Cupo e oscuro e struggente.

Amaro, acre, vischioso eppure c'è questa passione così densa, così solida. Un desiderio oltre la ragione, come la lama affilata che deve essere, che incide, ferisce e il bisogno è insopprimibile, soffocante, oppressivo e non importa quanto cattiva e senza pietà siano risata. sguatdo e giudizio della ragione di Harry oltre il vetro. Ormai esiste solo il dentro e l'aria, il refrigerio è Severus, senza perdono, nè redenzione, nè possibilità di ritorno.

Magnifico, tutto, anche questo leggero dolore che adesso mi accopagnerà per un pò. Harry scivola e noi con lui. Come definirlo? Non ci provo nemmeno, un dono forse. Immenso.

Fumo... ecco la cose che prima di tutto ho visto leggendo le tue parole.
Fumo nero, leggero eppure densissimo.
Fumo che si alza in lente volute avvolgendosi attorno a Harry, come le spire di un serpente, come dita d'oppio che si insinuano a stregarlo e ipnotizarlo, lasciandogli addosso un'euforia scomposta e insana.
Ma nello stesso tempo quel fumo è inchiostro che precipita pesante e vischioso in una piccola vasca trasparente d'acqua immobile e limpida e mentre scivola giù si scioglie e si annienta, cercando di purificarsi mentre si sporca, proprio come l'acqua che lo circonda che fa più calda e viva mano mano che ne viene macchiata.
E poi piacere e fastidio e dolore e abbandono, perdita e accettazione di sè.

Ok, lo so che suona del tutto sconclusionato. Perdonami tesoro mio. E' quello che vedo e sento in queste parole. Non conosco un modo diverso per esprimertelo. Se no giuro che lo farei.

Lo sai.

Ny