L'ho riletta. E' una cosa che mi leva il fiato. Come la prima volta che ho avuto la fortuna di leggerla.
La fortuna che tu me la regalassi e di averti perché tu potessi scriverla per me.
E ho pensato molto (alle 5 del mattino si pensa di più, a volte).
Ho pensato a tante cose, tutte tanto ingarbugliate che anche se vorrei renderti omaggio mille volte non so come esprimerle.
Ma due voglio dirle:

Sentirsi a volte dire da te, proprio da te, che quando scrivo so mostrare le immagini e far sentire gli odori, i colori o i sapori è un complimento che non merito ma che mi commuove, perché arriva da chi davvero è maestra nel mostrare mondi e rendere vive le sensazioni. Tu sì, tesoro, sai farlo con una potenza che mi allarga il cuore.

E poi... pensavo e volevo che tu sapessi a cosa... pensavo che la prima volta che mi hai donato una Malevolence il tuo Sirius era vivo e aveva sprecato tutto il suo tempo privandosi di Severus (e viceversa), finché il tempo finiva e lui cadeva, oltre quel Velo che tu hai reso così vivo e struggente.
Cadeva e non c'era più tempo, salvo che per il rimpianto.
"Se avessi amato qualcuno saresti stato tu", gusto? Se avessi...
E ora ecco. Questo Sirius è già morto, ma non ci sta, e la morte non lo frena. Lui e Severus non sono più, ma hanno davvero tutto il tempo che vogliono, che spetta loro, che meritano.
Questo Sirius è vivo.
Non è più "se avessi". E': ho amato, amo, amerò e nessuno potrà mai impedirmelo, perché la persona che amo è mia, per tutto il tempo del mondo.
Always.
Ma un vero Always che ha senso e consola anche quando fa male.

Che magie sai fare, tesoro!

Ny

Risposta dell’autore:

Sai cosa pensavo stamattina, tesorilla?

Che ci sono cose che non posso dimenticare.

Ad esempio c'è l'odore delle brioche appena sfornate della pasticceria qui vicino.

Un odore che inebria e consola, un odore di zucchero farina e latte, l'odore di quando ero piccina e mio nonno mi prendeva sulle sue ginocchia per consolarmi.

Così è stato ritrovare il tuo commento a questa storia, stamattina.

Una scoperta che è sempre stata lì.

Perchè ogni giorno dimentichiamo qualcosa e quando lo ritroviamo esso è più vivo che mai.

E' che io ho scelto di non arrendermi, non più.

Come Severus.

Sono stata così a lungo arrabbiata con tutto e tutti solo per esserlo.

Per essere un po' di più, per non scomparire.

Anche questo Sirius che tu ami così tanto non scompare.

Solo, si trasforma nel momento in cui si era determinato il suo annullamento.

E io che del finale dei libri di JKR non ho amato praticamente nulla, ti dico cosa mi è piaciuto in quel quinto libro.

Voldemort che entra dentro Harry e Harry che pensa a Sirius.

Il suo cuore si gonfia di un sentimento che viene definito come "commozione" e per il Signore Oscuro è intollerabile.

Poi c'è Luna, con la sua aria un po' svagata che dice qualcosa come "Non li hai sentiti? Erano lì, dietro il Velo. Solo... si nascondevano."

E mi piace pensare che le persone che amiamo siano sempre lì, solo che si nascondano un po'.

Un giorno in più.

*+*

Che emozione questo racconto, Sage... Ci sono persone che ringraziamo perché ci fanno parlare, e altre che ringraziamo perché ci lasciano senza parole, e in questo momento sei fra queste. Ci sono silenzi che parlano, e il tuo silenzio, vedi, è così complesso e sfaccettato, ho dovuto leggere più volte, perché volevo che parlasse con la voce di Sirius: "Ti meriteresti le carezze che ti sono state negate".
(Sai quante volte avrei voluto dirlo a Severus, quante volte avrei voluto che qualcuno glielo dicesse al posto mio?). E invece era la carezza gelida e tentatrice di Voldemort. E Severus non cede, lui, l'incrollabile, perché Sirius è già suo, sarà sempre suo. Vedi, sarebbe stato più saggio da parte mia stare zitta, e non provare a interpretare quello che non può essere spiegato, ma voglio correre il rischio di sbagliare, perché se emozioni e impressioni si rincorrono e si sovrappongono in modo tanto affascinante, non è mai una caso, anche quando l'interpretazione è sbagliata. Ora , però, starò zitta, guarderò dentro questa incredibile goccia di silenzio, ascolterò quel trillo di campanule, lutto e festa insieme, come sempre.

Risposta dell’autore:

E invece mi piace che tu non possa tacere.

Perchè vedi nelle parole che dici, sfidando la paura di sbagliare, c'è un universo intero.

Sensazioni, sentimenti e forza.

Perchè non è un interpretazione è più uno stato d'animo... non so se rendo l'idea.

E le parole sono il colore con cui dipingiamo noi stessi anche quando vorremmo tacere, ma non possiamo.

Non dobbiamo.

Perchè hai saputo leggere dentro le mie parole.

E io ti dico grazie.

stupenda... e mi dispiace ma, un po' perchè ho il gatto in braccio e non riesco a scrivere bene con una mano sola (perciò sarei stata breve comunque ^^') ma soprattutto per "colpa" della favolosa intensità di questa piccola fic, sono rimasta senza parole... ti accontenterai dei miei complimenti per aver scritto qualcosa che mi ha colpita al cuore? ^^

Risposta dell’autore:

Grazie pe le tue bellissime parole Geilie, è stato davvero un piacere sapere che questa piccola storia ti è piaciuta.

E fai una coccola in più al tuo gatto da parte mia! ;)

è davvero essenziale, limpida cristallina come una pioggià fresca che ti fa rabbrividire ma nel contempo di ristora l'anima. complimenti, ogni prola è dettata dalla poesia, ogni velata malinconia vittima diun vero sentimento. non saprei cosa altro dire...mi hai emozionato... un bacio

Risposta dell’autore:

Caspita che commento meraviglioso!

Grazie Secret, davvero, non sai quanto mi faccia piacere leggere le splendide emozioni che hai saputo rendere in modo così vivido!

Un bacio a te! :)

Sage, sei tornata...♥♥♥

Non ho tempo adesso per leggere, ma più tardi non mi  scappi XD

Un bacio.

Risposta dell’autore:

Eheh... no, non scappo tesorilla.

Anche se dovesse volerci tutto il tempo del mondo.

*+*