E' passato molto tempo da quando l'hai pubblicata ma sono nuova e volevo comunque scrivere un commentino senza pretese.

Diciamo che fondamentalmente sono una lettrice più che una scrittrice quindi chiedo venia in anticipo per la banalità del commento.

Partiamo col dire WOW!

allora ho rimandato la rilettura della tua piccola opera d'arte per qualche giorno, la scheda di Chrome è rimasta ad aspettarmi un bel po', occhieggiando e tentandomi, ma non ero molto ispirata lo ammetto! Non lo so, l'atmosfera cupa aspettava il momento perfetto e cioè adesso.

Sono contenta di aver aspettato perchè me la sono goduta appieno. Personalmente sono poco per le romanticherie e più per la vita nuda e cruda, quella reale in cui insieme all'happy ending c'è sempre una sottile amarezza di fondo e perciò il finale (che anche secondo me non è scontato nè banale) mi ha lasciato molto soddisfatta.

Ho letto praticamente tutte le tue traduzioni e i rispettivi originali e da italo-americana che si giostra quotidianamente fra le due lingue posso dirti che hai un modo di tradurre veramente impeccabile. E non parlo solo della grammatica o della sintassi, ma anche del sentimento e della cura che ci metti.

Per quanto riguarda il tuo capolavoro come dire autoctono posso dirti che non sono rimasta stupita di trovarlo così bello e pieno di sentimenti, negativi a volte ma non per questo opprimenti, che sei riuscita a trasmettere. E questo secondo me è un dono.

Per quanto riguarda i personaggi...

Beh io adoro Draco di mio, forse perchè sono Slytherin come lui... Sono rimasta sbalordita da come l'hai descritto, da come l'hai portato in superficie con i suoi pro e i suoi contro.

Per Harry, ho letto il giudizio di Akemichan e non mi sembra così OOC, anzi! D'altronde sarebbe una reazione giustificata e giustificabile la sua e ammetto di preferire questo Harry che a volte si fa inghiottire dal cono d'ombra...

Non sopporto San Potter nella sua fulgida e mistica veste di salvatore della patria perfetto a prescindere, è irreale e francamente da prendere a schiaffoni (e mi offrirei volontaria!)

Cos'altro dire? Oh Severus, il dolce Snape... Descrizione di Harry che calza a pennello, se fosse reale sarebbe il mio uomo perfetto!

Per quanto riguarda il pairing secondo me Harry e Draco sono la coppia più bella del mondo (dopo me e Draco ovviamente XD) e la loro caratterizzazione come coppia è pressochè amena: niente smielate spremute di cuore, niente improvvise infatuazioni da liceali!

L'ultima cosa poi la pianto (sempre se sei arrivata a leggere fin qui): l'idea per riprendere il prompt è idilliaca e ti tiene incollata al racconto come se nel mentre guardassi una tavolozza di colori in cui bianco e nero continuamente si stuzzicano e si "inquinano". Un tema forte e difficile affrontato con tatto, senza presunzione e senza barbosità.

Direi con grazia, sì... Il tuo nickname ti sta proprio a pennello!

Ripeto: sono nuova, sono una pivellina, ma adoro leggere e emozionarmi e non è facile per me...

Quindi grazie Grace...

