Eccomi, tesoro, non ti faccio attendere oltre per questa recensione che, comunque, non renderà mai davvero giustizia alla bellezza sconvolgente delle tue parole e di questo tuo Sirius (e tu ed io sappiamo che essendo Sirius tutto ha un peso ancora maggiore! ♥).
Che vuoi farci, ho preso tempo anche nella speranza che un briciolo di razionalità tornasse a invadere il mio povero cervellino, sopraffatto dalla tua bravura, ma è stato inutile.
Questo racconto continuo a sentirmelo prima di tutto nella gola e nello stomaco... e sulle palme delle mani che formicolano dalla voglia di afferrare Sirius durante la sua caduta al rallentatore.
Afferrarlo non per trattenerlo, ma per accompagnare la sua discesa oltre il velo,  per stringerlo, per abbracciarlo forte, incastrare il viso nell'incavo di quel collo un po' piegato e soffiargli nell'orecchio, ancora e ancora, con tutto il calore possibile: "Tu brilli! La tua luce è così forte che leva il fiato e brucia ogni possibile barriera!"
Quanto vorrei poterglielo dire. Quanto vorrei, con questo tuo Sirius così Bello, Umano, Vero, con questo tuo Sirius che è tanto Snivellus (non è così, Severus? ^_-) e che proprio per questo, se capisci cosa intendo, è tanto "mio" e tanto IC.
Il tuo Sirius, tesoro, è tridimensionale e buca la pagina in una maniera che mi commuove terribilmente. E un Sirius che è un po' anche me, e anche Sage e a maggior ragione, anche solo per questo, il bene che gli ho voluto fin dalla prima riga (anche a prescindere dal fatto che sia un regalo per me) è immenso, come il Tutto che questo Sirius rinchiude in sé.
Lori ha perfettamente ragione, nel suo commento, sul voler brillare e non riuscirci, o meglio a volte sul credere di non riuscirci, anche se in riealtà si brilla ugualmente, anche solo nello sforzo sincero di accendere una piccola fiammella, o almeno io l'ho sempre pensata così.
E questo è il miracolo che hai reso addirittura per iscritto, con la poesia assoluta delle tue parole.
Nella "morte" di questo Sirius, nel suo arrendersi a se stesso e ai suoi limiti, nel rimpianto che come sempre fa più male del rimorso, ma anche nella sottile autoironia e, in fin dei conti, nel coraggio di questo tuo Sirius, e soprattutto in pochissime parole, tu hai reso molto più del dramma di una vita che finisce: hai dipinto una vita intera, che (passami il gioco di parole) vive anche nel momento in cui pare spegnersi e smettere di brillare.
In questo tuo piccolo capolavoro, tesoro mio, ho letto di un bambino che mascherava col rancore il dolore di non essere come sua madre avrebbe potuto amarlo. Ho visto un giovane uomo che morirva del rimorso di non essere stato abbastanza per salvare le persone che amava. E alla fine ho avuto sotto gli occhi un giovane-vecchio uomo che credendo di arrendersi ai suoi limiti in realtà continuava a desiderare di superarli e di fatto li sfidava, dunque non era per nulla sconfitto o domo.
Che meraviglia hai scritto per me, Sage!
Mi spiace, sai, immensamente che queste mie parole siano del tutto sproporzionate rispetto alla bellezza e alla profondità che tu mi hai voluto regalare.
Sei davvero come il tuo Sirius: brilli con un'intensità che a volte abbaglia.
E io ti ringrazio un milione di volte e sono fiera come non so dirti quando brilli un poco anche per me ;) ♥

Ny

Risposta dell’autore:

Cosa posso dire?

Cosa posso aggiungere quando tutto quello che hai scritto è così sentitamente compiuto e perfetto, quando ogni singola parola del mio racconto ha trovato in te la sua gemellina?

Che meraviglia di commento, Tesoro mio, sapessi che gioia leggerlo e leggere come hai saputo comprendere e intuire tutto, anche quello che io ho (più o meno) volutamente solo accennato.

Non mi resta che ringraziarti.

Grazie per aver visto Snivellus, ora e sempre.

Perchè io scrivo sempre di Snivellus, in un modo o nell'altro.

E questo Sirius è proprio uno Snivellus ai miei occhi, completamente.

Strano che a dirlo sia proprio io, che mi sono sempre sentita distante anni luce da questo personaggio, io, che spesso l'avrei volentieri preso a sberle.

