeno a piangere.E' allora che allarga le dita, lascia la presa, e tutti quelli che ama cadono giù, scivolando tra le sue mani come cenere." Magnifico. Adoro quel "Sa che lì non c'è più nulla che possa andare distrutto". Adoro quel "Snape cade e cade, dentro di lui." Le tue parole sono talmente vivide che, con la loro potenza espressiva, mi hanno permesso di vedere con i miei occhi quello che stavano descrivendo. Ho visto le labbra di Harry contratte in un grido senza suono al rivelarsi della verità.
Ho visto Severus, l'Ombra, il viso pallido e tirato, sfregiato dalla maschera che è costretto a portare, la maschera che gli si è calcificata sul viso...così tanto che nemmeno lui è in grado di ritrovare se stesso, dietro il ruolo che per il Dovere, ha interpretato, dietro la marionetta che si è convinto di essere.
Ho visto, nonostante tutto, la sua schietta onestà, brutale e necessaria.
Ho visto i fili d'argento tra i suoi capelli e ho sperato di poter udire ancora il battito del suo cuore.
E quando i due sono spariti in un abbraccio d'ombra...non ci sono parole che tengano. Grazie per l'amore con cui hai parlato della finestra: "Come sempre c'è qualcuno che sta dentro e qualcun altro resta fuori.Lui vive dal lato sbagliato.Non importa che si trovi dentro o fuori, resta comunque dalla parte sbagliata.Perfino rispetto a se stesso." Questo è stato fantastico e meraviglioso.C'è tutto Severus qui, in tutta la sua lucidità dolorosa.C'è quel "dentro" e quel "fuori" che toglie il fiato.C'è il tavolo storto e tutto quello sgretolare...certezze... "C'erano le fiamme, anche in quei grumi di buio che Snape ha per occhi."Magnifica, splendida...eccezionale... Tutto crolla, tutto cade. Silente, Sirius, Harry, Severus...Lily.... Ho avuto la sensazione di cadere io stessa, goffamente, a modo mio, di perdermi nell'ipnotico incanto delle tue parole.
Tutto crolla, tutto cade.
Tutto per sempre.
C'è quel "per sempre" che ritorna.
Quel "per sempre" che è ora.
E ho pensato che, in fondo, Silente non è morto. Sono gli altri, quelli rimasti indietro, ad essersi spenti, in qualche modo.
Sbiaditi in confronto all'accecante bagliore della sua tomba bianca.
E poi c'è il momento in cui Harry se ne accorge.
Harry capisce che anche Severus è caduto, come tutti gli altri: "Altrimenti quella notte anche Severus sarebbe caduto, con Silente, oltre il parapetto e la luna, fino ai piedi della Torre e ancora più giù." Nel momento stesso in cui lo nega, Harry realizza quale sia la verità.
Se ne accorge e questa lo devasta, lo distrugge, lo svuota di tutto, lo fa cadere.
E poi Severus, ancora una volta, lo salva.
Lo salva da se stesso.
Cade insieme a lui. "Il suo cuore ha voglia di smarrirsi, bruciare e avvizzire, fino all'ultima leggera scaglia di cenere.Chiude gli occhi, e poi si lascia cadere." "Ha scordato di pensare. Proprio lui che ha sempre vissuto attraverso la mente.Spegnendola, ha scoperto che, nel silenzio del suo cervello, per una volta domato, riesce a sentire il battito cadenzato del cuore." E questa, mio tesoro, credo che sia una delle frasi più belle che io abbia mai letto in tutta la mia vita. Il bacio.
Il bacio è qualcosa di....di così grande che non so come esprimerlo.
L'unico attimo in cui Severus si abbandona.
Nella mia mente c'è questa idea.
C'è Lily, Lily che sorride. Lily che nei sogni accetta i suoi baci.
Ma forse non è questo il punto (e ti pareva?! Stiamo parlando di Snivellus, piccola mia...)
Il punto è che, d'un tratto, mentre leggevo, ho avvertito questa consapevolezza.
Il punto è che lui vuole essere amato.
Vuole essere amato da se stesso (per primo, ma non solo) e vuole essere in grado di amare.
Pur negandoselo, in modo disperato e bugiardo.
È convinto che il cuore, come un muscolo che ha lasciato atrofizzare, sia inaridito al punto da non poter amare più.
Ma è sempre lui che non vuole amare più, al tempo stesso.
Per non soffrire, per paura di deludere le aspettative degli altri.
Le ombre non amano e non vengono amate.
