Sei arrivata a 100 letture o questo commento ti sballa la statistica? Ecco, mi dispiace, non so se sono una lettrice pari o dispari, ma volevo scriverti che ho apprezzato la storia quanto le note. Un po' per l'uso della punteggiatura, un po' perchè anch'io conto i maccheroni quando li peso e il mio mondo è tutto tutto simmetrico. Guai se non lo fosse. Quindi, anche se so che non ti farà piacere, questo è un commento sia per la storia che per le note. Come ho già detto, la prima cosa che mi piace è l'uso della punteggiatura. Non è del tutto corretto, ma rende bene l'idea. A volte, seppur "sbagliati", certi punti che spezzano le frasi danno un ritmo, un tono particolare alla storia. Non sono un'espressione dell'ignoranza dell'autrice, anzi! Per riuscire così bene nell'intento devi avere un'ottima padronanza della lingua. Ed io, così spaventosamente rigida, apprezzo quando gli schemi vengono rotti in maniera creativa, ottenendo un buon risultato.
Per quel che riguarda la trama, mi è piaciuta tantissimo l'idea di far pensare a Potter (toh! "Pensare" e "Potter" nella stessa frase!) che lui avrebbe preferito Snape piuttosto che suo padre. Mi è sembrata una piccola rivincita su James, che da brava adoratrice di Severus non posso non apprezzare.
Nelle note, invece, ho rivisto me, quando controllavo ogni ora il contatore delle visite e mi dannavo all'idea che nessuno commentasse. Oh, immensa sofferenza! Solo quando sono passata dall'altra parte ho capito quanto potesse significare un commento per un'autrice e mi sono ripromessa di utilizzare un po' del mio inutile tempo per fare qualcosa di buono. E così eccomi qui. Non è proprio il massimo, ma è sempre meglio del "WOW!" che ho lasciato ad un'altra storia.
Risposta dell’autore: Sì, mi sballa la statistica, ma lo fa piacevolissimamente! Grazie del commento!
(E no che non mi dispiace se commenti le note! Insomma, mica siamo su un giornale, facciamo un po' conversazione, che fa sempre bene!)
Frr! Grazie dei complimenti! Allora, diciamo che non sono proprio così padrona della lingua come mi piace far credere, però sono una che "si chiede il motivo". Se metto una virgola, c'è un motivo. Magari è un motivo puramente "melodico" (Non farò come Cesare Giacobbe, no, giammai! Ok che "l'intonazione prima di tutto", ma ho il corsivo a disposizione - e non ho paura ad usarlo!), ma è un motivo. Ci penso, torno indietro, rileggo, ci penso di notte (e torno a correggere anche se la storia è già pubblicata). A volte esce così, perché la punteggiatura SERVE al tono, oltre che alla sintassi, quindi la virgola diventa la pausa, il respiro, l'incespicare del pensiero. Alle volte no. E rendere le frasi naturali è una VERA TORTURA. Perché più lavori più si sente, più si vede il rimaneggiamento, come un rammendo fatto male.
Sì, ok, sull'argomento ho blaterato anche troppo... -.-
La rivincita su James... Sì! Mi sta di un antipatico! Tutti i malandrini! Se fossi stata una loro professoressa li avrei messi in punizione "alla Gazza", colle scudisciate sulle chiappe viziate!
Ah, ma sai che poi a me i commenti... sì, ovviamente ognuno è un piacere enorme! Ma pensa che le mie storie preferite (tra le mie, intendo) sono proprio quelle che hanno meno commenti, o non ne hanno nessuno. Quindi la loro mancanza non mi tocca molto. Sono contenta di aver scritto, di aver liberato la storia dalle prigioni della mia testa (e ce ne sono alcune che urlano lì dentro da anni!)
E comunque il tuo commento è molto bello! Grazie ancora!