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Commenti per Quadratura notturna
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Di: calcifer (Firmato) - Data: 24/12/2007 00:46 - A: Quadratura notturna

Tesoro... stavo leggendo tranquillamente -beh, tranquillamente relativamente... tutte le volte che leggo una tua creazione ho il batticuore!- e alla decima riga e passa me ne sono resa conto... il PoV, ragazza mia, il PoV! Solo per questo meriteresti un bacio mozzafiato, incluso di lingua e tutto il resto! Merlino, Lori, Draco's PoV! Quante birre ti sei scolata per prendere coraggio?

Lori, sei veramente pessima... ti adoro! Anzi, ti venero! Ippogrifo... un geniaccio maledetto, ecco cosa sei!

Detto questo... io so quanto scrivere di tuo pugno sia per te difficile, ma ti assicuro che dovresti obbligarti a farlo più spesso, perché sei semplicemente fantastica! E lo scoglio 'Draco' è stato superato alla grande... certo, ho letto solo la prima parte (commento mentre scrivo) ma Draco è Draco come me lo immagino io a quasi trent'anni. Sicuramente più maturo, ma sempre così... Draco. Il Draco che si lamenta delle lenzuola, ma che riesce a tendere la mano... probabilmente perché sa quant'è brutto sentirsela rifiutare. O forse semplicemente perché l'altro è Harry, perché l'ha curato, perché vede il dolore nei suoi occhi... probabilmente per entrambe le cose... chissà!

Io non capisco cos'abbia Draco contro il cotone... ma ognuno ha i suoi gusti! Probabilmente adora la seta, o il raso (che io odio!)... scoperto! Seta... Seta sul corpo di Harry... o Harry su lenzuola di seta... o semplicemente Harry e basta, anche su orripilanti lenzuola di cotone a righe bordeaux e beige!

Dio, ma come fai a trasformare tutto in pura poesia? Che accidenti di gusto c'era a fare il fotografo, se poi ci si perdeva quella che era la vera magia dell'arte? Sarebbe stato come comporre poesie battendo sui bottoncini quadrati di una macchina, invece di imprimerle su un foglio di pergamena con gli angoli ingialliti per mezzo di una bella piuma d'oca. Lori, è da pelle d'oca... E quest'idea di Draco fotografo è semplicemente fantastica... non so da dove ti sia uscita, ma è perfetta!

E, quando penso di riuscire a far decellerare il battito del mio cuore, il colpo di grazia! Draco ancora non se l'è scopato. Merlino, stai cercando di uccidermi?

E poi si decide... lo deve fare, ma si blocca. E Harry, che capisce e gli da una via d'uscita... cazzo, Lori, tu non puoi immaginare! Stavo leggendo, anche se in realtà più che leggere li avevo davanti. E porco cazzo, li ho visti! Ho visto gli occhi di Draco, e la mano che rallenta, e Harry che lo guarda e gli accarezza lo zigomo dolcemente... e lo lascia libero di scegliere se scappare o dividere la sua vita con lui. E Draco sceglie ed è tutto così semplice che probabilmente poi si chiederà perché si sia fatto tutte queste menate.

Poteva esserci finale migliore? Non penso... è perfetto e così struggente che non riesco a fermare le lacrime! Avresti dovuto mettere un avviso a inizio storia... potrebbe farvi scoppiare in lacrime come sceme davanti al pc! Fortuna che è mezzanotte e mezza passata e a casa mia tutti dormono.

Non c'è nulla da dire, Lori... le tue storie sono sempre splendide e lasciano intuire l'amore che provi verso la scrittura, verso questa coppia e verso i lettori (specialmente Grace).

Direi che è ora di concludere questo lunghissimo (e probabilmente non sempre coerente) commento... grazie mille per questa perla! Un bacio, tesoro!



Risposta dell’autore: Ahahahahahahahaha... non ci crederai, ma stavolta non mi sono sbornzata. Anche se ammetto che la tentazione era forte!
Sono felicissima che il mio Draco ti sembri credibile, per me era la cosa più importante. Lo sai bene, affrontare la storia dal suo punto di vista mi terrorizzava a morte, ma alla fine sono felice di averlo fatto. Mi ha permesso di scoprire molte cose su di lui, e anche qualcosa su di me, devo ammetterlo.
Il Draco fotografo è nato da una serie di discussioni con Daniela. Cercavo un lavoro un po' artistico per lui, qualcosa che riguardasse la capacità di espressione, e siamo saltate fuori con questo. Al contrario dell'Harry Medimago, che è sempre stato nella mia mente. Ho sempre voluto scrivere una storia a riguardo ^_^
Sono felicissima che la storia ti abbia fatto emozionare, e ancora di più che si senta il sentimento che c'è dentro, che da parte mia è stato davvero tanto.
Sono io che ti ringrazio, ricevere questo commento mi ha fatto un piacere immenso.

Di: Valuz (Firmato) - Data: 02/12/2007 23:13 - A: Quadratura notturna

Che tenerezza estrema!! E' bellissima, davvero bellissima!!!

Risposta dell’autore: Ti ringrazio sei carinissima!

