Naturalmente, essendo curiosa come un gatto, ho letto entrambe le fanfic dopo aver visto i messaggi in guferia.
So che la cosa non ti consolerà, ma sappi che la tua storia è molto più interessante del suo clone.
Indipendentemente dalla lunghezza, hai bilanciato in maniera perfetta le parole, utilizzato la punteggiatura giusta al momento giusto e riuscendo a comunicare svariate emozioni in poche righe. Ammirevole.
Come soleva dire Picasso "Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole."
Ciao
Titania
Risposta dell’autore:
In realtà sei un balsamo sulle mie ferite!
Io sono tipo la persona MENO modesta del pianeta. La modestia mi puzza propio, la schifo come un paio di mutande sporche abbandonate sotto un letto da un anno. Quindi è ovvio che IMNSHO la mia storia sia migliore. Oh, c'è anche il fatto che a me tutti i fronzoli poetico-romantici e gli occhi argentei e i telefoni isterici mi facciano venire la colite in generale (perché sono romantica come un vermicolo, probabilmente). (Quindi sì, secondo me Sathia ha ROVINATO la mia storia. Perché lei si doveva concentrare sulle "reazioni". il lettore ha il bisogno di leggerle scritte per filo e per segno, no? Perché Ron, quando non riconosce la voce al telefono non si chiede se ha sbagliato numero! No, ANZI! Ron riconosce SUBITO che dall'altra parte c'è Malfoy, si vede che si telefonano spesso! Che burloni! - E secondo lei tutto questo è MEGLIO!)
ops, scusa il rant.
Grazie!! Anche della citazione, ti giuro che il mio orgoglio si sta stiracchiando come una piantina al sole dopo una grandinata!)
Carinissima davvero: Ron imbarazzato è da morire dalle risate e Draco che semplicemente risponde "Harry dorme"? Geniale! mi piace! Ora vado a leggermi il seguito xD
la storia sarebbe anche carina, ma vedi: se mi dici subito che Ron ha chiamato Harry e ha risposto Malfoy poi ti devi concentrare sulle reazioni... cosa che manca totalmente e rende la fic banale, o se al posto di informarci su chi Ron avesse chiamato, trovandosi raccapricciato a parlare con Malfoy, avessi, solo alla fine, fatto spuntare Harry dalle coperte... beh, l'effetto sarebbe stato molto diverso.
In definitiva: l'idea è carina e divertente... ma esposta così perde molto, lasciandomi in bocca un retrogusto amaro. Non vorrei ti offendessi ma mi sembra scritta di fretta e con poca attenzione perchè... perchè davvero sarebbe bastato pochissimo per renderla davvero bella.
Sathia
Risposta dell’autore:
Salve, cara. Ma pensa che invece io mi struggevo di averla fatta troppo lunga. Dicevo: “no, Mele, togli, togli! Deve esserci solo il dialogo, solo i suoni, al massimo una punta di colore. Mi addoloravo per il “neanche apre gli occhi”, che è una connotazione, rabbrividivo per il “Harry pensa…”, che è onniscienza. “Ricordati che non sai nulla, Mele, guardi e basta, al massimo intuisci. Su ciò che non sai non devi scrivere.” Mi discolpavo dicendomi che “neanche” era un’interpretazione intuitiva e legittima, che “Harry pensa” alla fine era un colpo di coda abbastanza d’effetto, e la possibile spiegazione “i pensieri di Potter sono abbastanza palesi sul suo viso”, veniva inghiottita dalla sintesi imposta da Brevitas, che è una dea fin troppo esigente. Ho impiegato cinque minuti a scrivere la brutta e un’ora a limare la bella. Due secondi e mezzo per parola. Certo che avrei potuto descrivere una scena diversa da quella che vedevo in mente, che avrei potuto rendere Malfoy più sadico e lasciargli cuocere Ron sul filo del telefono. Ma Draco la mattina è troppo rimbambito per essere cattivo, e Ron non poteva vedere Harry spuntare dalle coperte, qualcuno gli doveva pur dire che lui era lì (o meglio, che Draco era a casa di Harry). Insomma, avrei potuto mentire e tenermi la mia scenetta tutta per me. Ma allora tanto valeva non scrivere nulla. Il gioco di scrittura teatrale non è un buon corrispettivo per la verità. (Oh, cavolo. Pensa che questa roba è lunga il doppio della fic. Mi devo preparare alla punizione divina.)
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