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Di: Salome (Firmato) - Data: 25/01/2008 15:34 - A: Capitolo 1
Inizio il commento partendo dalla tua domanda iniziale: non lo so se ci sei riuscita a superare quello scoglio, tesoro. Non lo so... Quello che so per certo però, è che questo è l'unico modo per riuscirci, alla fine. Sfogare il dolore come tu sei riuscita a fare scrivendo l'ennesima poesia. Sfogare, sfogare, sfogare. E alla fine lo scoglio sarà sgretolato. Nessuno meglio di me ti può capire: la lettura del settimo libro mi aveva gettata in un baratro. Altro che sconforto. Senza l'aiuto di poche amiche (poche ma eccezionali, tra le quali la nostra Ny, che mi ha acchiappata per il colletto e mi ha riportata in superficie a tornare a respirare con la forza di una singola mail), sicuramente adesso non sarei qui a commentare te nè nessun altro, e avrei definitivamente abbandonato la scrittura e il fandom. Non sto a dilungarmi su quanto mi abbia fatto male e su quanto mi abbia ferita questo settimo libro, perchè tu stai provando le stesse cose, ma sono sicura che se continuerai a scrivere così come hai fatto con quest'ultimo racconto, alla fine ne uscirai in buone condizioni ;-) E' l'unico modo per sfogare la rabbia, e per non darla vinta a colei che dopo aver creato degli splendidi fiori di carta (e per questo mai smetteremo di ringraziarla), poi li ha brutalmente e definitivamente calpestati. Ma ti dico le stesse cose che a luglio erano state dette a me: quei fiori di carta non sono morti, perchè continuano e continueranno a vivere dentro di noi. Di una cosa in particolare vorrei ringraziarti, dopo aver letto questo racconto: aver dato voce al dolore di George. La Rowling non lo ha fatto, con nessuno dei personaggi che ha voluto uccidere. Il lettore se li è ritrovati cadaveri senza quasi nemmeno sapere come sia successo. Ma in particolare con la morte di Fred è stata crudele, perchè ritengo inconcepibile che dopo aver scritto sei libri nei quali ci ha presentato Fred e George quasi come un'entità unica e inscindibile, poi decide di uccidere uno dei due, e non spreca nanche due righe per parlarci del dolore del fratello superstite. Lei non lo ha fatto. Tu sì. E per questo ti ringrazio infinitamente. Anche perchè il modo in cui lo hai fatto è stata una stilettata, un colpo al cuore. Sei stata eccezionale nel descriverci la follia di George. Una follia consapevole però: George si ribella alle cure, si ribella al dottore, perchè sa bene che se guarisse Fred smetterebbe di fargli compagnia, di stare lì accanto a lui mentre mangia il gelato alla fragola, mentre guarda la televisione babbana di papà - finchè è pazzo riesce a guardarla in compagnia di Fred anche se è rotta e ormai inservibile -, mentre piange solo un pochino quasi dovendosi ricordare di farlo. Se il dottore lo guarisse, invece, quelle lacrime non avrebbero più fine, quel vomito non avrebbe più fine. Ho idea che se il dottore lo guarisse, per George sarebbe davvero la fine. La fine. Grazie, tesoro. Ti ringrazio tanto per averla scritta. Avevo un grandissimo bisogno di leggerla. E tu hai un grandissimo bisogno di continuare a scrivere, o Mia Dea. Per te, e anche per noi che sentiamo tanto la tua nostalgia. Ti sono vicina. Scrivimi quando vuoi, mi fai solo un grande piacere. Dani.