È tutto schematico, prestabilito, sicuro. E poi: "In fondo a quelle pozze nere, Lily cadeva e cadeva.Ma Harry no." "Allora il sangue sarà solo il suo, finalmente." "Le sue labbra non sono fatte per la morbidezza dei baci.Non avevano mai baciato.Non lo faranno mai più." Ti ho già detto che ti adoro? ^____^ E poi il finale. E io continuo il mio copia-incolla, perché di questa pagina, l'ultima, non posso perdere nemmeno un frammento: "Nel sogno Harry cade e cade.Crede che finirà per sprofondare nell'oscurità, che si allunga a ghermirlo, per trascinarlo a fondo.Due mani strappano il buio.Le dita sono scarne e nodose, macchiate dal succo degli ingredienti di troppe pozioni.I polsi sono magri, le ossa sporgenti.Le braccia sono sottili, fatte d'ombra tenace.Secche e sgraziate.Lo afferrano, lo frenano, lo stringono, lo trattengono, marcando piccoli lividi sulla sua pelle.Lo salvano.Harry annuisce nel sonno, e si lascia cullare.Non c'è più solitudine per lui nella stretta dell'ombra.Il gelo è diventato tepore." È qui.
"Dentro" e "fuori" non ci sono più.
Il finale che hai descritto è rassicurante e straziante al tempo stesso.
Rassicurante per Harry, che adesso sa di non essere più solo, sa che c'è l'Ombra che veglia su di lui. "Annuisce nel sonno e si lascia cullare". Straziante per Severus.
"Due mani strappano il buio", le mani scarne macchiate dalle troppe pozioni che strappano l'Ombra, strappano se stesso. Ancora una volta Severus si sacrifica, arrivando al punto di essere disposto ad annullare se stesso, desiderandolo, pur di salvare Harry dal suo stesso destino.
Perché in questa storia i due sono estremamente simili e diversi al tempo stesso.
E se questo non è amore, proprio non so.
(p.s. sarò un'illusa ma credo che, come per Harry non c'è più solitudine nell'abbraccio dell'Ombra, è la stessa cosa per Severus, anche se non se ne rende ancora conto. Paradossalmente, in quest'ultima parte, è proprio "strappandosi" e "annullandosi" che Severus può rinascere.
Deve rinascere. "Il gelo è diventato tepore". Nessuno dei due è più solo.) Grazie.
Grazie.
Grazie infinitamente. E basta... ;-D
Risposta dell’autore: Insomma, tesoro, dovevo coricarmi, ma non resisto ad aspettare domani per rispondere al tuo commento. Intanto lasciami dire che più di tutto, sopra ogni altra cosa, quello che mi rende felice e sapere di averti dato una gioia come persona. Non ci conosciamo da molto noi due, anche se ogni volta scopro cose nuove che ci accomunano, a volte solo nel sentire, nelle corde che più risuonano in me e in te, e rimango a bocca aperta. So che sono coccolona e sembro ipersocievole e per nulla timida, ma ti assicuro, che non sono poi tante le persone che riescono a toccarmi davvero al punto di suscitarmi il desiderio di un forte legame. Realmente, tutte le persone cui professo affetto, specie su internet, dove è difficile creare qualcosa di "vero" a prescindere dal mezzo, beh, sono persone che reputo sul serio speciali (qui su NA ce ne sono alcune cui sento proprio di volere un gran bene e che mi reputo felice e fortunata di aver conosciuto). Tu, Sage, sei senza dubbio tra queste. Quante cose possono nascere da uno scambio iniziale di recensioni su un sito internet, ci pensi? A volte è solo un buon rapporto, magari anche affettuoso, ma nulla che faccia pensare ad una Amicizia con la A maiuscola. Altre volte mi succede di incontrare qualcuno che mi emoziona a tal punto da non poter ringraziare se non tentando di farlo davvero sognare a mia volta. Ci sono occasioni in cui sento dentro come un vero e proprio bisogno di rendere tangibile quanto una data persona mi stia trasmettendo e donando e come la cosa mi renda lieta e grata. Non so farlo meglio che scrivendo per chi mi suscita simili sentimenti. Scrivendo proprio con il cuore in mano (fosse pure una PWP o una comica), magari anche qualcosa che non avrei mai creduto di scrivere. Ci sono persone che sanno amare la vita in modo tale che la fanno amare anche a te di rimando, ancora di più (perchè io sono una ottimista nata: la vita la amo già di mio) e che quando amano un'idea o un personaggio riescono a contagiarti, ad avvolgerti nel loro sentimento, al punto che attraverso loro puoi riuscire ad amare quello che mai avresti creduto di poter nemmeno comprendere. Mi è successo con Ida