Di: Hakka (Firmato) - Data: 27/11/2007 04:56 - A: Quadratura notturna

... beh... non dirò nulla... salvo prostrarmi umilmente ai tuoi piedi. (_-_)

Risposta dell’autore: Ma come non dici nulla? XD

Di: Grace (Firmato) - Data: 24/11/2007 00:14 - A: Quadratura notturna

Ah, e cazzo se è abbastanza dracocentrica per me... Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr...

Risposta dell’autore: Meno male, perchè più di così era davvero difficile XDDD

Di: Grace (Firmato) - Data: 24/11/2007 00:13 - A: Quadratura notturna

Il fatto che ci abbia messo una settimana a scrivere questo commento non significa affatto che la storia non mi sia piaciuta, ma resta il fatto che ci ho messo un’eternità, e me ne scuso.
Parto dalla cosa che mi preme di più: sai che ho sempre amato moltissimo “Sdrake”, ma sai anche che, fino ad oggi, ho sempre ritenuto che la tua storia migliore in assoluto, per raffinatezza stilistica, originalità tecnica ed intensità narrativa, fosse “Mantenere il controllo”.
Bene, mi rimangio tutto.
Questa è la cosa migliore che hai scritto fino ad oggi (perché lo so, me lo aspetto che prima o poi riuscirai a polverizzare anche questa meraviglia con qualcos’altro di assolutamente inatteso ed imprevedibile). E ti giuro, non è solo questione che è la storia per il mio compleanno, o che ti sei lanciata in una serie di sperimentazioni sorprendenti. Al di là di tutti questi valori aggiunti, la verità è che hai messo sul piatto una storia così intensa e ricca di elementi perfettamente funzionali l’uno all’altro che non posso che inchinarmi, sbalordita. Non perché non mi aspettassi qualcosa di sensazionale da te, ma perché sei riuscita ad impressionarmi un’altra volta. Hai scelto un POV inusuale, una struttura elegante e raffinata, un lavoro imprevedibile per Draco, un ruolo sessuale anomalo per il tuo Harry, e porco cazzo, il risultato è fenomenale.
Cerco di andare con una parvenza di ordine, ma tanto so che non ci riuscirò.

Il POV.
Ne avevamo parlato tante volte, so che ti stuzzicava l’idea di provare per una volta a scrivere Draco, e so anche che la cosa ti spaventava un po’, ma credimi tesoro, non ce n’era alcun motivo. Perché cazzo se è credibile la voce che gli hai dato. È un Draco intenso e plausibile, affascinante e meticoloso. Abbiamo parlato delle vaghe similitudini fra il tuo Draco e quello di Pir8fancier in “Bite me”, ma la verità è che il Draco di questa storia è un personaggio che per certi versi ti somiglia molto. È ironico e acuto, maturo ed equipaggiato di un’autocoscienza da manuale. Determinato, tosto e allo stesso tempo scanzonato e divertente. Gelosissimo dei suoi spazi e della sua autonomia, e tuttavia capace di condividerli con le persone che ama. Con le sue piccole fissazioni e una massiccia dose di istinto dal quale si lascia guidare perché lo conosce bene, quell’istinto. Ha dovuto combattere contro tutto e tutti perché la sua essenza potesse manifestarsi al di là di ciò che altri avevano tentato di fare di lui, e già solo per quello la sua voce ha un valore concreto e tangibile, che fa di questo giovane uomo una figura piena e sfaccettata, della quale è impossibile non innamorarsi a prima vista.
Come se non bastasse, hai scelto di fargli fare un lavoro apparentemente anomalo, ma in realtà stupendamente azzeccato. È un lavoro in cui hanno grande importanza il talento e la creatività, ma hanno uguale peso il rigore, lo studio, la precisione. Draco è un uomo pignolo e perfezionista, che si prepara da solo le pozioni per lo sviluppo delle immagini, perché andiamo, non potrebbe mai andarle a comprare già pronte, come un qualsiasi fotografo di serie B, e allo stesso tempo è un Purosangue spocchioso che non può fare a meno di apprezzare l’immobilità delle fotografie Babbane, perché quell’istante di sospensione, di immobilità, lo scatto perfetto non può non esercitare il suo fascino su uno come lui.

La struttura.
Mi hai incantata fin da subito con due aspetti in particolare. Innanzitutto la scelta grafica di suddividere la storia in quattro parti, ognuna dotata del suo titolo, sella sua citazione, delle sue caratteristiche precise. Ne esce un percorso graduale e scandito dai titoli evocativi e carichi di significato. Il mio preferito? Istantanea. È il giro di boa. È il momento in cui tutto arriva al dunque ed è necessario scegliere la strada da seguire. E Draco può anche essere un individualista spaventato e allo stesso tempo animato da un divertimento quasi distaccato nei confronti delle sue stesse reazioni di fronte all’incognita-Harry, ma è anche il personaggio che sceglie di fottersene e di seguire l’istinto che gli dice che ci sarà un ‘poi’, un ‘di nuovo’, un ‘ancora’, un ‘futuro’.
E poi i riferimenti accurati e quasi poetici al mondo della fotografia professionale. Terminologia, fotografi celebri, citazioni che sono poesia di intenti e passione per il proprio lavoro. Chapeau…

