Carissima Laura, non potevo non commentare subito, “a caldo”, questa storia, che ho trovato di una dolcezza infinita.
In primo luogo non immagini quanto mi abbia fatto piacere aprire questa storia e leggere il Pairing ed ancora di più il fatto che tu ti sia ricordata quanto mi sia caro e abbia pensato di dedicarmela.
Ho sempre pensato che George e Neville fossero anime gemelle (è un pensiero che è sempre lì in un angolino nella mia mente che convive con la mia convinzione che Neville sia il naturale completamento di Blaise) , per questo ho sussultato quando ho letto nel titolo quell’inciso tra parentesi, quasi a sottolineare già da subito quanto tu abbia colto questa particolarità in loro.
Ora il mio commento probabilmente ti sembrerà alquanto delirante, ti prego di perdonarmi per questo, ma “devo” proprio scriverlo ora e di getto, per quanto le parole poi mi consentano di mettere nero su bianco, perché ho quasi il timore che la real life poi torni a travolgermi e mi “rubi” le emozioni che questa storia mi ha regalato.
L’analisi che ha fatto Neville per “giustificare” agli occhi di George il perché riuscisse a distinguerlo da Fred la ho trovata perfetta e mi sono ritrovata in essa completamente, perché in George e Fred tante volte mi sono ritrovata a “vedere” le stesse differenze.
Ho amato moltissimo la malinconia di fondo che ha accompagnato durante tutto il percorso di George e Neville per riconoscersi anime gemelle; probabilmente non riesco a spiegarlo come mi piacerebbe, ma ai miei occhi potrei dire che questa malinconia, dovuta al dolore per l’assenza di Fred è stata “essenziale” affinché loro potessero trovarsi.
Ho amato moltissimo il passaggio in cui in modo naturale per la prima volta George parla di Fred dopo la sua morte e mi sono venute le lacrime agli occhi; in primo luogo perché ho sempre pensato che non esistesse George senza Fred né Fred senza George e la morte di Fred mi ha fatto da sempre versare tantissime lacrime, e poi perché da subito Fred aveva intuito che Neville e George erano attratti l’uno dall’altro e mi piace immaginarlo proprio mentre prende in giro entrambi.
In realtà ho amato ogni singolo passaggio di questa storia, il “riconoscersi” sulla tomba di Fred, il terzo grado delle donne di casa Weasly, l’essere apparentemente burbero della nonna di Neville e naturalmente l’arrivo di questo bambino Fred, che viene a lenire il dolore e a dare speranza.
Mi accorgo che sono stata lunghissima e nemmeno ho detto probabilmente in modo coerente tutto quello che avrei voluto dire. Semplicemente, infinitamente grazie per averla scritta.
Un regalo Bellissimo.
Buon Natale, un abbraccio
Jaspe
Risposta dell’autore: Oddio... da che comincio? Prima di tutto grazie per questo commento meraviglioso! Come ti ho già detto, ho pianto leggendolo.
Sono davvero felice di essere riuscita a cogliere esattamente quel tipo di rapporto che tu tanto ami e devo dire che è stato più facile di quanto mi fossi aspettata. Le parole sono uscite libere, senza troppi problemi. Mi ha fatto male scrivere della morte di Fred, ma volevo essere il più vicina possibile alla storia originale... è stato un po' un celebrare anche lui, in un certo senso.
Mi immagino Fred che guarda giù e sorride, e si appunta tutte le cavolate del fratello per prenderlo in giro quando saranno di nuovo uniti. E mi immagino il piccolo Fred come un piccolo uragano, esattamente come lo zio da cui ha preso il nome.
Grazie mille, davvero, per il commento! Un bacione e buon Natale!