Eppure c'è stato qualcosa, mentre scrivevo, che d'un tratto me lo ha reso più chiaro.

E questo è solo merito tuo, delle tue storie, dell'amore sviscerato che nutri nei suoi confronti... tu che hai saputo renderlo in tutte le tue storie vivo e palpitante... ma soprattutto umano.

Credo che questo in uno scrittore (o aspirante tale, come nel mio caso) sia il dono più grande.

Quindi solo grazie.

Grazie per quel brillare che hai visto in me.

Ogni volta mi lasci senza parole.

E basta. ;)

♥

Santo cielo, mia dea, è semplicemente meravigliosa.

Mi ha lasciato un groviglio dentro di emozione, di tristezza, di commozione. Con gli occhi lucidi tento di farti capire quanto sia meraviglioso questo tuo Sirius per me, questa bellissima stella che ha smesso di brillare accartocciandosi su se stesso, come un buco nero che risucchia dentro di sè qualunque cosa lo circondi. Chiunque lo circondi.

Non sempre si brilla di luce. Si brilla anche se si è ombra, quando si è come il tuo Sirius. E lui brilla. E' di ombra ma brilla lo stesso. Nemmeno se ne accorge, ma brilla, ha sempre brillato.

Quando viveva e anche e soprattutto quando moriva.

Ecco, lo vedi cosa mi fai? Mi emozioni al punto tale che non sono nemmeno in grado di scriverti un commento coerente. So che ho solo farneticato, ma sappi che questa, secondo me, è una delle poesie in assoluto più belle che tu abbia mai scritto.

Un abbraccio, tesoro, e grazie anche  da parte mia, anche se questo capolavoro è tutto per Ny, che lo amerà di sicuro alla follia. Almeno quanto l'ho amato io.-

Risposta dell’autore:

Angelo mio ^0^

sono io che ti abbraccio ringraziandoti.

Sai che hai proprio ragione quando dici che non si brilla di sola luce?

Talvolta siamo capaci di brillare anche nei momenti più impensati e disperati... siamo capaci di farlo anche quando siamo certi che non ci riusciremo più.

Forse è uno dei pregi dell'essere umano.

Andiamo avanti.

Andiamo avanti anche quando siamo certi che non riusciremo mai più a farlo.

Invece lo facciamo.

Grazie per le tue splendide parole, che ti assicuro hanno il potere di emozionarmi ogni volta... per me è sempre un grande piacere leggerti! ^^

Maledizione, penso che piangerò sempre leggendoti... Troppo intenso per ricevere un commento adeguato da me...

Quasi mi vergogno che il mio nick appaia accanto a una recensione così poco all'altezza del tuo piccolo capolavoro...

Credo che tu sia una delle migliori delineatrici di questo personaggio... O forse saranno le "S" a ispirarti, dato che la tua opera magna universalmente riconosciuta è Severus...

La mia ammirazione per te sta raggiungengo punte elevatissime; grado 10, scala Richter! E la scelta non è casuale; ogni tua riga mi provoca un vero e proprio terremoto interiore (giuro che non esagero!!!)...

Dico io, come si fa a restare indifferenti davanti a cose come questa? A piccoli sorsi di un thè fatto di pensieri umani? Pensieri dannatamente realistici, oserei dire proprio reali... Pensieri perfettamente calzanti, pensieri anche incalzanti a volte... Similitudini non pompose, ma magiche; parole accostate col cuore... Luci, ombre, pathos e delicatezza. Cosa si può dire di un uomo che cade? Di un uomo che muore, e sa che cosa gli sta accadendo? Di un uomo che vorrebbe almeno bruciare, pur di morire brillando e di non svanire nel nulla senza lasciare dietro di sè nemmeno un ultimo bagliore? Mai abbastanza, o sempre troppo poco... Per questo mi limiterò ai più sentiti complimenti, visto che nella mia mente c'è una meraviglia tale da non potersi descrivere con le comuni parole...

Risposta dell’autore:

Accipicchia...sono io che mi emoziono leggendo il tuo bellissimo commento!

Per il modo in cui mi hai comunicato la tua emozione, emozione così vera che per me è un onore sia stata la mia piccola storia a scatenare.

Per aver visto con chiarezza quell'uomo che cade e si lascia cadere, forse addirittura vuole questa caduta, la cerca, come cerca nella cenere quel fuoco capace di farlo ardere e brillare, anche solo un momento.

Grazie per i complimenti e per il commento, non sai quanto mi hanno fatto piacere!