Interessante come incipit, davvero molto. Ci sono un po' di sviste qua e là, alcuni (non molti) tempi verbali che non concordano tra loro (se ti serve una beta, tra le utility del sito c'è un meraviglioso elenco di BetaReader cui poi attingere, se non hai nessuna che lo fa di sua sponte) e, per mio gusto, i periodi sono davvero troppo brevi e spezzettati, sembra di stare sempre con il fiatone, perennemente di corsa... o con l'asma, che forse è peggio. Non mi piace nemmeno troppo l'idea di usare il grassetto per dare anfasi alle parole: credo che il corsivo sia più che sufficiente... ma questo è puro gusto personale.
La parte che mi ha lasciata più perplessa è la seguente:
"Harry nonostante la sua infanzia disastrata e priva di figure genitoriali, sapeva di non doversi fidare degli sconosciuti.
Per questo, quando si ritrovò di fronte alla bramosia di conoscenza che Remus Lupin aveva destato dentro di lui, cercò sostegno nei suoi famigliari. Guardò suo zio, rosso di rabbia e frustrazione, il suo sguardo era furibondo, ostile alla leggerezza con cui l’uomo stava sottovalutando la sua autorità. E sua zia, bianca in volto, con le unghie affondate nel braccio del marito, e le labbra strette in una linea violacea.
Harry rispecchiò nelle loro espressioni la rabbia e l’impotenza che anche lui aveva spesso provato, assoggettato ai loro capricci.
Così si fidò del giudizio dei suoi zii, e sorpassò di nuovo Dudley sulle scale, salendo a fare le valigie."
Seguendo il ragionamento: Harry non si fida del nuovo venuto; cerca supporto nello sguardo degli zii; gli zii sono evidentemente contrari; lui va con Remus.
E a me, da logica, mi verrebbe da dire: "NO! Dove vai! Segui il consiglio degli zii e rintanati in camera e non uscirne più!" Quindi... beh, bho, credo che ci sia qualcosa di sbagliato in quel susseguirsi di eventi, o forse manca qualche avverbio o qualche aggettivo che ci faccia comprendere perchè un attimo prima si fidasse del giudizio degli zii e il successivo si fiondi a recuperare le proprie cose.
L'altro punto che mi ha lasciato "un po' così" è poco dopo: Harry chiede se sia stato un demone ad uccidere i suoi genitori e Rem parte con una disquisizione del tutto gratuita e un bel po' fuori tema rispetto alla domanda del bambino. Capisco che serve per rispondergli, ma se io fossi stata in Harry avrei iniziato a guardarlo con una faccia un po' stranita...
Il Koala blu con le ali mi ha fatto particolarmente ridere e credo di conoscere la maggior parte dei film/anime cui ti sei ispirata e, come già detto, la cosa mi intriga.
Però... ok che è un'AU ma... ma Remus NON HA i capelli ramati! E' un castano chiaro / biondo cenere con un inizio di capelli bianchi... quindi perchè ma l'hai fatto assomigliare ad un Weasley? Se è un errore, ti prego cambiamelo, se è voluto(idea che m'è venuta dal fatto che Harry lo trova "simile" alle creature/demoni che vede in giro), spero che mi spiegherai il perchè di questo cambio di colori.
In generale, comunque, questa tua opera prima mi piace. Spero che riuscirai a portarla avanti fino alla fine e a renderla davvero intrigante!