Il ruolo sessuale di Draco.
Ora, a qualcuno potrà anche sembrare una stronzata, un gioco di ruolo in cui Lori è quella che si batte per il ruolo sessualmente attivo di Harry e che, in onore della festeggiata, si è forzata a lasciare da parte per una volta la sua crociata. Ma per come la vedo io, la cosa è ben diversa. Il fatto è che tutta la sequenza ha una valenza simbolica ben precisa. Nonostante Harry abbia lanciato segnali inequivocabili, Draco ha tergiversato a lungo, fino a quel momento. E lì Draco gioca in casa, in un ambiente che gli è familiare e allo stesso tempo del quale è profondamente geloso, eppure ha scelto di condividere quel momento con Harry proprio lì. Paradossalmente, non è Harry che si dona. È Draco che lo fa. Ha deciso di fare anche l’ultimo passo con Harry, senza poi ritrovarsi a guardarlo dormire in un letto per nani (dio, quanto ridere!), mentre cerca di razionalizzare. Sono lì perché Draco ha scelto di non cercare altre scuse e motivazioni. Ha scelto di… per mancanza di un’espressione migliore, passami la citazione inglese: just feel. E personalmente la trovo una cosa meravigliosa. Di un romanticismo inaudito, che non può non incantare un cuore di panna come me.

E ora, per l’angolo del cabaret: quando ho letto la storia la prima volta, mi sono fermata alle primissime righe, quando dalle tue parole si deduce che Draco è in ospedale e c’è qualcosa che gli irrita la pelle, che gli fa prudere il viso. La prima cosa che ho pensato è stata che stessi per lanciarti in un’impietosa presa per il culo nei confronti miei e delle mie esperienze varicelloso-infettive di quest’estate… ;-) Ma solo per il fatto che ti sei astenuta dal farlo, sappi che ti voglio bene ancora di più!

E poi, memorabilia assoluti ed incontestabili:
- la citazione ricorrente dei fuochi d’artificio, che mi ha fatto morire dal ridere ad ogni ripetizione;
- l’ossessione di Draco per le lenzuola di seta;
- la TUA ossessione per i letti pieni di cuscini, compresa la possibilità di portarseli da casa, ovunque uno vada… ;-)
- l’uso della parola ‘abbatuffolava’, che non so dirti perché, ma in quel contesto e detta in quel modo, mi ha fatto quasi cadere dal letto;

E da ultimo, le frasi che mi hanno fatto letteralmente IMPAZZIRE:

“I capelli, invece, non erano cambiati di una virgola, eppure chissà perché, attorno a quel volto più maturo, invece che l'aria di uno che non aveva mai capito come si usa un pettine, gli davano l'aria di uno che aveva capito fin troppo bene come si usa un letto.” (Il fatto è che sono quasi riuscita ad immaginarmelo, quell’Harry così sexy e scarmigliato…)

“Iniziava ad essere un'evenienza casuale un po' troppo ricorrente, tanto che Draco si era quasi abituato al letto ingiustificatamente basso e alle tremende lenzuola dozzinali. Quasi.” (Dio quanto amo le evenienze casuali che, chissà come mai, seguono uno schema ciclico imprevedibile…)

“Forse alla fin fine Potter non era un ninfomane. Aveva solo una malsana ossessione per le confetture.” (Anchioanchioanchio… ciliegie…)

“Draco non l'aveva mai fotografato. Né intendeva farlo.
Con lui, e soltanto con lui, la sua voce ed i suoi occhi non avevano mai bisogno di alcun filtro.”
(Qui, maledetta serpe, mi hai fottuta alla grande. Perché mi sono chiesta fino alla fine come mai non ci fosse nessun accenno a qualcosa di prevedibile come il fatto che un fotografo come Draco avrebbe finito prima o poi per immortalare davvero il suo scatto perfetto. E invece, il colpo da maestro. Nessun filtro per Draco. Nessun bisogno di mettere a fuoco, studiare la luce o l’inquadratura. Perché quell’Harry lì, a dispetto del fatto che hai dovuto narcotizzarlo ( ^_^ ), ha una presenza talmente invasiva e duratura che Draco preferisce di gran lunga assorbirla allo stato puro, senza mediazioni. E non potevi saperlo, ma questa faccenda dell’assenza di filtri mi ha sempre affascinata molto in un rapporto personale, e il trovarla proprio lì, come frase di chiusura, mi ha levato per un attimo il respiro…)

Ultimo, ma non in ordine di importanza. Il significato dei contatti fisici. Non saprei se definirmi una persona particolarmente fisica. Forse né poco né troppo. Ma so che in circostanze precise, un contatto anche minimo può avere effetti devastanti su di me, nel bene e nel male. E quel continuo riferimento al valore degli abbracci, delle mani che si sfiorano, dei corpi che si cercano, perfino nel sonno, mi ha trasmesso una sensazione difficile da inquadrare, ma che forse si può descrivere come un miscuglio di intimità e calore, fiducia ed intensità, istinto e forza. Lealtà. Azzarderei anche ‘amore’, se non temessi di farmi tacciare di ciccipuccite acuta. Ma che vuoi, posso fare la serpe quanto voglio, ma anch’io, in un angolino della mia stanza, ho il mio acquario da pesce rosso...

