Mi sa che è da un po' che non commento, però ti seguo sempre.
Ora, c'è una cosa che devo proprio dire, perché me la sto rigirando in testa da parecchio e riguarda la trama di questa storia. Intendiamoci, è interessante e articolata, ben costruita anche se forse un pelino ripetitiva, ma magari è solo una mia impressione. Mi piacciono anche le storie "lente", ma in alcuni casi è come se mi venisse voglia di mandare avanti veloce...
Beh, la cosa che però volevo commentare è l'atteggiamento della scrittrice nei confronti della situazione. Mi spiego: capisco che tutta la sua storia si basa sulla prigionia e la conseguente strana alleanza tra Harry e Severus, ma è come se fra le righe serpeggiasse un non so che di compiacimento.
Harry passa dal leggere Dracula o Billy Budd alle torture dei Mangiamorte (o di Severus stesso) con una "leggerezza" che mi spiazza. Va bene, magari la prende come "tanto non posso farci nulla, meglio che mi adegui", magari è solo perché a quanto pare Piton lo sta ancora drogando, ma questa cosa mi disturba. Se ne stà lì, nella cella, pensando fugacemente a come fare a scappare, poi mangia, poi si lava, poi si allena, poi legge, poi si fa torturare, poi torna alla solita routine. Ecco, non lo capisco. Cioè, non capisco se andrà avanti così per 65 capitoli o se finalmente si deciderà a fare qualcosa di incisivo. Non so, è che lo vorrei tutto sommato più incazzato, se non altro dentro di sè; invece più che una persona cui stanno facendo delle cose inimmaginabili, sembra uno schiavetto che pensa che il padrone abbia sempre ragione e che lui, da bravo sub, si meriti tutto. La verità è che sento tutto questo come stonato ma, ripeto, è solo una paranoia mia. E non sto assolutamente dicendo che non mi piacciono le storie con un filo di D/s, anzi...
Ovviamente il mio giudizio non ha a che vedere con la tua traduzione, che è sempre ottima, ci mancherebbe!
Spero vivamente che questo commento non ti dispiaccia, ma sentivo di dovertelo dire, perché comunque considero questo spazio un luogo dove potersi confrontare, non solo dire "Bella bella, continua".
E in ogni caso continuerò a seguirti, perché comunque ho resistito alla curiosità di leggermela in originale (e non ne avrei nemmeno il tempo) e sono la proverbiale gatta che va al lardo, curiosa e che non si trattiene XD. Un salutone. Ly.
Risposta dell’autore: No no figurati se mi dispiace è sempre bello scambiare opinioni, anzi! Per quel che mi riguarda capisco bene il tuo commento, nel senso capisco quello che intendi... molte storie hanno dato anche a me quest'impressione, cioé che Harry all'improvviso diventi superremissivo eccetera eccetera. Dunque vediamo che raccolgo un attimo i pensieri e ti spiego il mio punto di vista su questa faccenda...
In mia opinione, leggendo questa storia bisogna considerare, per analizzare correttamente l'atteggiamento di Harry, alcune cose: in primo luogo che non è vero che lui non si sia ribellato, anzi. E' però vero che ogni suo tentativo di ribellione è stato vano: non ha la magia, non ha la forza per controbattere agli attacchi, è completamente da solo e non ha neanche aiuti dall'esterno. Inoltre è consapevole che anche tentativi di, ad esempio, suicidio sono inutili: in primo luogo perché non può farsi male (Snape si è assicurato, come dicono i primi capitoli, che non abbia nulla di tagliente a disposizione, neanche piatti di plastica; è sempre controllato; è comunque se si uccidesse sarebbe tutto vano perché lui sa che deve essere proprio lui, Harry, ad uccidere Voldemort).
Quindi su questo fronte, come ha visto dall'esperienza, non è che possa fare molto. Inoltre piano piano in Harry si fa strada il pensiero che ribellarsi a Snape sia inutile: E' il Mangiamorte che PALESEMENTE lo tratta meglio, quindi ha paura di provocarlo e dover cambiare guardia, addirittura lo allena per sconfiggere Voldemort: è vero, lui ha ancora qualche remora nel credere che Snape sia dalla sua parte, ma chi è lui per buttare via un allenamento che davvero potrebbe risultargli utile e che inoltre lo intrattiene in un momento disperato, nel quale non ha niente da fare se non letteralmente impazzire dalla noia (sembra una cavolata questa della noia, ma davvero passare giorni e giorni e giorni rinchiuso in una cella a non fare assolutamente niente manda alla pazzia - chiunque sarebbe tentato anche dal minimo svago, tipo i libri appunto)?
E qui entra in gioco l'altro elemento... è chiaro che Harry a furia di stare completamente da solo e dover contare solo su Snape, che lo tratta relativamente bene ma comunque ambiguamente, stia iniziando a soffrire un po' di Sindrome di Stoccolma com'è inevitabile. Ritengo che anche questo sia un elemento da non sottovalutare: la mente umana per sopportare situazioni che normalmente sarebbero intollerabili, soprattutto se totalmente isolata, fa, dice, agisce e pensa in maniere che non la sfiorerebbero neanche se fosse in una posizione di maggiore forza e sostegno psicologico.
Harry farà qualcosa degno di nota entro la fine della storia; ma la sua "azione" è SUPERconcentrata negli ultimi capitoli. Questo perché ciò che dovrà fare richiederà rapidità e prontezza di mente, e soprattutto uno sviluppo del personaggio che Harry ha bisogno di subire in tutto il tempo che precede ciò che farà - ecco perché così tanti capitoli: in mia opinione la scrittrice ha ritenuto indispensabile rendere chiaro in ogni minimo passaggio come mai tra Harry e Snape si andrà a costruire una determinata relazione e come mai l'Harry finale sarà (in mia opinione) così diverso da quello che era il protagonista all'inizio di questa storia.
AHAHAH ho scritto una tesina praticamente scusa! XD Comunque ecco, niente... ah sì comunque hai ragione: Snape lo sta anche drogando, o in ogni caso ha il pieno potere su di Harry, il coltello dalla parte del manico - è più astuto, più colto, ha la magia: per raggiungere il proprio scopo è disposto davvero a fare tutto. Ricordiamoci che noi non sappiamo assolutamente niente di quel che sta facendo Snape, che come sostiene la scrittrice "all'inizio della storia vede Harry solo come un pupazzo da utilizzare per portare avanti il proprio obiettivo" (o qualcosa del genere, l'ha detto in qualche commento), ed essendo un personaggio così ambiguo in questa storia mi lascia sempre qualche dubbio su tutto quello che sta facendo - per questo non vedo l'ora che l'autrice ripubblichi la storia dal suo punto di vista!
Bacioni, spero di non averti definitivamente annoiato con la mia risposta anzi magari se hai qualche altro pensiero mi raccomando comunicamelo che io, come si vede, mi diverto a rispondere XD Bacioni!