Questa mattina un’amica comune (il Lord) ha condiviso un ricordo di 5 anni fa su FB e mi è venuta nostalgia dei bei momenti (e dei deliri) che tante volte ho condiviso con le persone meravigliose che ho conosciuto grazie a questo fandom.
Questa stessa nostalgia mi ha portato a riapre Nocturne Alley dopo moltissimo tempo ed ho iniziato scorrere a ritroso le storie, imbattendomi in questa. Appena ho letto che si trattava di una George / Neville ho avuto un sussulto ed ovviamente “ho dovuto” aprirla.
In primo luogo grazie infinitamente per la dedica e per averla scritta per me, per il mio compleanno. Mi chiedi di perdonarti del ritardo, ma sono io a doverti chiedere perdono per averla letta solo ora.
E’ molto tempo che non commento, spero quindi di riuscire a farlo in modo coerente, senza relegare nella mia mente i pensieri che poi mi hanno portato ad interpretare in questo modo la storia. Mi spiego meglio, o almeno ci provo…
Ho voluto fortemente vedere quale filo conduttore di questa storia, Fred. Ed allo stesso tempo ne ho individuato in Neville “il cuore”.
Sempre tu riesci a descrivere, con poche pennellate, il Neville di cui sono innamorata: quello che arrossisce, se qualcuno lo guarda un secondo di troppo; quello che al momento opportuno tira fuori il coraggio, e qui lo fa attraverso una duplice ammissione: vuole George da molto tempo ed inizialmente si è avvicinato a lui, per lenire il dolore di entrambi per la morte di Fred.
Lo stesso Neville che George cerca, ma che preferisce cancellare dai suoi ricordi, perché il dolore è forte, perché associa Neville a Fred (almeno questo è quello io “ho letto” dalle sue parole “Quello è come se non fossi io, come se avessi sbirciato te e Fred”).
Mi piace pensare che George abbia poi compreso che è proprio attraverso Neville che lui potrà con il tempo lenire il dolore che prova (e che provano entrambi).
Spero di non essere stata troppo delirante.
Un forte abbraccio
Jaspe