Ho riletto questo delirio ingiustificatamente lungo e mi sono resa conto che forse non sono riuscita a trasmettere davvero quanto mostruosamente ho amato questa storia. E allora cerco di smettere i panni pseudo-seri e provo a rimediare.
Cazzo, Lori, questa storia è strabiliante. È eccitante, intensa, elegante, piena di ironia, di caratterizzazioni credibili e profonde, di logica, di istinto, di stupore e di emozioni. È meravigliosa ed è mia, ed è una delle sensazioni più belle che si possano provare, quella di esercitare una sorta di diritto di proprietà su qualcosa che è stato fatto apposta per noi. Una canzone, un disegno, una storia… quando sono realizzati apposta per noi valgono più di tutto il resto. Sono la manifestazione più concreta e tangibile dell’affetto di un’altra persona, e cazzo se è una sensazione che fa sentire bene.
E allora, per l’ennesima, sentitissima volta, grazie. Mi hai regalato un piccolo capolavoro, ed è stato bellissimo leggere questa meraviglia nel cuore della notte. E sapere che resterà sempre lì per me.
Ti voglio bene.



Risposta dell’autore: Come vedi, mia darling, non sei l'unica che ci ha messo un po'. E se una settimana ti è sembrata un'eternità, non oso immaginare cosa possano esserti sembrati i sette mesi che ci ho messo io a rispondere a questo commento. Mi consolo solo sapendo che capisci cosa è stato per me questo periodo, anche se, ad essere del tutto onesta, la mancanza di tempo cronica non è stata la ragione principale di questo ritardo vergognoso.
Il problema è che non sapevo cosa dire, il problema è che non lo so ancora. Ma non è che posso aspettare in eterno, quindi tanto vale che ci provi, e ti prego di perdonarmi se la risposta non sarà nemmeno lontanamente adeguata al commento.
Non posso non darti almeno in parte il merito dell'esistenza di questa storia. Perché è nata per te, dall'inizio alla fine, forse per la primissima volta. Non è un'idea precedente riadattata, come è successo altre volte, questa è proprio stata pensata per te, solo per te. Quindi in un certo senso, senza di te nemmeno esisterebbe.
Non so assolutamente come farti capire quanto mi renda felice sapere che la consideri la cosa migliore che io abbia mai scritto. Perché beh, uno spera sempre di scrivere ogni volta un po' meglio, e poi ci sono quelle storie che ti risucchiano tutto quello che hai dentro, in cui metti anima e cuore a nudo, lì sotto gli occhi di tutti, e in quel caso un complimento del genere è ancora più significativo. Dopotutto, c'è un motivo se dopo sette mesi non ho ancora scritto una nuova Harry/Draco. Per il momento è ancora tutto qui, non ho altro da dire.
Hai detto che questo Draco mi somiglia molto. È vero. Mi somiglia molto di più di quanto mi è mai somigliato il mio Harry, di quanto credo mi somiglierà mai. E devo ammetterlo, per me è stata un po' una sorpresa. Non è stato intenzionale, tutt'altro. La mia intenzione di base era di scrivere un Draco che somigliasse almeno un po' a te. Solo che poi lui ha fatto di testa sua e io non sono stata in grado di arginarlo in alcun modo. E dopo un po' ho anche smesso di desiderare di farlo.
Credo che una parte di me inconsciamente si aspettasse qualcosa del genere, e forse è proprio per questo che sono sempre stata tanto titubante a scrivere di Draco dall'interno. Tuttora mi è molto più facile ragionare su Harry che su Draco. E questo è buffo, perché non sono mai stata una persona che si spaventa a riflettere su se stessa. Ma è anche vero che la scrittura tira fuori il peggio di me ;-)
Giuro, sono qui che rileggo il tuo commento, ma ci sono parti a cui, di fatto, non so cosa rispondere, se non che sono grata che tu abbia capito così bene quello che volevo dire. Quello che prova Draco, quello che prova Harry.
Hai assolutamente ragione su Istantanea. Istantanea è il fulcro della storia, il motivo stesso per cui la storia esiste. I due frammenti precedenti servono per arrivare a Istantanea, quello dopo per far capire a cosa Istantanea ha portato.
Inutile dirti che hai interpretato davvero alla perfezione anche la scelta dei ruoli sessuali, il loro significato. Che non implica assolutamente una scelta predefinita per il futuro, ma solo la realtà di quel momento, che è fondamentale per loro, perché è il momento in cui smettono di essere due persone e diventano una coppia. E, se Harry a suo modo aveva già deciso da un po', Draco davvero decide in quel momento, accetta in quel momento, si dona in quel momento.
La chiusura, credimi, è stata quasi casuale. O più che altro sarebbe giusto dire che è stata spontanea, naturale. Nel senso che, per tanto tempo, mentre la storia prendeva forma nella mia mente, ho cercato di scoprire il modo in cui Draco era diventato fotografo. Ho fatto ipotesi, le ho smantellate, rivoltate, discusse con le altre, finché alla fine non ho capito che non era importante. Quello che importava non era il come, era il *perché*. Una volta deciso il perché, non era davvero plausibile un altro finale. Quello era l'unico possibile.
Come sospettavo non sono per niente riuscita a scrivere una risposta degna del tuo commento, e non credo nemmeno di averti detto niente di nuovo, ma devi perdonarmi, più di così non riesco davvero a fare. Quando lo rileggo mi arruffo davvero come il mio Draco, e mi viene solo voglia di nascondermi sotto una muraglia di cuscini ;-)
Ti voglio bene anche io, darling.