Un bacio
Leli
Risposta dell’autore:
Okay, è una recensione davvero lunghissima, perciò andiamo per punti XD
Per i verbi: purtroppo non me ne accorgo neanche, ma magari rileggerò gli elaborati qualche decina di volte in più (che non fanno mai male XD) perché le Beta mi terrorizzano come i mostri negli armadi terrorizzano i bambini. Lo so, è stupido, ma ho avuto brutte esperienze ù_u
Per i periodi: Non me ne sono resa conto! D: Mi hai fatto ricordare un’esperienza simile, quando lessi un’altra fanfic che sembrava scritta durante una maratona! XD Il fatto è che io parlo così, a frasi brevi e spezzate. Credo che sia un’ alterazione caratteriale. Quando voglio esprimere qualcosa di…beh, complicato, o lungo, uso queste espressioni corti, in modo da avere il tempo di pensare fra una parola e l’altra (anche se finisco comunque col dire cavolate) quindi, diciamo, che il periodo di tempo che intercorre fra la prima e la seconda frase si possa tradurre con un punto nello scritto. Farò sul serio del mio meglio per non spezzare così frequentemente il discorso, ma la vedo molto dura! T_T
Il grassetto enfatizza, il corsivo risalta, per me il grassetto è un modo per dare più importanza a una parola e basta. Un po’ come le colonne sonore dei film: il grassetto è il classico “tatata taaan” che accompagna la fatidica frase: “È stato il maggiordomo!”. Mentre il corsivo cerca di risaltare un dettaglio, che alla fine servirà per ricomporre un puzzle, come il sottofondo musicale durante i primi minuti di film, dove fanno vedere l’ombra dell’assassino all’opera. Lo so che probabilmente non è una spiegazione molto chiara XD Comunque non torneranno spesso, ne faccio uso solo quando ho bisogno di spiegare qualcosa, come se evidenziare in modo diverso le parole potrebbe aiutare il lettore a tenerle a mente, così che capisca meglio il resoconto, come degli indizi per risolvere un enigma.
La parte del “fidiamoci degli zii e facciamo le valigie” XDD Bene, questa parte mi rendo conto sia poco chiara. Forse dovevo aggiungere qualche spiegazione? Non amo scrivere tutto, per esperienza quando leggo mi piace anche ‘dedurre’, e non parlo di creare tesi su come andrà a finire un racconto. Forse devo affinare la tecnica del “dico ma non dico” ma devo lavorarci *w* Comunque, una spiegazione pratica e veloce è davvero dovuta: Harry odia i suoi zii. Questo è il punto su cui ruota quella scena: non li sopporta, e vedere come un perfetto sconosciuto riesca a intimidirli così tanto gli fa subito pensare che “è l’uomo giusto per lui” XD Per questo ho ripetuto sotto ogni forma possibile che gli zii si sentivano tremendamente impotenti. Non so spiegarlo meglio di così X°D
La morte dei genitori di Harry: quella parte…beh, buh. (risposta fantastica, vero?) cercavo solo di…non lo so neanche io. Per me Remus è tipo…un enorme lupacchiotto morbido che mangia miele dalla mattina alla sera come Winnie The Poo ma è molto più dolce, saggio, maturo, e paterno. Soprattutto paterno. Non so cosa volessi dire, ma ho scritto tutto quel discorso, che riassunto sarebbe una specie di “ho amato i tuoi genitori, ora erediterai quell’affetto”. E poi pensa sempre che Remus dice a Harry, per convincerlo ad andare con lui sul catorcio-machine, che gli avrebbe detto raccontato dei suoi genitori, e detto come erano morti veramente. Quindi alla fine, senza fare molti giri, ha solo mantenuto la promessa: gli ha parlato un po’ dei suoi genitori da vivi (anche se non dice praticamente nulla) e un po’ della loro morte.
Il koala blu…oh, all’inizio avevo puntato su qualcosa tipo ‘cavallo a dondolo alato’ come si vedono in Alice in Wonderland, di Tim Burton. Poi ho voluto fantasticarci un po’ su XD La base era che Harry doveva essere svegliato da un ronzio d’ali, tipo quello delle libellule, il koala (in questo caso è un Kolala ùwu) era una delle sorprese dell’uovo di pasqua X°D
L’ultimo, il più importante: stendo il collo se prepari la falce. Mi vorrei sul serio ammazzare per questa…non è esattamente una svista! All’inizio, almeno, non lo era. Praticamente stavo scrivendo abbastanza speditamente, così sono arrivata ai capelli di Remus. Hai presente quando c’è una parola che devi dire, e sta lì, sulla punta della lingua, ma non vuole assolutamente scivolare sulle tue labbra? Mi sono detta che perdere tempo a ricordami come si dicesse ‘castano’ (anche se più che questa cercavo un’altra parola, ma non trovo nulla di più adatto). La mia mente ripeteva “rame” come una cantilena, così l’ho messo dicendomi che avrei cercato e corretto prima di postare. Me ne sono dimenticata, nonostante l’abbia riletto un miliardo di volte. Ora, credo tu possa immaginare come sia sbiancata dopo che me l’hai fatto notare. Sono corsa a sistemare tutto çAç
Ecco, per finire ti ringrazio veramente di cuore per il commento, per la correzione su Remus XD ma soprattutto per i consigli indispensabili, inestimabili =D
Al prossimo capitolo! <3