 Ivonne )O( 

Ecco, questa sera la pigrizia cronica sembra avermi dato un po' di tregua, o forse è solo il cambio dell'ora che ha lasciato un po' di tempo morto a disposizione: ogni volta che cambia l'ora ho la stranissima sensazione di avere del tempo in più tra le mani, di essere dentro una specie di limbo e con una specie di controllore che sta fermo davanti a me impedendomi di passare, perché non è ancora l'ora giusta per... non lo so, "tornare". Sì, non dirmelo, lo so di essere pazza. ;D Comunque, tutto ciò per dire che ho scelto più o meno consapevolmente di impiegare il tempo per rencensire, visto che non lo faccio da qualche migliaio di anni, e in realtà all'inizio volevo buttarmi su "Happy Fucking Birthday"; poi sono stata attratta irrimediabilmente da "Studio", perché l'ho letta quasi subito, quando l'hai pubblicata, e non ho mai avuto il coraggio di commentare. Dico "coraggio" perché credo sia in assoluto la cosa più personale che ho letto, qui. Più personale per me, intendo. So già che mi lascerò dietro un inestricabile disordine, ma davvero necessito di spiegarti quanto questa storia è bella, dal mio punto di vista. Come al solito, ho letto per prima cosa la trama (le cose belle è un piacere scoprirle con lentezza e devozione, no?), e posso dire con certezza che è stato l'inizio della fine. Perché, a voler essere brevi, io sono un'illusa. O meglio ancora, una pigra. Draco è una macchia nera in mezzo a un mondo vorticoso che non si capisce da che parte vada, un mondo che è solo un mucchio di esistenze impazzite che non hanno un centro e uno scopo? Anch'io. Draco vede le persone che conosceva e non le conosce più, Draco non capisce "cosa cazzo hanno nel cervello" tutti quelli che erano con lui pochi mesi prima, non sa come uscire dall'impasse? Anch'io. E ti assicuro che è stato sconcertante vedere scritto esattamente il modo in cui mi comporto nella quotidianità. Il Draco incappucciato che attraversa la città e affronta la neve ogni giorno per assicurare agli altri di esserci nel modo in cui dovrebbe, ma poi sa con sconcertante amarezza che potrebbe vivere ai Tropici e segnare ugualmente il punto con il Ministero, se solo volesse. Ma non vuole. Draco non vuole cambiare. "Odia i cambiamenti", come il Draco folle e combattivo di "Bite me". Draco non capisce come sia possibile "credere" e "professare" e "essere fermamente convinti" e poi scendere a patti con la vita, decidere coscientemente di andare avanti e oltrepassare le proprie convinzioni, riconoscere la fallibilità del proprio ingegno. Bene, il suo è essenzialmente il problema di tutti: come si fa ad ammettere di avere sbagliato? Non è così facile. La domanda, in realtà, Harry la pone nel modo giusto (lo dice anche Narcissa, splendida come non mai ;) ed è abbastanza coraggioso ed eroico da dare a Draco anche una risposta. Molto cruda, in realtà. Molto vera. "Se pensi che credere in qualcosa ti renda coerente o ti dica chi sei...", allora rimani aggrappato al legno in mezzo al mare, e avrai troppa paura di nuotare anche quando vedrai la riva molto vicina a te. Ricominciare da zero è "lasciarsi andare" "in un caleidoscopio che non ha ordine, schema e struttura.

Ho letto in uno dei commenti che "la conclusione è ovvia". Lungi da me innescare polemiche, anche perché è una considerazione del tutto innocente, perciò figuriamoci. Però per me no. Per me non è così ovvia. Ad esempio, nella mia vita, che è abbastanza reale, dispiace dirlo, la conclusione più ovvia è rimanere aggrappata al fatidico legno. Perché tutti ti dicono che l'importante è seguire la propria strada, ma ho l'impressione che pochi si interroghino su quanto "la strada" possa essere vincolante. O magari sono io che prendo le cose alla lettera, come Draco. Magari ci vuole solo qualcuno che ti afferra la mano e la stringe, e fa sembrare più accettabile il "tutto relativo". Gettarsi alle spalle le certezze sbucciate di una vita (che è sempre lunga anche quando è breve) e avere le palle per mettersi di nuovo a combattere con tutto quello che pensavi di conoscere, con tutto quello a cui avevi imparato a dare un nome e che andava bene, era familiare perché era "giusto" o "sbagliato", per me non è ovvio. E' spettacolare. Audace. E' un'occasione lucida e molto tagliente. E' perfetto.

Ecco, beh, Grace, sei ancora lì? Mi sembra di vedere un po' di bava del sonno dei giusti proprio all'angolo della tua bocca. E' solo un'impressione, dici? ;D No, perdonami la seduta dallo psicanalista, in realtà era un modo contorto per comunicare quanto è importante per me questo capolavoro. Sì, capolavoro. Perché è formalmente ineccepibile, perché ha una trama "tosta" (xD), perché il tuo Harry "nero e spigoloso" varrebbe già da solo tutti i premi Strega di questo pianeta e di altri, perché l'incipit del racconto secondo me è sublime e dite quello che vi pare ma il turpiloquio non è mai stato più letterario, per quel che mi riguarda. E sopra ogni cosa perché è reale. Magari io ho interpretato a modo mio, magari in realtà tu parlavi del dilemma eterno che uno prova davanti al banco del latte chiedendosi silenziosamente "Intero o parzialmente scremato?", magari è solo che faccio troppo turismo interno, come diceva Mafalda, e ho finito per non capirci più un cazzo, ma per me questa storia è quanto di più prezioso e consolatorio tu potessi scrivere. Perciò grazie. Lo so che ci sono milioni di storie tra i miei preferiti, e sono tutte lì per motivi inattaccabili e validi (e vorrei vedere ;D), ma sappi che questa avrà sempre un valore del tutto diverso, unico. Perciò (e due) grazie.