Di: Hermy6 (Firmato) - Data: 23/11/2007 21:53 - A: Quadratura notturna

Non so cosa dire, tutte le parole che mi vengono in mente sembrano davvero insignificanti per descrivere le tante e diverse emozioni che questa storia mi ha procurato... A partire da questo punto di vista 'fotografico' e da quelle citazione che impreziosiscono la storia come gemme, per arrivare al personaggio di Draco che è semplicemente uno spettacolo, un uomo ancora spaventato che si butta in questa relazione con un Harry che, smentendo tutti i pronostici, è un medimago, un uomo che salva le vite perchè ne ha perse tante...cioè è pieno di tanti particolari che caratterizzano i personaggi in un modo incredibilmente coinvolgente che è impossibile non arrivare singhiozzando al finale per l'emozione che trabocca da ogni parola di questa storia. Ti faccio tutti i miei complimenti, per quello che valgono xD ma davvero, ti ammiro moltissimo e adoro le tue storie perchè non sono solo semplici racconti, mi immedesimo nei personaggi e in ciò che provano ed è così stramaledettamente...bello che è davvero impossibile descriverlo! GRAZIE!

un bacio da Hermy6 



Risposta dell’autore: Innanzitutto mi scuso per averci messo tanto a risponderti... è stato un periodo frenetico, mi dispiace davvero.
Sono stata così felice di leggere questo commento, davvero. Perchè sai, al di là di tutto, per quanto faccia piacere sentirsi dire di aver scritto una storia sensata, ben scritta, magari con una trama interessante, non c'è niente, niente che faccia piacere tanto quanto sapere di aver emozionato qualcuno. Alla fine è per quello che si scrive, per trasmettere emozioni. Non posso che essere felice, se ci sono riuscita.
Quindi ti ringrazio di cuore per avermelo fatto sapere, per me è importante.

Di: mary_jane (Firmato) - Data: 21/11/2007 20:52 - A: Quadratura notturna

Shhhhhhhhhhhhhhhh non glielo dire a Lori che io il suo Harry in realtà lo amo...e che sono troppo infame per non sottolineare il contrario ogni volta :me serpe, moooooooooooooolto infima:...

Heheheheheheheh... Grace farà il compleanno tra un anno, ma tra poco tocca a te....hehehehehhe muhahahahah :risata malefica, quanto me diverto:

 

Continua così mi raccomando!!! ^_^

Baci

Mary Jane 



Risposta dell’autore: Ok, io non le dico nulla ;-)))
Tesoro, almeno per il mio compleanno non dovrò scrivermi una storia da sola!

Di: mary_jane (Firmato) - Data: 21/11/2007 15:09 - A: Quadratura notturna

Ahhhhhhhhh!!!!

Prima cosa: ma come t'è venuta l'idea delle "foto"? E' geniale, particolare e così...fatta bene!

Draco da 1000 e Lode. Mi iscriverei a medicina solo per trovare un paziente del genere...dici che sono necessari i 7 anni di odio, precedenti al tutto?

EPotter??? Vogliamo parlare di Potter?? No dico: ma hai idea di ciò che hai combinato scrivendo quella scena nelle lenzuola di seta??? E per di più VERDI!!!!Io sbavo per il verde...sommaci la descrizione magistrale (cioè, mi è quasi piaciuto Potter...) ed avrai una tastiera da buttare!!!!

E poi vogliamo parlaredelle foto...per bene? Mi dividevo completamente tra "Fagliela fagliela fagliela" e "No no no quei momenti sono solo tuoi!"...e pensandoci bene la seconda risposta è sempre quella giusta.

Certi momenti sono magici, sono particolari...ed esistono solo per rimanere nei ricordi dei fortunati che lo meritano...

Bo, non riesco a dire altro!!! Braivissima, continua così!!!

(Grace aiutami tu: è vero che fai il compleanno anche il prossmo mese???) 

Baci ^____^

Mary Jane 



Risposta dell’autore: Grace è già bastanza scortese a farlo una volta l'anno, il compleanno! Ma vuoi vedermi ricoverata?!
*affila le unghie*
'Potter' è splendido, lenzuola di seta o no. Offendi me, ma non il mio Harry *_*
*si calma*
Dunque, difeso l'onore del mio uomo (e quello di Draco che l'ha scelto come compagno di vita, e sì sa, i Malfoy hanno alti standard, mica si innamorano dei passanti), passo a rispondere a tutto il resto ^_^
L'idea delle foto è nata da una conversazione con Daniela, in cui cercavamo il lavoro adatto per Draco. E' anche merito suo, come per il resto della storia.
Gli studi per Medimagia sono lunghi e faticosi, ma ti danno vagonate di punti di credito gratis, se presenti il certificato pluriennale di odio e rancori scolastici. Quindi mi sa che tu hai molte più possibilità con Harry, che con Draco XD
Mi hai fatto morire con lo sdoppiamento di personalità foto/non foto, ti giuro... la verità è che sei così simpatica che con te non riesco neppure ad irritarmi per gli insulti a Harry. Ma non esagerare che potrei sempre cambiare idea ;-)
Un bacio enorme, e grazie infinite!