Risposta dell’autore: Ciao angioletto mio! ^0^ Prima di tutto scusa il tremendo ritardo della mia risposta, ma è stato un periodo un po' così...e poi non posso che dirti grazie. Grazie prima di tutto per le tue parole, le tue parole per quei fiori di carta che di certo non se ne sono andati dopo l'ultima pagina del settimo libro. Sono comunque con noi, da qualche parte, e sono destinati a restarci, qualsiasi cosa accada. E poi grazie per aver capito George, la sua "consapevole follia" il suo non voler guarire, il suo voler restare aggrappato al dolore. Perchè George ha paura...ha paura che se questo dolore sbiadisse allora sarebbe davvero il nulla, allora sarebbe come se Fred non fosse mai esistito e con lui le patatine davanti al televisore, il gelato alla fragola, gli scherzi nascosti dentro l'armadio. Grazie per aver capito e grazie per la tua vicinanza così preziosa che mi è stata di grande aiuto. Sei davvero un tesoro! *__* Ti abbraccio fortissimo. ^____^
Di: Semiramide_ (Firmato) - Data: 20/11/2007 10:23 - A: Capitolo 1
Oh è maledettamente dolorosa. George con questo suo comportamento infantile, angosciante perchè ha bisogno del gelato, del cucchiaio sulla guancia per compensare qualcun' altro. Ok, basta non sono in grado di dire altro quindi mi defilo prima che riesca a sparare altre minchiate senza senso. Brava davvero. baci Semiramide
Risposta dell’autore: Grazie Semiramide, le tue parole hanno certo un senso e sono davvero felice che la storia ti sia piaciuta! Un bacio! ^___^
Di: Nykyo (Firmato) - Data: 20/11/2007 09:44 - A: Capitolo 1
Tesoro è terribile e bellissima. Povero George! ç_ç Ogni singola frase è perfetta e incisiva, ma a me sono rimaste nel cuore soprattutto queste due: "Una volta che l’avranno curato, Fred non ci sarà più" e "Ha camminato di corsa, camminare è facile una volta che hai capito il meccanismo, basta avere la forza di mettere un piede dietro l'altro". E poi la televisione e quel cucchiaio che si appoggi sulla guancia... e il succo di zucca che scivola via, come sangue, come lacrime. George è impazzito. George è tornato bambino. Un bambino che ha bisogno di cure, non solo di quelle dei suoi genitori, che non a caso sono tornati ad essere "mamma" e "papà", ma di una cura che non esiste più. George non vuole guarire, perchè altrimenti perderebbe Fred (giuro, mi si è spaccato in due il cuore, leggendo quella frase). Mi è venuto da piangere per quella televisione rotta, e i ragazzi che non bisbiglieranno più. Si può piangere sul gelato alla fragola? Accidenti, credo di sì, tesoro. Come odio la Rowling in questo caso!!! Merlino, come ha potuto? Dove ce l'aveva il cuore in quel momento? Cosa le è saltato in mente di trasformare la vita in morte in quel modo, sia per chi se ne è andato che per chi rimane? Eppure, è una tale gioia sapere che la mia gemellina, il mio Fred (ricordi? ^_-) ha superato anche questo scoglio, rendendo musica perfino una cosa tanto dolorosa. E malgrado la sofferenza, come hai detto tu a me una volta, non c'è spazio per il Nulla qui. Ci sono troppe emozioni, ricordi, e troppo Fred perchè ci sia il nulla. Sei una persona davvero forte, tesoro, mai ti venisse il dubbio del contrario! E io ti adoro e betarti per me è sempre un onore immenso. Riesci sempre a toccare le mie corde più intime, e non importa se a volte fa un gran male, non è da tutti riuscirci e in casi come questi è perfino terapeutico. Grazie di aver voluto superare anche questa e di essere tornata a scrivere (proprio come Severus e Fred volevano). Un bacio super. Ny
Risposta dell’autore: Dopo essere riemersa dal dramma che ha rappresentato per me (anche) questa dipartita (anche se in realtà mi chiedo se mai si riemerge completamente, o se restiamo piuttosto impastati del nostro dolore) mi sono fermata a pensare al dolore di chi resta. Al dolore di George che era tutt'uno con il fratello, al dolore di chi si volta per avere un segno, un cenno, una riposta, che d'un tratto non c'è più. Non devo certo insegnare a nessuno quanto sia devastante quel momento, il momento in cui ti accorgi che non ci sarà più...e te ne accorgi nelle piccole cose: mangiare patatine insieme, litigarsi una vaschetta di gelato, progettare un nuovo, mirabolante scherzo che d'un tratto non ha più senso di essere. E poi mi commuovi, mi commuovi ancora e sempre con l'immagine di quel George bambino, sperduto nel suo cantuccio fatto di giochi inservibili e misteriosi, quel George che esce in strada e si meraviglia di essere ancora in grado di fare qualcosa di tanto elementare come camminare. Hai ragione, c'è troppo Fred qui, perchè sia il Nulla. Quanto all'essere forti...:blush: io non mi sento forte per niente! E' stato grazie al tuo sostegno che sono riuscita ad andare oltre questi scogli maledetti, a cercare ancora, dentro, la forza di tornare a scrivere...e sono felice che sia quello che Severus e Fred volevano... *+* *+* *+* al cubo!!! Malefica Rowling...:angry: :alienff: se l'avessi tra le mani....
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