Silvia

P.S. Beh, volevo dilungarmi anche su quanto Harry sia strepitoso, però vorrei spenderci un commento a parte, perché mi pare giusto dare il suo spazio ad uno che compare su un divano nemico e sputa gorgheggi aciduli da ubriaco sul mondo di cartone e poi ricompare tutto vestito di nero in mezzo alla neve e si comporta da uomo ringhioso e ferito, o no? Lo amo, comunque, se ti fosse sfuggito. ♥ E poi volevo dirti ufficialmente che secondo me questo racconto segna il tuo passaggio. E non starmi a chiedere cos'è perché non lo so, però quando ci penso mi viene in mente "passaggio". Quello che per Lori è stato "Quadratura Notturna", secondo me. Beh, per te è questo. Eh, ho bruciato parecchie sinapsi, ma tu tollerami lo stesso, vuoi? ♥♥♥

Recensione pubblicata su www.criticoni.net. Storia partecipante alla IV Disfida, il voto che apporta alla sua media-squadra è 8.08.

Akemichan
In questa storia mi è piaciuta la maniera realistica della descrizione dei pensieri di Draco alla fine della guerra; anche la frase del prompt di squadra è utilizzata al fine di rendere al meglio questo personaggio e ci riesce alla perfezione. Pur OOC, anche Harry viene ben reso e risulta anche particolarmente affascinante. La conclusione è ovvia ma non dispiace per nulla. Una nota di merito anche nella capacità di riuscire a strappare un sorriso in alcuni punti nonostante l’atmosfera triste che permea il racconto.

Amrlide
L’uso dei prompt è molto buono, quello personale soprattutto, bianco/nero, è trattato con cura, sia nelle descrizioni ambientali che nella simbologia. Il raffronto con buono/cattivo potrebbe essere un po’ banale, tuttavia l’analisi di alcuni comportamenti che fanno capire la collocazione di un personaggio da parte di Draco, contribuisce a non restare nella superficialità. Il fatto inoltre che il lettore sia condotto in maniera naturale attraverso il protagonista a colorare certe persone di grigio, seppur sia piuttosto prevedibile, è certamente una nota positiva.
La storia procede lineare; anche se i pensieri sono espressi in terza persona, è chiara la centralità del punto di vista di Draco. C’è anche un buon bilanciamento tra fatti e riflessioni: quando i pensieri del protagonista sembrano eccedere, ecco che subito qualcosa o qualcuno lo richiama lui e il lettore alla realtà.
Una storia ben scritta dunque, riflessiva al punto giusto, che sa trasmettere la rabbia e l’incertezza di una persona dall’animo sconfitto ma bramoso di riscatto.

DefenderX
Ci sono ampie parti di questa fanfiction che mi hanno convinto e appassionato in una maniera quasi ossessiva, come l'utilizzo dei prompt (forse la migliore, tra le mie a disposizione) o la "riabilitazione" di Severus agli occhi dei Malfoy, e parti che invece non mi hanno entusiasmato granché: in particolare, pur essendo immune, avvezzo e vaccinato a questa tipologia di fanfiction (e nonostante mi piacciano, eh), dare una caratterizzazione così marcata a Draco o eccedere così tanto nel turpiloquio non rende questa storia assolutamente imperdibile.
Formalmente quasi perfetta, la narrazione è priva di "punti morti", e complessivamente di buon livello, ma non è tra le mie preferite. Le assegno un voto sostenuto perché quasi tutto il resto, dalle minuzie insignificanti al "fact" principale, è decisamente aderente al canon.

 

Bellissima *_* questa serie di contrasti mi è veramente piaciuta molto, e ho trovato traco estremamente IC, e anche Harry, e una fine più sensata di quella ufficiale. Beh, che cosa aggiungere se non "forza gamma!" XD

Risposta dell’autore: Prrrrrrrrrrrr... Grazie di cuore, so che la caratterizzazione che ho dato ai miei personaggi non è esattamente canonica, ma non la vedo nè impossibile, nè tutto sommato improbabile. Mi fa tanto piacere sapere che anche tu la pensi così!
Un abbraccio!