Di: appletree (Firmato) - Data: 20/11/2007 22:21 - A: Quadratura notturna

Eh, che dire? Splendida! Ho adorato tutta la storia, raccontata attraverso l'obbiettivo invisibile della macchina fotografica di Draco, e dei suoi occhi. Anche a me capita spesso, di analizzare i posti o le persone, in quel modo. Forse perchè adoro cogliere le sfumature, e fare foto sin da piccola. Brava Brava con la "B" maiuscola :)



Risposta dell’autore: Ti ringrazio di cuore.
La fotografia, così come il disegno, è un'arte estremamente affascinante, proprio per via di quelle sfumature di cui parli. Sono lieta di averle riportante con sufficiente chiarezza da poter essere colte dai lettori.
Un bacio, e grazie ancora.

Di: Salome (Firmato) - Data: 20/11/2007 16:09 - A: Quadratura notturna

Ecco. Sono appena arrivata e già vorrei darmela a gambe levate. Mi sento un po' come quando dovevo commentare la trilogia di Dracofiend: con una miriade di sensazioni in testa che si accavallavano, si mescolavano, che facevano a cazzotti le une con le altre, ma al tempo stesso tutte così unite, così legate tra di loro, così inscindibili, che per me è stato un vero dramma scinderle (appunto) ed analizzarle separatamente e con razionalità.
Quando un racconto mi trasmette così tanto, vorrei solamente custodire gelosamente dentro di me tutte queste sensazioni, perchè non importa se nella mia testa e nel mio cuore sono confuse: mi fanno stare bene. Io non ho bisogno di analizzare. Io so solo che dopo questa lettura sono estaticamente felice, e tanto mi basta. Invece, quando mi trovo a doverle esprimere, a doverle spiegare, ho sempre paura di non essere in grado di farlo, perchè è difficile, così difficile, e non vorrei mai, mai e poi mai sminuire il tuo splendido lavoro solo perchè io non sono stata in grado di esprimere al meglio cosa mi ha, cosa tu mi hai fatto provare.
Ma anche in questo caso ci provo. Perchè te lo meriti. Ti meriti un commento, ti meriti milioni di elogi entusiati, ti meriti che tutti noi urliamo ai quattro venti quanto tu sia incredibile e quanto sia incredibile quello che scrivi, perchè non te lo ricordi mai, e non ci credi nemmeno. E invece devi crederci. Devi saperlo che quello che scrivi non sono 'racconti', ma 'emozioni' allo stato puro.
Ho adorato tutto di questa storia. A partire da questa splendida idea di evidenziare e sottolineare ogni singolo paragrafo con quei sottotitoli così suggestivi, e di introdurlo con quelle bellissime didascalie sul tema della fotografia. Che sembra siano state scritte dopo che gli autori hanno letto il tuo racconto, perchè vi si adattano alla perfezione, e lo valorizzano, lo completano, lo raccolgono.
Vogliamo poi discutere di quest'idea geniale delle lenzuola come leit-motiv? Sai già che sono impazzita per questa cosa fin dalla prima volta in cui me ne hai parlato. L'idea splendida di caratterizzare ogni scena con delle lenzuola differenti, via via in un crescendo di raffinatezza ed eleganza, passando dal cotone grezzo del letto al San Mungo, alle lenzuola ancora infantili del letto di Harry (oh, Lori, ci sarebbero pagine e pagine da scrivere solo per sviscerare le motivazioni per cui il trentenne Harry utilizza ancora quelle lenzuola a righine colorate. Forse per un desiderio inconscio di voler recuperare a tutti i costi quello che non gli è mai stato concesso da bambino? Quanto ci sarebbe da dire, quanto...), per poi arrivare a quel mare di seta verde che, è proprio il caso di dirlo alla Draco, Cazzo, se aveva avuto ragione! E per finire quindi con le lenzuola acquistate da entrambi, insieme, per la loro casa.
Insomma, solo per queste caratteristiche generali, ti meriteresti un Oscar.
Ma tentiamo di analizzare i personaggi. Vediamo un po' se ci riesco.
Draco! Che splendido lavoro hai saputo fare con Draco, tesoro mio. E' lo stesso Draco di sempre: acido, sarcastico, ironico. Eppure al tempo stesso hai creato un personaggio maturo, adulto, che ha finalmente preso coscienza di sè, e che finalmente ha preso in mano le redini della sua vita. E' un pensatore ed un riflessivo ora: sono impazzita per le riflessioni di Draco sulla sua amata professione (ma quanto sei stata eccezionalmente brava a cucirgliela addosso come una seconda pelle, a fargli calzare il mestiere di fotografo così tanto a pennello, che meglio di così proprio non avresti potuto? Mi fa impazzire quando scansiona ogni ambiente in cui si trova in termini di fattibilità fotografica ;-), nel momento in cui lui, il Mago Purosangue, ammette di amare le fotografie babbane, quelle a cui manca il movimento. Perchè lui ama cogliere gli attimi, ama fermare nel tempo i momenti sublimi, e poi immobilizzarli in modo che non se ne andranno mai, che non scivoleranno mai via dalle sue lunghe dita. Tutto questo mi ha emozionata da morire, è bellissimo. Draco ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per affermarsi, per riabilitare il nome dei Malfoy, per poter avanzare a testa alta nella società magica. E sono fiera di lui, che dà l'idea di essere un uomo forte, ma al tempo stesso fa anche una gran tenerezza per le insicurezze che ha, per le paure che nutre. All'inizio della relazione con Harry è spaesato, non sa che pensare di questa storia. Si rifiuta anche solo di prendere in considerazione l'idea che andranno mai oltre un paio di scopate e finita lì. Ma al tempo stesso sente che c'è qualcosa di diverso, perchè senza nemmeno volerlo pensa già ai prossimi incontri, e quando se ne accorge inorridisce; perchè in realtà è tutto ancora più complicato dal fatto che il sesso con Harry è diverso da tutto ciò che ha sperimentato fino a quel momento: con Harry non se la sente di arrivare fino in fondo, c'è qualcosa che lo frena; perchè per la prima volta nella sua vita non si 'arruffa come un gatto' (oh tesoro, quanto ho adorato questa immagine, non puoi saperlo...) di fronte all'invadenza del suo spazio personale: nel momento in cui Harry gli si spalma addosso nel sonno, quasi senza rendersene conto Draco non si arruffa (^.