e Astry, mi è capitato con Boll che ha saputo fare di un pairing che nemmeno capivo, qualcosa che mi fa battere il cuore come la più sciocca delle ragazzine innamorate dell'amore, è capitato con Lori e Grace, che hanno reso Harry e Draco tanto perfetti insieme da farmi a volte intenerire per quei due come se esistessero sul serio. La stessa alchimia hai saputo trasmettermela anche tu, con i tuoi racconti bellissimi (e bellissimi è, per dirla come te, limitativo fino a rasentare l'offesa). Di più, hai voluto mostrarmi che potevi provare a entrare tu nel mio mondo di fantasia, parlando con rispetto e passione di un Malandrino (e sappiamo bene quanto grande sia in verità questo tuo passo verso di me). Meritavi ogni singola parola di questo mio regalo per te e fartelo era un'esigenza che non potevo trattenere, nè mai avrei voluto frenare. E' stato un piacere e un onore. Mi ha insegnato tanto (come ogni volta che mi sono misurata con i miei limiti di scrittrice, ma anche di persona con preferenze e barriere mentali, per fortuna non sempre invalicabili). Ma il fatto di averti raggiunta, Tu, come Sage, prima ancora che come autrice e lettrice, è credimi il dono più bello di tutti e l'ho ricevuto io da te. Quanto al racconto (prima che mi commuova e sputtani definitivamente la mia reputazione da Serpeverde... cui tanto non credeva nessuno), che dire quanto tu hai detto assolutamente tutto? Hai compreso ogni cosa, ed è stupendo, se pensi che non ho tentato di ricreare il tuo modo di vedere Harry e Severus (anche se ho omaggiato il tuo stile), ma ho messo in scena i miei, per come li vedo e li sento, per come posso pensare che interagiscano in una situazione simile. E tu hai comunque capito, proprio come se fossi dentro la mia testolina matta e potessi leggerci dentro (Severus sospetta che tu sia una ottima Legilimens ;D). Sì, hai compreso tutto a meraviglia, sia di Severus che di Harry, del loro essere simili e diversissimi, del loro rimorso, della speranza che malgrado tutto rimane. E' verissimo: Severus ha paura di non saper amare, di non poter amare, di non venire amato mai, nemmeno da se stesso, e insieme si impedisce di provare amore. Ma lui sa, in fondo al petto, che non si può vivere senza un cuore. Sa che Harry è solo un'altra vittima, una persona, non un burattino o una macchina perfetta ma vuota. Hai ragione anche sul finale. Severus si lacera per salvare Harry, si immola, si lascia cadere e in questo modo, anche se non lo comprende, salva anche se stesso. Forse non da una futura morte per mano di Voldemort, ma dal vuoto, dal nulla, dalla sua Maschera, dallo stare sempre fuori, sempre dal lato sbagliato. Salva la propria umanità, che è la cosa più preziosa di tutte. Sul finale ho da aggiungere solo un'altra piccolissima minuzia, tanto perchè il tuo dono ti sia davanti totalmente scartato. Ho voluto giocare col concetto di ombra e oscurità. L'oscurità assoluta è, per me, contemporaneamente assenza totale di ombra (intesa propriamente, ossia come quello spicchio di tenebra che ogni oggetto e persona riflettono e per il formarsi della quale ci vuole il sole. Per questo, sulle labbra della Lily dei sogni le ombre danzavano - macchiandole - insieme con la luce) ed anche totalità dell'obra (considerata metaforicamente come buio completo). Harry cammina spesso nel buio assoluto, che lo voglia o meno, a causa di Voldemort e della guerra. Bene, ora non sarà mai più solo nelle tenebre (che per me sono Voldemort e la morte), avrà sempre anche il tepore dell'ombra con sè. Silente, come tu hai giustamente intuito, è luce piena, abbagliante. E' sole accecante... e il sole che ha condotto Harry a riunirsi con la propria ombra. Per sempre. E ora taccio, non saprei che dire di più. Che mi sono emozionata lo sai, che sto imparando a volerti proprio bene anche. Resta poco da dire che, messo nero su bianco non si sciupi, diventando banalità. Sei stata una Musa deliziosa e ti abbraccio stretta. Grazie per la tua gioia, le tue parole, la tua sensibilità che ti ha portato a comprendere, e per avermi permesso di esplorare un'altra sfaccettatura del mio Severus che, è di carta e inchiostro, non esiste lo so, ma per me è davvero importante. Un bacio grande come lo sei tu. E basta ;) Ny
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