Brava.

Perchè hai regalato a Draco lo spessore che si merita, rendendolo umano, incazzato e avvinto nelle stesse convinzioni che gli sono state inculcate dalla nascita.
Cocciuto e ostinato nel non voler riconoscere che tutto ciò in cui continua con perseveranza a credere, è in realtà un mondo in rovina. Disgustato e sconcertato dal repentino adattamento dei suoi ex compagni di casa alle attuali condizioni. Non hai stravolto nessun personaggio, al contrario hai arricchito di pennellate reali chi versava in situazioni nebulose.

Perchè hai reso perfettamente lo smarrimento, la delusione e la rabbia che Draco prova nello scoprire quanto altro Snape c'era dietro al professore, al mentore, al protettore che lui conosceva.
Un Draco che perde ogni certezza perchè anche gli ultimi baluardi si incrinano. Un Draco così intenso da fare male. Così identico al Draco che io ho sempre immaginato annaspare nell'incertezza del post guerra, da farmi sospirare di sollievo e soddisfazione.

Perchè hai dato ad Harry una connotazione tridimensionale e matura. Senza indulgere nel descriverlo amareggiato e disilluso (peraltro in un modo plausibilissimo) perchè anche l'Harry adulto non può perdere la capacità di riconoscere chi vuole comunque delle risposte (benchè Draco resti paralizzato e terrorizzato da ciò che inavitabilmente dovrà accettare).

Perchè Draco ed Harry sono così struggenti, torturati e perfettamente plasmati da farmi venire due generi di brividi. Il brivido che provocano la potenza e l'immediatezza delle tue meravigliose descrizioni della psicologia di Draco, che permette di cogliere anche quella degli altri e soprattutto di Harry.
E il brivido "caldo" perchè, ammettiamolo, è impossibile non sentire l'urgente necessità di saltare addosso a Draco e a Harry. Perchè saran pure torturati ma anche tanto tanto erotici, mon dieu! Ed è questa la dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, che la forza erotica mentale è molto più dirompente di quella fisica, perchè precede appunto l'unione fisica in una danza di emozioni e malizie.

Perchè il tuo linguaggio è divino ed io ti prego di non imbavagliarti con troppe traduzioni (che comunque adoro e delle quali non posso fare a meno) perchè è un autentico piacere essere portati dentro una tua storia da una scrittura così efficace ed evocativa.

Brava.

E grazie per tutto ciò che mi fai provare.

Una genuflessa e ammirata Nicky.

Risposta dell’autore: Ecco, ora comincio a capire quello che mi ha risposto una volta un'autrice americana. Dopo averle lasciato una fila di commenti ammirati, mi ha scritto che avrei dovuto tenere dei seminari sull'incoraggiamento e l'arte della lusinga per l'ego di un autore.
Ho il sospetto di avere ancora molto da imparare, perchè ragazza mia, tu sei meglio di una striscia di coca per il *mio* ego. Intanto per le tue frasi finali: sapere che c'è qualcuno che ritiene le traduzioni una sorta di "bavaglio" alle mie storie fa un effetto indescrivibile, ed è meglio di mille complimenti standard. Non che io non ami tradurre: ho imparato a descrivere certe sensazioni facendomi le ossa sulle parole degli altri, quindi non credo che smetterò mai, ma il sapere di aver davvero assimilato qualcosa in termini di capacità ha un sapore assolutamente delizioso.
Draco... ormai non è un mistero, mi riesce molto più spontaneo lasciar parlare un personaggio difficile, conflittuale e piuttosto incoerente come lui. Non mi dilungo a spiegare perchè... ;-)
E il fatto che il Mondo dei Maghi del dopo-guerra non sia un piccolo paradiso credo sia un dato di fatto. Di certo ci sono state ingiustizie e la corruzione e la filosofia del "due pesi, due misure" non può non aver generato confusione e risentimenti. Che Draco ci sia finito dritto in mezzo mi pare l'epilogo più prevedibile, ecco.
Grazie di cuore, mille e mille volte: sapere di averti dato emozioni e sensazioni positive è il regalo più bello, senza alcun dubbio.
un abbraccio!