^) ma si addormenta. E per un insonne cronico come lui, il riuscire ad addormentarsi è una dura battaglia quotidiana. Quando capisce che con Harry è diverso, è tutto diverso, si spaventa da morire. E ci credo! Lui ama la sua vita: gli piace così com'è, non ne cambierebbe una virgola. E' un gattone arruffato Draco, ricordi? E come tutti i mici odia gli sconvolgimenti, i cambiamenti, le rivoluzioni, gli stravolgimenti di abitudini. Harry è un pericolo. Lui lo avverte proprio così all'inizio: come colui che vuole irrompere di prepotenza in questa vita che ha faticato tanto ad ottenere, e sradicarla. Sente come se Harry volesse scacciarlo dalla sua poltrona preferita, quella vecchia e spelacchiata, con tutti i fili tirati dalle sue unghie, l'unica sulla quale ama acciambellarsi, per non farcelo salire mai più. Come non biasimarlo?
Ma poi alla fine Draco lo capisce: capisce che Harry non vuole sottrargli la poltrona. Vuole solamente dividerla con lui.
Ed è così meraviglioso, così suggestivo quel momento, tesoro. Il momento in cui entrambi capiscono che le loro vite stanno cambiando senza possibilità di ritorno. Il momento in cui Harry, consapevole di tutti i timori di Draco, si fa serio e sceglie di dargli una via di fuga, se lo desidera. Il momento in cui Draco capisce che però non gli importa, che lui non vuole affatto fuggire, che lui sta bemissimo lì dovè, tra le braccia calde di Harry. Quello scambio di battute è il momento più importante di tutta la tua storia, e stai col fiato sospeso nell'attesa che Draco mandi in frantumi tutte le sue barriere, e sospiri sorridendo il suo "Ti piacerebbe".
E allora alla fine vediamo un Draco finalmente innamorato, felice e appagato; libero, libero dalle paure e dalle insicurezze, ma non da quella vena sarcastica che è parte così integrante della sua personalità, e che dispiacerebbe moltissimo vederla sparire. Eccolo lì, che si sente libero di coccolare e vezzeggiare Harry mentre dorme profondamente, cancellandogli con un semplice tocco della mano la ruga di disappunto nel momento del distacco, vegliando sul suo sonno e calmandolo dopo un incubo terribile, amando farlo. Mentre quando Harry è sveglio non si trattiene dal prenderlo in giro a modo suo. E Harry lo sa. Sa che Draco lo ama profondamente, sa che è tutta una finta ;-) E anche questo aspetto della loro relazione è semplicemente spettacolare.
E poi che dire di quel finale? Mi sono salite le lacrime agli occhi. Perchè Draco interpreta ogni cosa in termini di possibilità fotografica. Eppure non vuole fotografare Harry. E' meraviglioso. Meraviglioso! Lui Harry ce l'ha dentro. Marchiato a fuoco. Nella testa, nel cuore, ovunque. Nessuno al mondo potrà mai vedere Harry come lo vede lui. Nessuna foto gli renderà mai giustizia. Mai. Draco ha un'immagine di Harry che nessuno scatto sarà mai in grado di eguagliare. Nemmeno un suo scatto. Draco lo scatto perfetto di Harry ce l'ha già dentro di sè.
Tanto basta, e basterà per sempre.
Sospiro beato e... Harry! Non mi dimentico di lui, sai? Perchè Harry sarà anche una presenza silenziosa (dai che ogni tanto qualche battutina gliel'abbiamo fatta dire ;-))), ma non per questo meno dirompente. E' un medico, altro che auror! Già questa è una cosa bellissima, che dice tante cose di lui. Un Harry che guarda al futuro, ma che non dimentica il passato. Il suo passato di morte. E allora ecco che sceglie una professione che è l'inno stesso alla vita. Io trovo che questa sia una cosa bellissima
Almeno, spero di averlo interpretato correttamente, nel momento in cui lo vedo come un uomo rivolto al futuro, perchè lui non mi sembra molto preoccupato del fatto che Draco abbia fatto irruzione così violentemente nella sua vita, ma pare accogliere questa cosa con più naturalezza, con più senso pratico. E poi lo si vede dalla sua casa: all'inizio - te lo ricordi? - avevamo una visione contrastante dell'abitazione di Harry. Ma adesso l'ho capito, e hai ragione tu, senza ombra di dubbio, non potrebbe essere altrimenti: la casa di Harry sembra quasi disabitata perchè lui non la considera casa sua. E' come in attesa di qualcosa, di qualcuno. Ecco perchè anche in questo frangente mi dà l'idea di un uomo voltato al futuro: ci mette giusto un niente per capire che quel 'qualcuno' di cui è in attesa, è Draco. Come dicevo prima però non dimentica il passato, e lo si capisce da tante cose: dalle lenzuola infantili di cotone colorate di cui parlavo prima, alla sua reazione di fronte alla cicatrice di Draco (che emozione quando si prendono la mano...), al suo intervento sulle visite ad Azkaban (anche qui... l'emozione...)
Insomma, tesoro. Questo racconto è sicuramente dracocentrico, ma se non fosse per la presenza di Harry, Draco non risalterebbe nemmeno la metà di quanto invece è risaltato.
Credo di aver finito. Spero di esserci riuscita a farti capire quanto e fino a che punto mi abbia emozionata questo tuo racconto. Rileggendo non mi sento per niente soddisfatta, ma meglio di così non riesco a fare, mi dispiace tanto.
Questo commento è come lo scatto di Harry se Draco si dovesse decidere a farlo: filtrato e annebbiato. Non rende nemmeno la metà del sentimento originale.

Risposta dell’autore: Mi rendo conto, ci ho messo una quantità di tempo a rispondere che può essere definita solo come vergognosa. Lo so.
Solo che, davvero, non sapevo e continuo a non sapere come rispondere a questo commento. Ma tanto credo che continuerò a non saperlo anche se aspetterò altri sei mesi, quindi tanto vale che ci provi, e come viene viene.
Perché vedi, quello che hai scritto sulla tua difficoltà di spiegare a parole le emozioni che la storia ti ha fatto provare vale anche per me, anzi, in un certo senso è anche peggio. Perché mi conosci, e sai quanto sono insicura quando scrivo, di quello che scrivo. Quanto soffro e quanto amo ogni singola storia, in modo così poco razionale che non riesco a tenere a bada l'emozione.
Per me è importante sapere che la storia ti ha emozionato. È importante, ed è bellissimo. È una soddisfazione enorme, è quello che mi fa continuare a scrivere nonostante ogni volta sia un carico di stress che tende ad annientare la mia pace mentale. E allo stesso tempo è imbarazzante da morire. È imbarazzante leggere certi complimenti e tentare di autoconvincersi di meritarli, quando ogni parte di te ha la reazione spontanea di pensare "ma va', esagerata. Lo dice solo perché mi vuole bene."
Però, proprio come dici tu, ti meriti una risposta, perché per te è stato uno sforzo trovare le parole eppure ci sei riuscita, e l'hai fatto solo per me, e quindi ora tenterò di fare lo stesso, anche se sono convinta che riuscirò molto meno di te a darti l'idea di quanto mi hai reso fiera e felice con questo tuo commento.
Tu lo sai quanto sei stata importante per questa storia. Lo sai che senza di te non l'avrei mai scritta. Lo sai cosa vuol dire per me averti accanto a sorreggermi ogni volta che mi deprimo e mi scoraggio e vorrei solo buttare tutto quello che ho scritto perché mi sembra orrendo. O almeno, io mi auguro che tu lo sappia. Mi auguro di riuscire a trasmetterti tutta la gratitudine che provo per ogni singola storia che mi aiuti a scrivere, ma per questa in particolare. Perché questa è e credo che resterà sempre una storia fondamentale per me, e tu davvero le hai fatto da papà. E io questo non lo scorderò mai.
Non proverò nemmeno a risponderti al commento in modo razionale, pezzo per pezzo, perché non avrebbe senso. Perché vedi, l'analisi che hai fatto è così perfetta che io stessa non avrei saputo fare di meglio.
Però c'è un pezzetto a cui tengo tantissimo e che devo per forza citare, che è quello del gatto-Draco che teme che gli portino via la sua poltrona spelacchiata. Ogni volta che lo rileggo mi commuovo. Perché so che ho rincarato la sua natura felina, eppure quella metafora è così bella e così realistica che non posso che commuovermi. Quello è il mio Draco, e tu lo conosci meglio di quanto si conosce lui stesso.
E se non ti volessi già tutto il bene possibile, te ne vorrei un po' di più soltanto per questo.
Quanto a Harry, hai interpretato più che bene. Nella mia mente Harry è e resterà sempre un uomo rivolto al futuro. In un certo senso è il motivo per cui per me è tanto speciale. Perché riesce sempre a guardare avanti, riesce sempre a sperare, sempre, anche quando non ha alcun motivo plausibile per farlo. Per Harry il bicchiere è sempre mezzo pieno.
Hai scritto che Draco non risalterebbe tanto se non fosse per Harry. Questo, tesoro, non credo sia merito mio. È solo che loro sono proprio così. Sono completi solo insieme. Soli è come se mancasse sempre qualcosa. Insieme splendono.
Non so più davvero cosa altro dire. Sappi solo che conserverò per sempre gelosamente questo commento, e con esso le emozioni che mi ha fatto provare. Li conserverò come il più prezioso dei regali, per il quale non sono proprio in grado di ringraziarti in modo adeguato.

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